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“Immaginate l’oblio: il macabro del Sud Italia” di Gerardo Spirito e Marco Marra

Scheda libro

  • Titolo: Immaginate l’oblio: Il macabro del Sud Italia
  • Autori: Gerardo Spirito, Marco Marra
  • Casa editrice: Horti di Giano
  • Genere: racconti macabri
  • Data di uscita: 6 settembre 2021
  • Pagine: 180
  • Cartaceo: 14,25

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Recensione a cura di Elisa Mura

In questo periodo vanno di moda le storie paurose, scenari che stringono lo stomaco dall’inquietudine e qui nel blog non potevano mancare.

Cari lettori di Amabili letture, ho avuto anch’io la mia dose di letture che mettono i brividi e non solo sulla pelle. Halloween è passato da qualche settimana, ma oggi vi riporto indietro, nelle atmosfere giuste che le storie degli autori Gerardo Spirito e Marco Marra ripercorrono con dovizia di particolari, soprattutto nelle descrizioni, le quali richiamano delle sensazioni alquanto riuscite. Partirei innanzitutto ad analizzare la copertina, che all’inizio non avevo notato. Leggendo il testo, vi assicuro che è assolutamente coerente con ciò che andrete a leggere. La figura è piuttosto inquietante, è vero, ma la grafica è perfetta e lo sono anche i colori.

Quel che scoprirete in questo libro è il lato “sporco” e macabro delle regioni del Sud Italia attraverso storie ispirate da leggende popolari e folklore pagano, di forti pregiudizi e razzismo verso le persone di colore, depravazione, di pessimismo e ingiustizia. La raccolta si suddivide in racconti piuttosto brevi – a parte tre che sono abbastanza lunghi e più sviluppati nella trama e nei personaggi – in cui non vi dovrete mai aspettare un lieto fine, se c’è, o una spiegazione logica ai fatti narrati. Accadimenti che tolgono il sonno e contorcono le viscere. Non vi è spazio per la bellezza e la grazia, per scenari gotico-fiabeschi come nei romanzi di fantasmi all’inglese, nessun castello nobiliare infestato, per esempio, o qualche altro elemento di aggraziata forma, ma bensì paesaggi contadini, boschi contaminati da riti orgiastici, morti e malattie spaventose e personaggi di basso rango. Protagonista assoluto è il macabro accompagnato dal blasfemo e dal grottesco, i personaggi che vengono avvolti da questi elementi sono contadini grezzi e spesso ignoranti, poveri cenciosi e puzzolenti, sfortunati stranieri, caprai maledetti da oscure sciagure, camionisti debosciati destinati a un epilogo a dir poco terrificante, sconosciuti dai comportamenti torbidi e strani santoni. Ridondante è anche la figura animale del caprone, creatura all’apparenza tranquilla, ma solitamente nota come simbolo pagano e mitologico – ad esempio i satiri. Qui la capra nera viene inserita come un’incognita, una figura retorica e portatrice di sventure a cui non si danno spiegazioni.

Lo stile narrativo dei due scrittori si equivale per bravura, è descrittivo soprattutto in alcune precisazioni, come ad esempio l’insistere sugli ambienti “sozzi” e dei cattivi odori, che i lettori quasi vedono e odorano provandone nausea. Le parole usate sono davvero dettagliate, a volte ostentate, per raggiungere, presumo, le sensazioni che vogliono trasmettere a chi legge queste storie.

Ripercorro in breve i racconti che più mi hanno colpito iniziando dalla storia di Geremia, creatura sfortunata dalla nascita e alla morte, vissuto in cenciose vesti in un villaggio di ignoranti e dagli occhi oscurati dalla cattiveria e dal pregiudizio. Nato in circostanze poco chiare e, soprattutto, senza una madre ad accoglierlo, cresciuto da una vecchia ritenuta una strega. Le sorti di questo personaggio odiato dalla società ricordano un po’ un martire, il “dio lapidato” del titolo. Un racconto che mi ha destato molta malinconia e pietà. Da Geremia si passa ai flagelli di Vinobo, luogo che verrà più volte ripreso, della pestilenza che lo sta infestando, forse a causa di certi nuovi libri che sono giunti nelle mani nel parroco, e la cui popolazione incolpa, per razzismo, uno straniero dal colore della pelle differente. Paesino vittima di riti osceni e peccati imperdonabili. A seguire è la vicenda delle capre scomparse di Liborio, un silenzioso e brusco capraio che sta perdendo ogni giorno le sue poche fortune, con l’avvicinarsi di un giorno nefasto. Per ultimo il racconto grottesco con protagonista il camionista Gaspare, uomo che ha fatto la sua fortuna consegnando merci in tutto il paese, ma che si prende cura della terra lasciata dal padre. La comparsa di una capra nera e una consegna dal contenuto segreto porteranno a un risultato finale da rabbrividire.

Lo consiglio a chi apprezza il genere ed è curioso di scoprire anche i lati oscuri delle leggende popolari del nostro paese.

Buona Amabile Lettura by Elisa

Trama

«Immaginate questo. Immaginate un fuoco. Un calore assoluto. Immaginate di bruciare e poi diventare cenere. Il fuoco è una purificazione in grado di annientare l’esistenza stessa. Immaginate questo. Immaginate l’oblio.»

Edizioni Horti di Giano: Home

Dopo il successo di Racconti sull’innominabile, primo volume della trilogia de “Il macabro nel Sud Italia”, arriva un nuovo viaggio nel folklore del meridione nostrano. Le storie di questa raccolta gotica sono radicate in territori feroci e infetti, tetri e arcaici, pregni di superstizione e tradizioni pagane. Caprai, santoni, coltivatori, cenciaioli, proprietari di bische, mezzadri, calderai, minatori. Individui corrotti da fedi disturbanti che si muovono su una terra infestata di boschi morti, montagne sacre e paesini isolati ed estranei, in certi casi, allo scorrere tempo. Una natura profonda-mente oscura che recide senza pietà il colossale castello di menzogna che l’uomo si è costruito per esorcizzare la morte. Sette storie, più due interludi, che spingono verso un abisso senza possibilità di redenzione. Immaginate l’oblio.

PREFAZIONE DI LUIGI MUSOLINO.

Biografie autori

Marco Marra nasce a Napoli il 7 dicembre 1989. Fin da piccolo sviluppa un forte interesse per la letteratura in ogni sua forma (dai libri ai fumetti), per il cinema e per il teatro. Dopo la maturità scientifica continua gli studi presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, conseguendo prima la laurea triennale in Scienze della Comunicazione e poi quella magistrale in Comunicazione Pubblica e d’Impresa (con una tesi sul mondo dei fumetti
nell’era digitale). Ha nel cassetto anche un master di II livello in management del turismo e dei beni culturali.
Grande appassionato della letteratura weird di inizio ‘900, tra i suoi scrittori preferiti si annoverano H.P. Lovecraft, Clark Ashton Smith e Jack London. Ha pubblicato il primo volume della trilogia de “Il macabro nel Sud Italia”
nell’agosto 2020 insieme a Spirito, intitolato Racconti sull’Innominabile e il graphic novel Gotico italiano Vol.3 – Lo squarcio nel cielo, uscito ad agosto 2021.

Gerardo Spirito, classe 1992, è nato e vive a Napoli. Dopo la maturità classica consegue la laurea in Economia presso l’Università Federico II di Napoli. Vorace lettore, scrive racconti dai tempi del liceo. Ha pubblicato Racconti sull’Innominabile insieme a Marra, primo volume della trilogia de “Il macabro nel Sud Italia”, uscito nell’agosto2020 e il graphic novel Gotico italiano Vol.2 – Adorazione, uscito a maggio 2021.

Casa editrice

Home - Edizioni Horti di Giano

La nostra filosofia nasce da una passione irrefrenabile per i libri. In quindici anni di esperienza nel mondo della letteratura, il Team di Horti di Giano, che è una vera e propria famiglia, ha cercato di stimolare questo universo dimenticato per risvegliare le emozioni che le parole possono far nascere. Così l’Editing è diventato il cuore del nostro progetto editoriale, in cui l’Autore è il fulcro pulsante di questa esperienza. Senza un Editing, la maggior parte delle volte un libro rimane nella sua forma grezza, come un diamante appena trovato. Questo perché un Autore (ed io per primo in quanto scrittore lo posso garantire) ha difficoltà a “staccarsi” dalla sua Creatura e rivederla con occhi diversi. Spesso anche togliere una virgola fa male.

Un Editor fa questo, vede in modo distaccato e professionale un testo per renderlo fluido, organico, equilibrato. Senza destrutturare lo stile o i principi fondanti dell’Autore, ma dando sagge indicazioni per rielaborare e perfezionare quel Sogno chiamato Libro. Racconti, romanzi, poesie. Storie nate dal profondo, impulsi emotivi che divengono parola. L’emozione si nasconde ovunque. Ma non si può pubblicare un libro solo per avere un altro scrittore e trarne guadagno, magari facendo pagare l’autore stesso per la pubblicazione.

Ho personalmente lottato anni contro l’editoria a pagamento, e le piccole, e ancor peggio le medie realtà spesso ancora oggi ne fanno uso. Horti di Giano non chiede soldi all’Autore, perché lo rispetta. Non chiede neanche di comprare un numero di copie. Chiede di metterci passione, disponibilità a presentare il libro, a diffondere con noi la propria forma d’Arte.

Presentazioni, radio, concorsi, fiere di settore, social networks, piattaforme online e distribuzione nelle librerie sono i nostri strumenti di lavoro. Anche una piccola realtà come la nostra, rinata dalle ceneri delle stimolanti esperienze passate, può dire la sua: basta essere uniti e determinati. Dai fiducia alla nostra passione ed entra a far parte di Horti di Giano! Il Libro non può morire se lo nutriamo con parole vive!

Ogni lettore potrà così assaporare un’esperienza unica e indimenticabile tra le righe dei nostri libri illustrati ad arte da maestri disegnatori.

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