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“Isolati” di Iris Bonetti

Dettagli Prodotto:

  • ASIN‏: ‎ B082PQ71XS
  • Editore: ‎ L’autrice (21 dicembre 2019)
  • Lingua: ‎ Italiano
  • Copertina flessibile: ‎ 461 pagine
  • ISBN-13: ‎ 979-1220058773

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Recensione a cura di Jennifer Gaspari:

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Cari Amabili, vi è mai capitato un periodo in cui non riuscite a connettervi con nulla, in cui tutto quello che vi circonda vi scorre addosso, come se foste fatti di una pietra liscia alla quale nulla rimane attaccato? E se vi è capitato, che cosa avete fatto per uscire da una situazione così? Vi dico quel che ho fatto io: mi sono immersa nella lettura di libri, romanzi e chi più ne ha più ne metta. Rimedio infallibile, direte voi, e invece no, non ha funzionato!! Ma ho continuato a leggere, senza però riuscire a fare quello che, di solito, mi piace di più, ovvero parlarne di quei libri. Qui. Con voi. Niente, non ne uscivo. Poi, però, ho preso tra le mani un romanzo. Un libro gentilmente regalatomi dalla sua autrice. Il suo titolo, è stato lui che mi ha aperto la porta verso l’uscita da quella specie di tunnel sdrucciolevole.

“Isolati”

Ecco, così mi sentivo io, isolata, non fisicamente, ma mentalmente isolata, staccata, strappata. Quello era il richiamo che mi serviva, lo sentivo sulla pelle, quel libro stava chiamando me e io, prontamente, a lui mi sono affidata.

Parlarvi di “Isolati” è per me liberatorio, perché dopo parecchio tempo riesco di nuovo a esporre le mie sensazioni e le mie emozioni riguardo a una storia, ma “Isolati” è qualcosa di talmente pieno di emotività e suggestione che, nel parlarvene, me ne libererò un po’ anche io. Perché “Isolati”, da tanto tempo a questa parte, è quel libro che mi si è appiccicato addosso e vi posso giurare che ancora non mi si è scollato. Vive con me. Durante la mia giornata, ora, mi accorgo che ci sono attimi in cui vorrei cambiare il mondo come Matt, altri in cui mi sento un po’ sola come Ramon, alcuni in cui sento scattare la rabbia come Javier, istanti in cui guardo le mie figlie e penso a Maurice, palpiti di vita in cui l’amore vince su tutto come nel cuore di Ryan e soprattutto, in ogni singolo battito di ciglia, Avril fa ormai parte di me.

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Eccoli i nomi dei sei protagonisti di questo intenso romanzo, eccole le persone con cui attraverserete un’avventura senza simili, se solo deciderete di farlo entrare nella vostra vita. Io ve lo consiglio? Se fossi un medico, io ve lo prescriverei! “Isolati” è come una medicina perché vi fa sentire meno soli, meno sbagliati, al centro di una società talmente affollata di giudizi, pregna di sapienti ignoranze e gonfia di quell’apparenza plagiata e arrogante che fa in modo che vi sentiate sempre, costantemente isolati, come se foste dispersi nel bel mezzo di un mare sconosciuto.

I protagonisti

Ryan. Da subito il personaggio dal quale mi sono sentita più affascinata. Un talentuoso scrittore che, però, non vede mai il suo nome affiancarsi a uno di quei libri che lui scrive, che i lettori amano, ma portano la firma di qualcun altro. Un narratore che ha tanto da raccontare, ma che possiede un nome sconosciuto, che desidera cambiare il suo futuro, ma che non ha le armi per farlo. Un uomo che finisce su quell’isola e diventa Ryan. Finalmente per lui e per gli altri naufraghi, sarà lui lo scrittore, sarà lui che un giorno potrà rievocare la loro incredibile storia. Un animo nobile, una dolcezza rispettosa e delicata, quel protagonista di cui ti innamori fin dalla prima pagina. Ryan troverà, capitolo dopo capitolo, quel coraggio che temeva di non possedere e lo userà per prendere in mano le redini della sua vita, crescendo come uomo e conquistando quell’amore che, probabilmente, sognava da sempre.

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Avril. Una ragazza con un sogno, una ragazza che brama il diventare attrice, che sfida la famiglia e decide di lottare perché quel desiderio diventi realtà, non immaginando però, che il primo vero ruolo da protagonista Avril lo dovrà mettere in scena su un’isola misteriosa. Un aereo, un incidente, come in un copione, lei, unica donna sopravvissuta in quel disastro. Nel mezzo del nulla, con quattro sconosciuti. Che ne sarà di lei? Come interpreterà quella spaventosa parte? Avril sarà la vera rivelazione di questo romanzo. La sua forza, la sua intelligenza, la sua emotività, le sue paure, il suo staccarsi completamente da se stessa e calarsi totalmente in un ruolo terrificante. In ogni istante ho avuto la sensazione che senza di lei il romanzo sarebbe stato l’ennesimo romanzo su dei naufraghi e che Avril sia stata quella punta di originalità che gli facesse scalare la vetta. Una donna che accetta di diventare il desiderio sessuale di tutti i suoi compagni di disavventura, che ne sente l’infausto peso, che ne viene oppressa e resa vittima, ma che vive, nonostante tutto, ogni minuto d’amore che quell’isola le dedica. Quell’amore che sarà difficile da comprendere, greve da sopportare ed estremamente impegnativo da raccontare. Avril è uno dei personaggi femminili più complessi e coraggiosi che io abbia mai incontrato in una storia. Mi è sembrato di imbattermi in una nuova Madame Bovary, facile da giudicare, assolutamente complessa da comprendere. Con Avril, l’autrice Iris Bonetti ha rischiato grosso, non vi spiegherò il perché, ma Avril o la si ama o la si condanna. Inutile dirvi che io l’ho capita, fronteggiata, spiritualmente abbracciata e tanto adorata. Non è un caso che tutti gli altri naufraghi si siano innamorati di lei, penso infatti che, se anche ce ne fossero state altre dieci di donne con loro, Avril sarebbe stata quella che avrebbe conquistato il cuore di tutti.

Maurice. Un medico, un papà, l’incarnazione dell’amore più puro e doloroso che possa esistere al mondo, quello verso un figlio. Maurice è un padre speciale, perché il suo bambino non c’è più e sulle sue spalle vive il rimorso e il senso di una colpa talmente grande da far paura. Incapace di dire addio al suo Nicolas, tenterà di cercare una risposta alle sue domande con un viaggio in direzione di un qualcuno che potrebbe fornire risposte ai suoi interrogativi, un viaggio verso una ricerca che non arriverà mai alla meta. Nonostante ciò, però, Maurice si imbatterà in alcuni segni, alcune persone che gli faranno ritrovare una speranza, un senso per quella vita che senso sembrava non avere più. Tutto ciò avverrà su un’isola misteriosa, un’isola che pone domande, che crea mistero, che mette paura, ma che alla fine insegna tanto. Il percorso di Maurice sull’isola è quello più spirituale, quello che regala all’amore un senso nuovo, quello che ridona fede, possibilità. Mi piace pensare a lui come un protagonista che tende a un infinito, a un per sempre che capirete solo leggendo il romanzo.

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Ramon. Un giovane che, fin dall’inizio del racconto, incarna pienamente il termine “isolati” nel più profondo senso della parola. Ramon è un Hikikomori, un ragazzo che sta in disparte, che si isola dal resto del mondo, che non esce dalla sua camera e vive attraverso uno schermo, per mezzo di quella tecnologia che sembra ormai averlo avvolto in un baratro senza luci. Ramon lo amerete, proverete un profondo affetto per quella estrema sensibilità nel non sentirsi adatto a un mondo che ruota troppo velocemente, che ti obbliga a vivere tra una folla di persone che non conosci, che non ti conosce, non ti capisce. E allora, si chiude nel suo mondo, fino a che arriva un viaggio, quel viaggio che gli cambierà la vita. Ramon vivrà la sua isola come una vera e propria liberazione, come una nuova nascita, come quell’occasione da cui era sempre fuggito. L’isola gli insegnerà l’amore, l’amicizia, gli farà conoscere se stesso e capire che i suoi limiti sono decisamente più ampi rispetto a ciò che aveva sempre temuto. Ramon, quel ragazzino che l’isola trasformerà in un uomo, un uomo davvero speciale.

Javier. Il delinquente, quello che ci viene presentato come l’anima buia e sporca del gruppo, colui che compirà gesti inconsulti, violenti, spaventosi. Javier è il secondo personaggio più rischioso in questo romanzo. Un uomo che disprezzi, che prenderesti a pugni e che sai già che dovrai odiare in ogni singola pagina del libro. Il suo cammino sarà quello che, apparentemente, non lo porterà così lontano. Coerente a se stesso per tutto il racconto, non avrà timore nel vivere l’isola senza chiedere, nel prendere tutto ciò che desidera, nel cacciare senza scrupoli qualsiasi forma animale. Javier è, però, quel protagonista che non vi mollerà mai più, il suo comportamento, le sue parole, il suo destino segnato dal suo passato, tutto monodirezionale verso un ineluttabile ruolo da cattivo…eppure…eppure Javier lo sentirete crescere nelle ossa, facendosi strada nella vostra anima. Indimenticabile.

Matt. La giustizia fatta uomo. Il poliziotto, colui di cui tutti si fidano, colui che ispira fiducia e copre alla perfezione quella parte, rimasta scoperta, da eroe, da bravo ragazzo senza macchia. Una vita quasi da telefilm poliziesco quella di Matt, sempre a rincorrere i cattivi, i delinquenti, la parte marcia della civiltà. Desideroso solo di ripulire il mondo dal male. Quel male che, però, dovrà affrontare a muso duro sull’isola, perché l’isola non ha regole, non ha leggi da rispettare, non ha punizioni da dare. Esiste solo la sopravvivenza nuda, cruda, spietata. Una grande sfida per lui che dovrà abbandonare la sua natura per capire che al di là della giustizia esistono persone che, a volte, è dura condannare. Un compito non semplice per Matt, essere la figura positiva su un’isola che cancella la rettitudine per far posto al puro, semplice essenziale rimanere in vita. Il suo cammino sarà complicato, non molto affascinante, ma assolutamente umano.

Divisore Paragrafo Ornato - Grafica vettoriale gratuita su Pixabay

Eccole qui le persone che vi faranno vivere un’avventura piena, completa, assoluta. Un’isola che sarà un banco di prova davvero importante per tutti loro, ma anche per voi, per noi, abituati ad aggrapparci a quelle convinzioni che la società ha ormai reso quotidiane, per farci, invece, scontrare con una realtà bruta. Un’isola che vi farà venire sete, fame, paura, freddo e soprattutto un’isola che vi farà scontrare con un lato animale davvero potente.

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Una civiltà sconosciuta, dei mostri che nascondono una verità lontana, una natura selvaggia che riecheggia spiriti e ombre. Iris Bonetti vi farà addentrare nei meandri più bui dell’animo umano e anche di quello che potrebbe non esserlo, vi farà sprofondare negli abissi di un mondo sconosciuto alieno alla civiltà come la intendiamo noi e vi farà vivere emozioni celate, sensazioni di isolamento, brividi segreti, volontà latenti, desideri eclissati. Lo farà attraverso una scrittura fluida, intensa, penetrante, che lascia spazio a tutto quello che i lettori saranno portati a sentire sottopelle. Non lascia nulla al caso, Iris che in ogni pagina mantiene la tensione, scava nella psicologia dei protagonisti e vi cattura in un’avventura che incatrama la vostra attenzione, la vostra curiosità, i vostri pensieri e riflessioni.

Un libro che va, non solo letto, ma vissuto profondamente. Uno stile degno degli scrittori più talentuosi. Un romanzo che ti rapisce, ti isola dal mondo, e ti catapulta in un luogo pazzesco. E soprattutto, dei protagonisti che non dimenticherete mai, che vi faranno scuotere l’anima, le viscere e aprire la mente.

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I miei, anzi nostri, perché anche Daniela l’ha letto, più vividi complimenti a Iris Bonetti per questo stupendo libro che ha coinvolto entrambe come da tempo non capitava. Grazie infinite per il tuo dono Iris.

Buona Amabile Lettura

Potrebbe essere un primo piano raffigurante una o più persone e occhiali
Recensione a cura di Jennifer Gaspari

Special Bonus: Daniela chiede, Iris risponde

• Com’è giunta a te la necessità di raccontare e scrivere questa storia che ha dell’incredibile?

Il desiderio di scrivere un’avventura su un’isola è una cosa che ho avuto da sempre, da quando lessi il romanzo di Robinson Crusoe. L’isola sperduta è un immaginario fascinoso per me, in cui vivere una vita distaccata dal mondo, una vita “alle origini” per intenderci. Dentro di me è forte la pulsione per il selvaggio (lo si evince anche dall’altro mio romanzo, Empatia, che ci porta nell’Oregon delle grandi foreste). E quindi, “scaldata la penna”, come resistere al richiamo? Impossibile! Inoltre, in questo romanzo ho avuto il piacere di trasferire molte cose che ho visto nei miei viaggi in luoghi simili e, al contempo, ho potuto compiere anch’io un viaggio parallelo documentandomi su popolazioni e credenze. In pratica, anch’io ho preso il volo insieme ai miei sei personaggi✈️

• Una storia che vede sei protagonisti ognuno con la propria vita, i propri fantasmi, dubbi e incertezze. Sei persone diverse tra loro, come diverse sono le loro occupazioni lavorative. Cosa ti ha portato a scegliere proprio un poliziotto, un chirurgo, uno scrittore, un gamer, un trafficante e un’aspirante attrice? Perché proprio loro?

La scelta dei personaggi è efficace alla trama e all’intreccio che mi è da subito venuto in mente. Così come la scelta azzardata e contro tendenza di mettere una sola donna con cinque uomini, in una sorta di poliandria forzata. Una donna fuori dagli schemi, una donna che sa tradurre l’amore in tutte le sue forme, conducendo il gioco, sebbene possa sembrare il contrario. Un’eroina fuori dal tempo e dai cliché, priva di armi fisiche ma dotata della più potente tra esse: la femminilità profonda e ancestrale di una sorta di “Dea madre” che vive in fondo a ognuna di noi.

Questa storia ci porta dal viaggio, al viaggio e nel viaggio. Dal viaggio riguardo la motivazione della propria partenza, al viaggio virato su un ‘isola sconosciuta e infine il viaggio interiore che ognuno compie dentro di sé riscoprendo lati a loro stessi sconosciuti. Come lettrice ho intrapreso anch’io un percorso analogo riflettendo su alcuni aspetti fondamentali della natura umana. È proprio questo il tuo intento, cioè portare il lettore non solo nell’avventura, ma ben oltre?

Sì, uno dei miei intenti con Isolati è proprio portare il lettore a guardarsi dentro, di fronte alle varie riflessioni che affronta insieme ai sopravvissuti. A cambiare spesso idea, evolvendo i propri modi di pensare. Ho voluto che diventasse un viaggio dentro a se stessi, scoprendo magari lati di sé che non si conoscevano, così come pensieri che prima non si sarebbero fatti. È l’effetto dell’isola, della selvaggia Nawataee che guida i protagonisti insieme al lettore in questa catarsi interiore. Io stessa sono cambiata, in parte, nello scrivere questo libro. Mi sono connessa a una parte di me che c’era, ma semplicemente non si era mai destata.

Fragilità e forza due aspetti che notiamo in ogni naufrago. Quanto è stato difficile costruire il cammino la crescita interiore di ogni singolo personaggio?

Il cammino di crescita di ciascun personaggio non è stato facile, perché doveva essere verosimile, prima di tutto. Ho dovuto ascoltare molto la mia voce interiore, seguire le palpitazioni del mio cuore. Ho dovuto soffrire, piangere, ridere e poi crollare, prima di vedere la luce, mia e loro.

Personalmente ho adorato tutto e i protagonisti mi hanno colpito nel profondo. Ogni personalità ha il suo perché, ma due in particolare hanno attirato la mia attenzione, oltre i Korowatai, cosa che andremo a discutere sicuramente più avanti. Ma, mi chiedevo: tu hai preferenze? Se si perché?

Tra i personaggi non l’ho mai nascosto, il mio preferito è Javier Hernandez per tante cose, tra cui la più importante: perché rappresenta in qualche modo la VERITÀ. E come la verità, non sempre è come la vogliamo. Lui si mostra per quello che è, senza peli sulla lingua, senza false ipocrisie o filtri. Adoro le persone così. Quindi, nonostante il personaggio sia crudele, per il vissuto che si porta dietro, può offrire grandi spunti di “risalita”.

Riusciresti ad immaginarti nella stessa situazione dei naufraghi? Cosa avresti fatto, essendo l’unica donna?

Mi sono continuamente immaginata di essere al posto di Avril, anche perché in lei ho messo tutta me stessa e le sue scelte sarebbero state le mie. Passo dopo passo, insieme a lei ho affrontato le avversità, mi sono spogliata del superfluo e ho dato priorità a ciò che conta veramente. Una differenza con lei? Forse in situazioni di pericolo come quelle che ha vissuto, avrei avuto molta più paura.

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Intervista a cura di Daniela Sardella

Sinossi:

Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. Un romanzo appassionante dall’inizio all’epilogo, che pagina dopo pagina sedurrà il lettore.

Biografia Autrice:

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Iris Bonetti nata a Milano il 12 luglio 1970. Nel 2011 fonda una piccola Casa Editrice per bambini, per la quale scrive anche una decina di storie, tra le quali due finalizzate a delle Bookapp interattive: “I SEGRETI DI ROMEO E GIULIETTA” arrivato tra i finalisti del Golden Award of Montreux e “GLI ANIMALI DI PINOCCHIO” che ha ottenuto il patrocinio di qualità dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Dal 2019 intraprende un nuovo percorso come autrice questa volta per adulti. A luglio 2019 pubblica in Self il primo romanzo EMPATIA, un thriller distopico. A gennaio 2020 il secondo, ISOLATI, di avventura, di nuovo auto pubblicato. Il terzo romanzo, ultimato nel 2021, è un thriller ambientato tra Torino e Firenze per il quale ha iniziato a cercare il giusto Editore. Nel frattempo è in stesura il quarto romanzo, un altro thriller, proseguo del precedente con lo stesso ispettore.

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