“Siero nero” di Matteo Kabra Lorenzi

Dettagli Prodotto:

  • Titolo: Siero nero
  • Genere: Biografie/Narrativa
  • Listino: € 20,00
  • Editore: Publistampa
  • Data uscita: 26/09/2020
  • Pagine: 536
  • Lingua: italiano

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Recensione a cura di Giusy Sardella

Quanto sono vere le parole del testo “Vivo per lei”!

La prima volta l’ho incontrata
Non mi ricordo come ma
Mi è entrata dentro e c’è restata
Vivo per lei perché mi fa
Vibrare forte l’anima…

Lei è di tutti quelli che
Hanno un bisogno sempre acceso
Come uno stereo in camera

A volte picchia in testa ma
È un pugno che non fa mai male

Sopra un palco o contro un muro
(Vivo per lei al limite)
Anche in un domani duro

La protagonista
Sarà sempre lei

Un vero musicista ha la musica nelle vene. Se mai dovesse tagliarsi, non sgorgherebbe sangue ma note, accordi e melodie. Alla domanda “Cos’è per te la musica?” sicuramente risponderà “È tutta la mia vita”. Lo so per certo, lo leggo ogni giorno nello sguardo lucido ed espressivo di mia figlia che si illumina di immenso davanti al suo clarinetto, lo vedo nei suoi gesti quando adagia lo spartito sul suo leggio, lo sento quando sfiora le dita agili e sicure sullo strumento e, quelle scale cromatiche, esprimono che è tutto il suo mondo. Il vero musicista si nutre di pane e musica, perché quando ti entra dentro è per sempre, il trasporto che dona il suono è per il lettore di note, impetuoso e a volte delicato, lo fa sognare, impaurire, trionfare, gioire e intristire e questo turbinio di sensazioni viene suggellato in un pentagramma intrecciato ad una testo. La musica ha il potere di attrarre ad essa come una calamita e innamorarsene perdutamente, e si fa promettere silenziosamente di dedicarle tutta la propria vita, è un’ attrazione quasi impercettibile che cresce poco a poco, ti abbraccia, ti scuote i sensi proprio come un’ amante impetuoso, superando con leggerezza inquietudini e i propri limiti.

La musica è la cura, tutto questo è ciò che rappresenta per Matteo, ecclettico protagonista di Siero Nero. È poco più di un adolescente quando approda nel porto di cantautori e gruppi musicali, e così un bel giorno si ritrova a cantare a squarciagola in auto in compagnia di suo fratello, mentre suo padre si improvvisa dj strapazzando l’autoradio. Matteo, per gli amici “Teo”, ci fa fare un balzo indietro nel tempo, negli indimenticabili anni ’80, quelli delle musicassette, dei walkman e degli enormi stereo, gli anni dei “paninari”, dei jeans Levi’s e Americanino, le magliette “Fruit of the Loom” e i piumini smanicati che davano l’impressione di assomigliare ai giubbotti di salvataggio distribuiti in crociera. Erano gli anni del Tuttocittá e dell’elenco telefonico grosso quanto un mattone di tufo, dei telefoni a gettone nei bar e delle VHS a noleggio, del ritrovarsi all’oratorio e delle feste a casa di amici, gli anni delle partite al tintinnante flipper, quelli delle telenovelas sudamericane strappalacrime, con l’esordio di Candy Candy e dell’avventuriero dai lunghi capelli, la tigre della Malesia, Sandokan. È l’era della musica elettronica di Battiato dei veterani e ventennali Nomadi, Equipe 84, dei Duran Duran e Tracy Chapman che regalano testi di ribellione contro il sistema ma anche di infinito amore. In tutto questo periodo di crescita fisica ed emozionale, nascono i Sesto Elemento grazie all’entusiasmo di Matteo poi in arte Kabra e a quello del suo gruppo di amici, quelli storici, cresciuti con la stessa passione fin dalla prima adolescenza. La loro vita ruota intorno la musica, divengono un tutt’uno con quest’ultima, il suo potere e quello dei testi sono il risultato di tutti i loro sensi che all’unisono vibrano e partoriscono sensazioni così vivide tanto da sentirle sulla nostra pelle.

“Mi piaceva constatare quanta efficacia avesse la musica nell’ abbattere muri e distanze tra le persone, bastava un attimo, una scintilla e tutto si scioglieva grazie a questo incredibile mezzo di comunicazione universale, la vera medicina per anima e cuore.”

La musica per Matteo è parte integrante della sua vita, unisce le personalità più disparate, crea legami indissolubili che sfidano il tempo e lo spazio, accorcia distanze, è un modo per dare sfogo a idee e controversie, e ha il potere di appianare quest’ultime. Musica e parole come in un amplesso creano un’alchimia, una chimica potente che sfonda ogni barriera tra individui di ogni ceto sociale, si legano per sempre come un matrimonio eterno che va aldilà della morte, da nord a sud da est a ovest.

“LE DOLCI NOTE DI UN’ ARPA INCANTATA SUONATE DA UNA DOLCISSIMA FATA VINCER MI FANNO IL TIMOR DELLA NOTTE E L’ INCERTEZZA DI STRADE INTERROTTE

CAVALCO VELOCE SULLE ALI DI UN SOGNO ED ORA SON CERTO CHE È DI TE CHE HO BISOGNO ATTRAVERSO DESERTI E FORESTE INCANTATE NON TORNO SUI PASSI DI COSE PASSATE

COLPITEMI CON OGNI ARMA L’ONORE MA IO NON CADRO’ PER RITROVARE L’ AMORE E A TESTA BASSA VARCHERO’ IL LABIRINTO PER NON SENTIRMI POI DA TUTTI RESPINTO”

I dubbi, le incertezze, i tumulti interiori, le delusioni e i dolori si riversano in testi significativi densi di personalità, a volte introversa a tratti indecifrabile, ma riversare i suoi pensieri in versi è per Matteo, diciamo liberatorio. In Siero nero, Matteo Lorenzi, il Kabra, fonde biografia ed episodi del tutto casuali, narrando non solo della musica come musa ispiratrice, ma facendo in modo che questa divenga capace di trasformarsi in un delirio, quel delirio che porta alla smania di successo, avvelenando il sangue con del denso siero nero come la pece annebbiando la mente.

“VOCE PIÙ NON HO, SANGUE LIVIDO COLA INFETTO

NOTE CHE NON SO, SFUOCO L’IDOLO E RISCOPRO ME, SONO QUA, TRA NOTTI DI LUCE

IL MIO OCCHIO NON CANTA, SI INCRINA A METÀ , IO NON CREDO IN QUELLO CHE FACCIO

HO ATTESO IL TUO CENNO

E QUEL GIORNO HO INDOSSATO UN RUOLO HO INIETTATO IN VENA SIERO NERO”

Questo romanzo ricco di esperienza musicale è un inno non solo per gli appassionati del pentagramma e chiavi di basso, ma sarà una rivelazione per tutti quelli che amano storie di amicizie indelebili e vere, per ogni individuo che combatte contro i propri fantasmi e coloro che nascondono scheletri nell’armadio, è una storia capace di mettere a nudo la propria anima scavando nell’io più profondo. L’autore ci fa viaggiare alternando passato e presente facendo vivere momenti “dal chi eravamo… a cosa siamo diventati”, portando il lettore a soffermarsi sull’importanza del tornare sui propri passi ammettendo gli errori commessi avendo il coraggio di guardare negli occhi gli affetti più cari, coloro che nonostante tutti ti rimangono accanto.

Complimenti vivissimi per l’ottimo lavoro svolto. Grazie Matteo Kabra Lorenzi, ho vissuto una bella esperienza! Perciò lo consiglio caldamente! Tuffatevi senza indugio, lasciatevi rapire dall’accattivante copertina blu cobalto e ricordate:

“Quando nasce un amore, non è mai troppo tardi.”

Sinossi

Kabra è il cantante e frontman dei “Sesto Elemento”, rock band che da qualche anno ormai è protagonista assoluta della scena musicale nazionale. Nell’intrecciarsi delle vicende personali – che lo hanno visto sin da quando era bambino trovare nella musica un abbraccio consolatorio e una spinta motivazionale – con quelle della lunga, travagliata e ricca storia del suo gruppo, egli vedrà sconvolta la propria esistenza da una proposta irrinunciabile – per la sua emergente carriera da solista – della stessa casa discografica che ha sotto contratto la band. Da quel momento sarà roso dal tarlo della fama e del successo, e un vertiginoso vortice di menzogne e scelte sciagurate metterà in discussione l’intera esistenza del protagonista, fino a quando il castello di bugie crollerà definitivamente, scombussolando i fragili equilibri della sua vita e mettendolo definitivamente a nudo di fronte alle proprie responsabilità… Una storia di amori, amicizie, musica e vita. Un viaggio di trent’anni nei labirinti delle fragilità dell’uomo.

Notizie sull’ Autore

Matteo Kabra Lorenzi nasce a Trento nel 1979. Dopo gli studi scientifici e la laurea in architettura comincia ad occuparsi di grafica pubblicitaria ed editoriale, trasformando questa passione in lavoro. Dal 1998 suona in una rock band che propone brani inediti di cui è compositore sia dei testi che della musica. Autore anche di un musical per ragazzi, di cui ha composto le canzoni e scritto la parte recitata, dal 2015 ha portato avanti un progetto parallelo di musica cantautoriale, con lo pseudonimo di Kabra, e svariate attività di collaborazione come compositore e collaboratore di rubriche musicali online, in cui si è occupato spesso di recensioni di uscite discografiche di artisti emergenti. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo, “Siero nero”, che risente molto della sua esperienza più che ventennale nel mondo della musica.

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