
Scheda libro:
- Titolo: Hypnos
- Autore: J.C. Casalini
- Editore: Dei Merangoli Editore
- Genere: Distopico
- Data di uscita: 7 maggio 2021
- Pagine: 212
- Cartaceo: 13.30
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Hypnos : Casalini, Jean Christophe: Amazon.it: Libri
Recensione a cura di Elisa Mura
Rieccomi tornata dal mondo dei sogni, cari lettori di Amabili, stavolta non perché mi sono impigrita ma per una ben altra scusa. Oggi è proprio lì che vi conduco, nell’ambientazione creata dall’autore J.C. Casalini nel suo romanzo Hypnos, una storia molto originale e da seguire attentamente pagina dopo pagina. Non so cosa pensiate voi dei distopici, ne vengo spesso attirata, così come divento parte della narrazione. I fondamentali del genere è che queste vicende si svolgono nel futuro, solitamente pessimistico o post-apocalittico, in cui vige un regime assolutistico, dove la libertà d’azione è di sicuro preclusa e in particolar modo a chi appartiene a una classe disagiata. Vi è sempre una metaforica realtà in queste storie, una lotta per ritrovare un posto migliore. Chi detiene il potere sull’umanità in questo romanzo sono i creatori di Hypnos, un mezzo tecnologico con cui le persone, grazie a un caschetto, condividono pensieri e soprattutto sogni, un mondo onirico dove non ci si nasconde, divenuto essenziale nell’esistenza dei cittadini, ormai dipendenti da esso. Chiamiamolo un social network futuristico, laddove non si condividono foto e attimi di vita, ma la mente umana solo attraverso un semplice account. Si arriva persino a trasmettere le sensazioni, l’intimità tra due amanti. Gli abitanti vivono perlopiù in grandi grattacieli, i privilegiati nemmeno escono mai all’aria aperta perché sono convinti di non averne bisogno, chiusi nell’unico mondo che conoscono, in cui si sentono al sicuro.
Al di fuori le città sono sporche e pericolose, poiché di sicuro non mancano atti di ribellioni perpetrati da chi non ha intenzioni di conformarsi alla società che li vorrebbe tutti schiavi. Chi è al governo monopolizza il denaro, le risorse e le persone disposte ad assecondarlo.
Una società conformista, egoista e superficiale, che ha disimparato i valori essenziali. In tutto questa strana realtà conosciamo il protagonista Adam, nientemeno che un cacciatore di sogni. Il suo lavoro consiste nel rintracciare i sogni più interessanti e piazzarli nel cosiddetto oniroweb, niente meno che la versione onirica di internet. Adam è molto seguito e conosciuto in quelli che adesso noi chiamiamo canali televisivi, accorpati anch’essi a Hypnos, sebbene si sia messo in proprio da alcuni anni. Il cacciatore sa che in questa realtà virtuale ci sono dei limiti che non si posso superare, e anche che non è liberi di esprimere le proprie opinione se vanno contro la società. A poco a poco Adam viene afferrato dai dubbi, specie appena incappa nei sogni dei ribelli, colpevoli, pare, di attentati al sistema bancario. Il protagonista è vittima di strane sensazioni: attimi già vissuti, sensi di colpa per la sua ex amata e pensieri che contrastano il sistema di Hypnos. Adam comincia a indagare, a capire che cosa l’umanità ormai ha perso da tempo e cerca di condividere le sue perplessità, solo che viene sempre taciuto, rischiando l’arresto e anche la morte. La sua intenzione risulta subito chiara: vuole che la gente apra gli occhi e ricominci a vivere. Non è semplice, affatto, soprattutto perché circondato da gente che propende alla manipolazione o da chi ha gli occhi bendati. Adam non è un tipo presuntuoso, è un personaggio delineato e ben caratterizzato.
A suo modo è un eroe – ribelle ma non terrorista – che tenta di tutto per aiutare gli altri, e per questo mi è piaciuto molto. Un altruista in mezzo a tanto egoismo salta non riesce a confondersi. Tuttavia, una speranza di migliorarsi l’autore ce la mostra in più parti. Il romanzo può apparire in certi punti un po’ complicato, ecco il motivo per cui consiglio una lettura attenta e non superficiale, ho preso anche degli appunti che mi hanno aiutata a mettere insieme i pezzi.
La storia di Adam e della sua ribellione coinvolge e incastra parecchie riflessioni stimolanti e profonde, con un fondo di verità. Consiglio la lettura, e senza caschetto onirico!
Trama
In una società distopica, in cui un gruppo finanziario monopolizza ogni risorsa del pianeta, gli uomini fuggono dalla realtà attraverso i sogni condivisi all’interno del social onirico Hypnos, nel quale i cacciatori di sogni selezionano e diffondono suoni e immagini catturati nell’oniroweb. Adam è un cacciatore talentoso, ma frustrato, solitario, deluso dalla vita e disincantato. Era certo che il suo lavoro tendesse verso un fine nobile per la società, ma ogni cosa in cui credeva mostrerà il suo volto nascosto e lo stesso Hypnos rivelerà la sua natura egoica nutrendosi dei desideri di tutti i sognatori. I nostri. Forse il senso della vita è celato negli ultimi viaggi onirici dei ribelli
Biografia autore:
Jean Christophe CASALINI nasce a Milano il 3 gennaio 1962 da madre danese Annette Lorentzen (1942-2004), pittrice, e padre francese Paul Casalini (1933-2013), regista. Strimpella la chitarra sotto le attente orecchie del M° A. Pizzigoni (noto jazzista italiano) e compone a 16 anni il suo primo jingle pubblicitario, per poi diventare un vero professionista del settore. Artista poliedrico, co-sceneggiatore, grafico, scenografo, attore, regista, musicista e produttore musicale fino al 1989 quando Intuisce per primo in Italia la rivoluzione digitale acustica e fonda una startup, la Mach 2, una società di post produzione e servizi audio con l’utilizzo delle prime piattaforme informatiche in sincrono con il video. Nel 1993, Salvatores lo coinvolge nel suo film ‘Sud’ per realizzare la prima colonna in quadrifonia Dolby SR. Per la prima volta nei credits di film italiani, viene riconosciuta la figura ‘Sound Designer’ a J.C. Casalini. Nel 1996 Gabriele gli affida il sound design di “Nirvana”, prima colonna audio italiana in 5.1 in Dolby SRD. L’anno successivo inventa il suono del morso di Magnum. A seguire, sonorizza una decina di films, realizza oltre 13.000 masters audio digitali per tutte le marche italiane e circa 2500 radiocomunicati prima di diventare produttore pubblicitario di spot nazionali. Nel 2000 realizza il primo libro ‘CA43’ su sua madre rivelando i significati ermetici dei suoi dipinti post moderni. Nella ricorrenza del decimo anno dalla sua scomparsa prematura produce la prima esposizione antologica di sua madre al Palazzo della Regione Lombardia. Autoproduce e pubblica il libro ‘Inventory of Dreams’ con il curatore Alan Jones patrocinato da Expo 2015 e il secondo volume in occasione della mostra al museo Æglageret di Holbaek (DK), la città natale di Annette. In concomitanza esce il suo primo romanzo OTTO Luce e Ombra / Ed. Vertigo. Nel 2018 HYPNOS vince il 1° premio ex-aequo al concorso La Pergola Arte di Firenze nel 2018 sezione Letteratura con, quando ancora inedito e con il titolo provvisorio “Generazione Arcobaleno. Pubblicato nel 2021 dalla Dei Merangoli Ed. riceve subito la Menzione di Merito al Premio Giovanni Bertacchi e la selezione finalista al Premio Giovane Holden. Recentemente Menzione ‘Miglior Fantasy’ al Premio E. Ghidini / Pesciolino Rosso.
Casa editrice
La casa Editrice dei MERANGOLI dà forma alla passione per l’editoria ed all’impegno per la diffusione del sapere attraverso pubblicazioni cartacee e digitali, nonché a progetti multimediali il cui scopo è l’approfondimento delle tematiche legate al Patrimonio Culturale considerato nella sua accezione più ampia. Così facendo dei Merangoli reinterpreta “l’esperienza culturale”, promuovendo una conoscenza partecipata del lettore attraverso il suo coinvolgimento attivo volto all’incontro tra quanti perseguono l’obiettivo della trasmissibilità e della salvaguardia di tutte le espressioni culturali dell’Uomo, qualsiasi sia la loro forma, materiale o immateriale. Con questa filosofia dei Merangoli promuove incontri e manifestazioni il cui scopo è conoscere e far riconoscere la cultura, la storia, le storie, anche attraverso partnership tra Associazioni, Enti ed Istituti pubblici e Privati.
Merangoli?
Un nome inconsueto a noi vicino più di quanto non possa apparire! Nella Roma papalina, infatti, i Merangoli erano gli aranci dai frutti amari, derivazione popolare dei Melangoli. Questi alberi, divenuti italiani d’adozione grazie ai Crociati, vennero presto apprezzati oltre che per i frutti, anche per gli oli medicamentosi. Da allora i Merangoli ombreggiano alcuni degli angoli più suggestivi dell’Urbe dove Arte e Storia si fondono. Tra questi, incastonato nel complesso di Santa Maria dell’Orto di Trastevere, vi è un cortile denominato appunto “dei Merangoli”, che con il suo nome evocativo ha ispirato la filosofia ed il nome alla dei Merangoli. Le stesse collane, entro cui si collocano le diverse pubblicazioni che si distinguono per grafica e formato, prendono spunto dai Merangoli traendo la suggestione dal loro nome.
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