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“L’Onore della Sposa” di Amalia & Amaryllis

Dettagli Prodotto

  • Data di pubblicazione: 6 mar 2019
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B07P5C6Z5J
  • Classifica vendite Amazon.it: 10641
  • Genere: epistolare corale
  • Autrici: Amalia&Amaryllis

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Biografia Autrici

Amalia & Amaryllis sono gli pseudonimi di due autrici che si sono trovate per caso, hanno iniziato a scrivere per gioco e si sono trovate a scoprire, non senza stupore, che in quattro mesi erano venuti fuori quattro volumi di una saga in cui un intero universo (affollatissimo) prepotentemente ha preso forma.
Difficile capire dove inizi il lavoro di una e finisca quello dell’altra: il loro modus operandi è una vulcanica condivisione di idee, impressioni e passioni.

Sinossi

Pest, 1876. Liselotte Nilsson raggiunge la cugina in Ungheria, ospite a casa di ricchi borghesi e, fuori dal suo ambiente, in palese difficoltà linguistica, cerca conforto nella scherma, passione coltivata fin dall’infanzia. Inaspettatamente, s’imbatte in un tenace e valido avversario… Nel frattempo il mondo attorno all’idillio matrimoniale di Ann e Ivan continua a girare. I personaggi noti evolvono e vengono osservati da occhi e prospettive differenti, mentre l’arazzo complessivo si amplia di nuove voci e nuove situazioni, in una sinfonia poliedrica e variegata, ricca di contrappunti, in cui l’Amore, nelle sua varie e diverse forme, non tutte positive, non tutte romantiche, ma tutte reali, è il vero protagonista. L’Onore della Sposa è il secondo volume della Saga della Sposa, una serie di romanzi epistolari a narrazione corale che accompagnano i numerosi personaggi, nella loro evoluzione personale e familiare, per tutta la seconda metà del XIX secolo, fra i fasti dell’Impero Russo, la notte artica di Svezia, le danze sfrenate della Puszta, passando per la perfida Albione, fino al selvaggio West.

Recensione a cura di Jennifer Gaspari

Quelli che dicono che ci si innamora solo una volta nella vita, non hanno mai letto i libri che scrivono queste due stupefacenti autrici. Se ero follemente incantata dal primo volume della Saga della Sposa, da questo avvincente ed intrigante continuo sono stata rapita, sedotta, conquistata. Voglio iniziare con il dirvi che io proprio non lo so come sia possibile, ma riuscire a staccarsi dalle pagine de “L’Onore della Sposa” è quasi infattibile. Ci ho provato, fidatevi, ma come in ogni innamoramento, alla fine, la mente va a finire sempre lì, fra quelle pagine incantatrici. Tenterò comunque di spiegarvi perchè questo sia un romanzo che non dovete assolutamente farvi scappare, e ovviamente prima dovrete leggere il suo predecessore.

Rispetto a “Il Prezzo della Sposa” qui incroceremo molti nuovi personaggi: con alcuni avevamo già instaurato un rapporto di amicizia, o amore, o di fastidio perchè no, altri avremo il piacere di conoscerli meglio e capirne il vero ruolo, altri ancora li incontreremo per la prima volta e lasceranno un bel segno in questo cammino. La novità principale è che Amalia e Amaryllis ci faranno far fagotto e ci condurranno in Ungheria.

La forma corale epistolare ci tiene ancora compagnia in un modo inusuale ma molto molto piacevole e, ormai, pienamente familiare.

Apri la prima pagina, la prima lettera, e ti viene quasi da dire “Ma ciao Ann, amica mia! Dai su, raccontami come va con il tuo maritino, ma non entrare troppo nei dettagli che sono un pò gelosa”. Sì, i meravigliosi protagonisti del primo volume sono ancora qui, innamorati come sempre, e pronti finalmente a vivere il loro meritato ed agognato amore. Non saranno però loro, le vicende principali che ci terranno incollati alle melodiose pagine piene di peripezie amorose, sciabolate, voli di aquiloni e gorgheggi lirici. La coralità di questo romanzo aumenta, ma le fila dei personaggi sono sempre perfettamente rette ad arte dalle due registe che alzano l’asticella della nostra attenzione, ma lo fanno con una semplicità che, ancora una volta, mi ha lasciata piacevolmente meravigliata.

Nella prima parte siamo chiamati a comprendere il perchè della scelta del titolo di questo volume… l’ONORE. Questa parola la ritroveremo spesso, quasi in ogni pagina. Dobbiamo quindi entrare in un mondo dove l’Onore assume svariati significati, antichi, pesanti, severi ed onerosi significati. Ma all’Onore verranno affiancati anche concezioni lontane da ciò che intendiamo noi oggi, donandoci quindi anche una chiave di lettura ben precisa e che ci aiuterà ad entrare perfettamente nell’epoca e nella storia.

Ne “Il Prezzo della Sposa” i giochi e gli intrecci erano scanditi al ritmo di una partita a scacchi che dava precise cadenze e alternanze, qui come ho già precisato, i personaggi aumentano, facendoci misurare lo scambio di missive a suon di sciabolate. Perciò tutti in Sala a scoprire chi saranno i nostri nuovi protagonisti e prepariamoci ad assistere a duelli che vedranno attacchi sferranti, sguardi taglienti, colpi dritti al cuore, amori nascenti e un onore da portare sempre alto. Lui, Julius che ci conquisterà in un lampo, con la sua adorabile svagatezza e istintività, perennemente distratto per animo o amore. Lei, Liselotte, che già conoscevamo, ma che scopriremo essere una donna stupefacente e forte, ardita, onorevolmente sfacciata e piena, enormemente piena di un fascino che poche volte ho riscontrato in personaggi femminili d’epoca. Con loro vivremo un’atmosfera sferrante, soffriremo per un sentimento non proclamato e messo in continua discussione. Ci saranno lame pronte a tagliare sul nascere questo amore per cui ci troveremo a tifare senza esitazione, ci saranno armi a disposizione di entrambi gli sciabolatori che metteranno in pericolo vite e Onori, verranno sfoderate spade che ci faranno tremare al pensiero che queste due anime duellanti non possano trovare il giusto trionfo. Ovviamente non vi dirò come finirà l’incontro, perciò leggetelo!

Nella seconda parte torneremo a casa, a Kirishi, dai nostri amati Calmucchi; e le spade, non verranno più impugnate, per un pò, ma non per troppo. Incontreremo qui, uno dei personaggi più deliziosi che ci siano in questo volume: una piccola, dolce, innocente ragazzina con un’intelligenza ed una sagacia che ci spiazzerà dalla prima all’ultima lettera. Per me è stato come tornare un pò indietro nel tempo e ritrovare Ann, alle prese con la partita a scacchi che la fece innamorare di Ivan. Qui la circostanza che legherà la piccola Masha al giovane Piotr sarà il volo di un aquilone. Ho adorato questa metafora abilmente costruita dalle autrici che hanno saputo unire l’animo libero di Masha, pregno di una infinita brama di volare lontana da costrizioni e imposizioni schematiche, con la mente proiettata verso un futuro già impostato e ligio a prassi di genere, di un ragazzo che sta per smettere gli abiti di fanciullo, per un’età con aspettative dettate da regole societarie e ormonali. La loro unione vedrà uno scambio perfetto di dati, ricerche e progetti atti a far volare il loro rapporto che piano piano diventerà meno fanciullesco; ma nel momento in cui l’aquilone non basterà e decideranno di costruire e  far volare una lanterna, il fuoco che dovrebbe essere il motore del loro sentimento, li porterà a bruciarsi, a scottare le speranze di uno dei due.

Attorno a queste due principali storie, ci saranno molti altri protagonisti. Intrecceranno le loro vite alle nostre, bellissime cantanti liriche, padri affranti dal dolore di perdite troppo pesanti, ragazzine un pò viziate, nuovi gentiluomini che sembreranno tali, ma se lo sono, ancora non è ben chiaro, ci sarà perfino un famosissimo compositore che ci Onorerà con le sue lettere e che ci farà quasi sedere composti sulla sedia perchè insomma, lui ci ha regalato musiche che hanno cambiato la storia.

Sul finale scopriremo anche di un amore nato, che metterà alla prova Onori che ancora oggi sono banco di discussione. Complimenti quindi alle autrici per aver inserito un tassello che ci avvicina ancora di più ad un mondo che sembra così lontano nel tempo e nello spazio, ma che in fondo non è lo poi così tanto.

Che dire? Le mie aspettative non sono state per nulla deluse, e lo ammetto erano decisamente alte. Prima di iniziare questo libro, non lo nego, mi sono chiesta più volte se sarebbe stato all’altezza del precedente e ora posso senza ombra di dubbio, dire che lo è completamente. Un’altra splendida esibizione di due talenti che si sono uniti per farci conoscere terre lontane, anni che sembrano così distanti, personaggi che ti conquistano e che si intrecciano in un groviglio di sciabole, scacchi, cavalcate, voli di aquiloni e lettere, tante lettere e parole ammalianti che ci trasportano totalmente nel racconto, un racconto in cui vorremmo vivere almeno un giorno, incontrarla almeno una di quelle persone che ormai sono parte di noi.

Aspettando voracemente il terzo volume, vi invito assolutamente a leggere, divorare questa Saga che regala davvero un motivo in più per amare la lettura. Grazie ancora una volta ad Amalia e Amaryllis per averci donato un mondo pieno di appassionanti storie e personaggi che riescono ad essere quasi reali, ad entrare nella nostra vita, non in punta di piedi, ma con un’irruenza che non lascia scampo, non lascia tregua alla nostra voglia di far parte di uno dei romanzi più coinvolgenti su cui poserete lo sguardo.

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