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Dark Wings: Ali di Fuoco – di Krisha Skies

SCHEDA LIBRO

TITOLO : DARK WINGS : ALI DI FUOCO

AUTRICE: KRISHA SKIES

EDITORE: HORTI DI GIANO

GENERE: FANTASY 

FORMATO : COPERTINA FLESSIBILE Pagine 421

LINK D’ACQUISTO

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Krisha Skies anche con questo secondo capitolo della saga conferma tutte le sue capacità stilistiche proseguendo una vicenda che, già con il primo capitolo aveva fortemente convinto e affascinato i lettori, ancora una volta conquista attraverso il magnetismo di una storia d’amore bella quanto travagliata e soprattutto con la forte empatia che l’autrice è capace di costruire con i suoi protagonisti, unici nel regalare emozioni e sensazioni indelebili anche terminata la lettura suscitando, come logico, molta curiosità non solo sullo sviluppo di una trama sempre ricca di colpi di scena.

Le particolarità tematiche di questo romanzo si riescono a percepire già partendo dal prologo dove quel senso di dolore e impotenza dominano la nostra protagonista che è sempre più impegnata a dimenticare il suo passato per rinascere, ma nello stesso tempo persa nei ricordi per cercare di dimenticare veramente.

Dopo 4 anni Lyan era cambiata, nel bene e nel male, ma non era ancora riuscita a farsi piacere la nuova se che aveva sacrificato tutto per amore, ma che restava imprigionata da un sentimento che nel tempo poteva rivelarsi troppo pericoloso per lei, restando così immobile nell’impossibilità di abbracciare finalmente quella scelta che magari, anche se sbagliata, avrebbe permesso di andare avanti e vivere la sua vita.

Nel corso della vicenda scopriremo che la nostra protagonista sarà pervasa da diffidenza e ostilità, indossate come maschere per permettere a Lyan di sopravvivere nonostante un passato non ancora del tutto lasciato alle spalle, pur non abbandonando la sua indole combattiva che la rendeva però di contro più vulnerabile; difatti tutta la fermezza che dimostrava esteriormente non corrispondeva poi alla fragilità del suo intimo lacerato continuamente dal ricordo che spesso, anche nei sogni, tornava a tormentarla.

Nella seconda fase del libro invece Lyan subisce una sorte di evoluzione, sia caratteriale che morale, che crescerà paripasso alla sua “capacità speciale” che, poco alla volta, la stava negativamente trasformando in una pericolosa furia cieca che, oscurando la sua anima, si nutriva del suo odio rendendola rancorosa nei confronti di chi le stava accanto.

Parallelamente in Lyan maturerà anche il bisogno sempre più pressante di lasciarsi andare, di abbandonarsi senza troppi pensieri al suo destino, al quale non voleva più fare domande perché, adesso che un senso di colpa profondo la metteva in dubbio come persona, si sentiva soffocata dalla voglia di tornare ad essere una persona normale, capace di scegliere come vivere senza dover essere a tutti i costi un “essere” speciale.

In questa fase del romanzo è l’istinto che guida le azioni della protagonista che combatte senza freni una guerra personale, pronta a tutto, anche a prendersi colpe non sue, anche quando a sbagliare erano gli altri, cercando però di non farsi troppo coinvolgere emotivamente, per non ritrovarsi nella stessa situazione già vissuta, un altra volta inghiottita dallo stesso dolore.

Quando però il passato con prepotenza torna a sconvolgere la sua esistenza, costringendola a vivere non più coprendo gli occhi, sarà allora che gioia e rabbia diventeranno compagne della protagonista che con disperazione si ritroverà in mezzo ad una contesa, dove risulterà sempre più difficile capire chi era meritevole di fiducia.

C’è da dire che l’autrice anche questa volta riesce bene “sfruttare” il genere Fantasy per rivolgere con sorprendente spontaneità lo sguardo sul mondo attuale, su dinamiche presenti che stravolgono il nostro quotidiano, purtroppo anche quando si parla di un tema delicato come la guerra: infatti dopo una pace irreale lo scontro tra Azra e paesi confederati del patto meridionale era sfociato in un angoscioso conflitto che, arrivato fino alle porte della città, aveva mostrato tutto il suo aspetto drammatico e negativo, amplificando con questo le tematiche principali presenti all’interno della storia, sempre più vincolate da diffidenza,intolleranza ma soprattutto da quel pregiudizio che era stato alla base dello scontro tra esseri umani e alati.

Lo stile dell’autrice riesce con estrema facilità a catturare il lettore che, sempre più coinvolto, rimane appassionato per i destini incrociati dei protagonisti che vivono e respirano a fatica nei passaggi più intensi in una narrazione che in diverse fasi si complica generando interrogativi e domande che avevano bisogno di risposte.

Solo arrivando nella parte finale del libro si riuscirà a comprendere la natura di certe scelte, giustificando la dipendenza nei confronti di un dolore difficile da lenire completamente, ma che era l’unica arma per Lyan per abbattere quel muro di diffidenza e indifferenza costruito da chi le stava accanto che probabilmente non era ancora pronto a conoscere la vera Lyan .

Lasciando il lettore con il fiato sospeso alla fine l’unica soluzione per i protagonisti sarà quella di accettare la vita senza troppi compromessi, aggrappandosi con tutte le forze alle scelte fatte con il cuore e non con la ragione, riuscendo a sopravvivere a tutte le avversità passate, preparandosi a confrontarsi con quelle che il futuro sarà capace di riservare.

Personalmente posso dire di aver riscontrato attraverso la lettura di questo secondo capitolo della saga una sorta di “mutamento” stilistico da parte dell’autrice che, rispetto al primo capitolo, si concentra più nello scandagliare l’intimo dei protagonisti, cercando di mettere in luce di più gli aspetti criptici che alla fine servono più per rivalutare certi personaggi che da secondari diventano fondamentali per lo sviluppo della trama, rimanendo però sempre fedele nell’utilizzo di un dialogo più emotivamente stimolante che non nasconde le fragilità e la precarietà dei sentimenti, sempre pronti a mutare insieme alle dinamiche di una drammaticità ricamata attraverso un intreccio che viaggia tra alti e bassi.

Davvero tanti complimenti a Krisha Skies che, appassionando sempre più i suoi lettori, riesce a proseguire le vicende di una storia davvero molto trascinante, soprattutto grazie ad uno stile singolare e sincero che permette di alternare bene sconforto e rabbia a sentimenti romantici, traducendo bene le sensazioni provate dai protagonisti che saranno impegnati a combattere non solo contro un nemico visibile ma anche con una nemesi personale che costringerà loro a tirare fuori tutta l’oscurità del loro essere.

SINOSSI

La guerra incombe tra gli Alati di Azra e gli umani dei Paesi federati del Patto Meridionale. La giovane umana Lyan Alba, dopo gli eventi di quattro anni prima vissuti nella capitale azrariana, per sfuggire a un passato difficile da gestire ha deciso di lasciare la sua famiglia per cominciare una nuova vita nella città-Stato di Cartago. Ma un nuovo conflitto sta per travolgerla e un attacco inatteso arriva dal cielo, facendo iniziare una guerriglia urbana tra invasori e Milizia per la Resistenza umana. La forza latente che Lyan ha sempre cercato di tenere nascosta e inerte dentro di sé si risveglia prepotentemente, richiamando l’attenzione dei membri della società segreta azrariana delle Ali di Fuoco. Così il passato torna a perseguitarla e nuove avventure la coinvolgeranno, costringendola a intrecciare il suo destino ancora una volta con quei trascorsi da cui era fuggita invano. Dovrà quindi fare i conti con un amore che sembra impossibile e con un destino che le chiederà di compiere delle scelte che potrebbero segnare per sempre la sua esistenza e quella delle persone che ama. Dopo Dark Wings, è finalmente disponibile il secondo capitolo della saga “Il ciclo delle Ali Oscure”.

BIOGRAFIA

Krisha Skies è un Autrice Italiana, dedita alla scrittura fin da giovanissima.

Laureata in Lettere Moderne, specializzata in studi Filologici, accanto alla passione per i libri coltiva da sempre un amore smisurato per i viaggi e le culture straniere, che la incuriosiscono e le donano frequenti spunti per le sue storie.

Tra un lavoro che adora e una famiglia impegnativa, sfrutta ogni ritaglio di tempo per creare mondi fantastici in cui potersi perdere di tanto in tanto.

Gli Argonauti dell’editoria

Le Edizioni Horti di Giano nascono a Roma dalla fusione di molte arti: la scrittura, il disegno, la comunicazione.

Grazie alla passione che ha guidato lo spirito artistico di un gruppo di lavoro già affiatato per le esperienze condivise in passato, ha preso forma Horti di Giano come centro culturale nell’omonimo quartiere, punto di riferimento per chiunque avesse qualcosa da dire, in modo che le proprie potenzialità artistiche, nei vari settori, non rimanessero nascoste per essere dimenticate.

Noi cerchiamo quella fiamma che accende le emozioni dei nostri autori, sogniamo un mondo editoriale dove chi merita possa esprimersi liberamente e non dietro pagamento. Per questo abbiamo deciso di iniziare un viaggio nell’editoria sul finire del 2018, continuando a sposare la causa NO EAP (No Editoria a pagamento) già presente nelle esperienze precedenti, perché non si deve pagare per pubblicare un libro. Un testo va pubblicato se meritevole di esserlo.

Questo deve essere per i lettori che decideranno di condividere la nostra passione e il nostro Animus letterario una garanzia di qualità, che soffia sulle vele della nostra nave, come Argonauti attraverso le ostili terre dell’editoria selvaggia, alla ricerca di un terreno fertile in cui coltivare le parole che faranno germogliare nuove storie, tutte da vivere.

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