SCHEDA LIBRO
- Titolo: “Ghostly Whisper – Il vicino tatuato”
- Collana: Whisper of the Heart
- Autore: Barbara Morgan Severide
- Editore: Ghostly Whisper Ldt
- Genere: Contemporary romance
- Pagine: 217
- Data di uscita: novembre 2016
- ebook: 2,99€ – disponibile con Kindle Unlimited
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RECENSIONE a cura di Ilaria Ferraro
Può un’autrice esimersi dal leggere le avventure di una ghost writer? Certo che no! Se poi la trama promette una storia d’amore con cui si ha la possibilità di sognare un po’… beh, la decisione è praticamente già presa.
E la cosa buffa sapete qual è? Alla protagonista, Faye, viene commissionato di scrivere un chick-lit, genere letterario a cui lei non è per niente avvezza, essendo specializzata nella stesura di storie popolate da fate, mostri e vampiri, ma alla fine proprio quello che le accadrà, farà sì che il suo stesso vissuto personale divenga riconoscibile come la trama di un romanzo di quel genere che tanto “rinnega”: insomma un’avventura romance dal taglio ironico in una storia d’amore dalle sfumature ironiche. Un esperimento a mio parere ben riuscito e dal risultato davvero molto, ma molto divertente!
“Un romanzo sentimentale. No anzi, un chick lit. Una storiella d’amore, insomma. Quella roba lì. A me… che già mi devo sottoporre a dosi massicce di canzoni sdolcinate per inserire qualche scena romantica nei thriller e negli urban fantasy che mi chiedono abitualmente.“
Che dire della protagonista? Faye Lizzy Sandstrom è, come si suol dire, un “personaggio“… nel vero senso della parola. In certi punti della narrazione mi ha ricordato un bel mix tra uno dei tanti soggetti esilaranti di Sophie Kinsella e la ghost writer dark e anti-sociale Vani Sarca, fulcro dei romanzi di Alice Basso. Critica verso tutti, e con se stessa in particolare, cinica e pungente, abitudinaria ma al contempo un po’ fuori di testa, la nostra ghost writer trascorre la sua esistenza tra notti insonni davanti al pc e abbuffate a base di schifezze culinarie, è disincantata nei riguardi dell’altro sesso e se ne tiene bene alla larga, ma in fondo Faye si piace così com’è e non si lamenta più di tanto della vita sregolata e della fama mancata da “scrittrice fantasma”. Questo suo modo di vivere le sta ben comodo addosso come un abito cucito su misura, anche se, nel corso della storia, la ragazza si rivela piuttosto insicura di sé, il suo essere fuori forma fisica e golosa all’inverosimile sono infatti i suoi punti deboli e lei ne è ben consapevole! La sua grande fortuna sono gli amici, tutti appartenenti alla cerchia della casa editrice per cui lavora, coi quali riesce quasi sempre a essere se stessa, a confidarsi nei momenti difficili trovando sempre, bene o male, il sostegno o le “bacchettate” che necessita.
Quando il suo capo, Brianne, le chiede di scrivere quel romanzo tanto difficile per lei, perché la collega che si occupa di solito di quel genere letterario ha un vero e proprio esaurimento nervoso, la cara Faye va letteralmente in crisi e non le resta che chiedere aiuto al suo migliore amico Alex, colui che, forse, la conosce meglio e più di tutti. Il loro è un rapporto di lunga data e va al di là della semplice amicizia, l’uomo infatti è stato per molto tempo anche il suo “compagno di penna” e tra i due aleggia addirittura qualcosa di irrisolto…
«Non ho idee, Alex. Il vuoto assoluto, il nulla totale. Niente di niente (…) Io non sono divertente, moderna e in carriera. Io sono… io!» E in questo momento ho voglia di dormire fino a Natale, ecco. Per poi svegliarmi e ingozzarmi di cioccolata.
Quando, nonostante i consigli di Alex, Faye è presa dalla disperazione e non sa più a che santo votarsi, ecco che l’incontro con il nuovo vicino di casa Derek le sconvolge ancor più la vita ed esalta tutte quelle insicurezze tenute, fino a quel momento, sapientemente a bada. La protagonista si sforza di pensare che quella nuova frequentazione, all’apparenza casuale, sia solo un gran bel colpo di fortuna e che instaurare un rapporto con il ragazzo dell’appartamento di fronte al suo sia esclusivamente funzionale al suo lavoro: il condomino tatuato è l’uomo ideale da “sfruttare” per farsi venire l’ispirazione per quella storia che tanto fatica a far germogliare nella sua testa, se non fosse che l’affascinante personal trainer, con i suoi modi galanti e il suo fisico da urlo, fa presto breccia nel suo cuore; nemmeno il suo tatuaggio (che inizialmente Faye ripugna un po’) le impedisce di rimanere irrimediabilmente ammaliata da lui. E il ragazzo sembra ricambiarla dedicandole attenzioni difficilmente fraintendibili. Faye però fatica a lasciarsi andare, si domanda di continuo come un tipo come lui possa essere realmente interessato a una come lei visto che, oltretutto, lui ha a che fare quotidianamente con una serie di sventole stratosferiche nella palestra in cui lavora. Ma questo è proprio uno dei punti salienti della trama che non posso certo svelarvi e che di certo, com’è stato per me, stuzzicherà la vostra curiosità di scoprire come, e se, Faye riuscirà a risolvere il suo dilemma.
“Quest’uomo sarà la mia rovina, lo sento. Sono stata catapultata in una chick lit contro la mia volontà.”
Faye sarà in grado di essere sincera con se stessa, e soprattutto con Derek, in merito all’origine del loro rapporto o si lascerà trascinare dalla passione? E ancora… sarà l’interesse di Derek nei suoi confronti sincero o nasconderà qualcosa anche lui?
Io vi assicuro che, quando sono arrivata a scovare il bandolo della matassa, mai mi sarei immaginata ciò che l’autrice ha sapientemente pensato come colpo di scena finale.
Barbara Morgan Severide ha una scrittura fluida che rende la lettura molto scorrevole e piacevole, la narrazione è al presente e in prima persona, una delle scelte stilistiche che preferisco in assoluto in questo genere di romanzi, perché mi ha permesso senza dubbio di entrare appieno nella testa della protagonista, di vivere le sue emozioni, prevedere le sue azioni e capire i suoi ragionamenti in funzione di chi la circonda e di ciò che le accade.
La trama risulta originale, sviluppata com’è in una serie di avvenimenti in certi momenti davvero inaspettati e anche la caratterizzazione dei personaggi che fanno da “contorno” a quelli principali è di certo ben riuscita: ho adorato in particolare la figura di Sean, l’amico, allo stesso tempo alternativo e saggio, a cui Faye si rivolge per avere consigli di stile (ma non solo) e con cui la ragazza vive le “avventure” più buffe di tutta la storia.
Piacevolissima l’ambientazione londinese con la descrizione dei vari quartieri, i giri in autobus, i negozi, il parco… che fa vivere e immergere il lettore nell’iconica città inglese come fosse un luogo conosciuto. Immagino che, in qualche modo, si tratti di una location cara all’autrice. Ho trovato curiosa la scelta di inserire una crêperie come luogo abituale di incontro con le amiche (che voglia di crêpes al cioccolato fondente mi è venuta, accidenti!), ma ammetto che questo particolare dia un piacevole tocco bohémienne all’atmosfera del racconto.
Concludo con una considerazione sull’aurea di mistero che aleggia su un personaggio che nella storia, in effetti, c’è e non c’è, il cosiddetto “The Voice”. Lui o lei è il grande capo della casa editrice Ghostly Whisper di cui nessuno conosce l’identità, ma (per l’appunto) solo la voce… Il romanzo si conclude lasciando in sospeso questo particolare, messo in evidenza proprio nella parte finale coinvolgendo tutti i personaggi: l’autrice è quindi riuscita a farmi terminare la lettura con un curioso interrogativo a cui dovrò per forza trovare risposta nel procurarmi quanto prima il seguito del suo libro.
TRAMA
Faye Lizzy Sandstrom non ama le definizioni. Soprattutto non ama definire se stessa. Lavora per l’agenzia di ghostwriter Ghostly Whisper, con obbligo di assoluta segretezza riguardo ai clienti e alle storie che le vengono commissionate. Trascorre un’esistenza abitudinaria ma al tempo stesso sregolata scrivendo romanzi di fantascienza, urban fantasy, horror e mistery tra Fulham Broadway, il quartiere di Londra dove abita, e South Kensington, dove ha sede la sua crêperie preferita. Con orari sballati, fame notturna, computer perennemente connesso, messaggi scambiati con altri ghostwriter e dipendenti della Ghostly, le uniche persone che frequenta sia virtualmente sia nella realtà. E con un misterioso capo supremo di cui nessuno conosce l’identità, denominato “The Voice”.
Finché un bel giorno… le viene commissionato un romanzo sentimentale. O meglio, un chick lit. Con una certa urgenza, oltretutto. L’universo di Faye precipita improvvisamente in un abisso di disperazione. Senza idee, senza trama. Senza una storia. Sì, perché Faye non è affatto predisposta al genere. Le storie d’amore non fanno proprio per lei. Ma ritrovandosi in caso di estrema necessità, costretta ad accettare l’incarico, deve a tutti i costi cercare al più presto un soggetto per la storia.
In risposta alle sue suppliche, il soggetto le si manifesta sotto forma di un nuovo vicino di nome Derek. Un vicino che Faye incontra al parco sotto casa, a passeggio col cane. Un vicino affascinante, provocante, sensuale, con un fisico mozzafiato attraversato da un enorme tatuaggio. Assolutamente perfetto per inventarsi una storia d’amore fittizia da consegnare alla Ghostly Whisper. Forse fin troppo per la realtà a cui Faye è abituata.
Ma Derek, “il vicino tatuato”, è proprio chi dice di essere? Il suo avvicinamento a Faye è davvero puramente casuale?
“Lei voleva solo scrivere una storia. Lui voleva viverla.”
BIOGRAFIA AUTRICE
Leggo e scrivo da sempre. Prediligo urban fantasy e fantascienza ma mi avventuro spesso in altri generi. Come lettrice non rinuncio mai ai classici e alla poesia.
Lavoro da anni nell’ambito della scrittura, dell’editoria e della moda. Laureata in lingue e letterature straniere, specializzata in letteratura inglese, letteratura americana e letterature comparate, ho vissuto tra Inghilterra, Francia, Italia, Svizzera e Stati Uniti. Ora vivo in Irlanda, dove organizzo eventi culturali e book club. Ho fondato un gruppo dedicato alle Sorelle Brontë (Brontë Sisters Ireland). Traduco dall’inglese e dal francese. Colleziono libri antichi e prime edizioni. Sono appassionata di storia e storia dell’arte.
Studio da anni danza classica, danza moderna, yoga, pilates e kickboxing. Ho lavorato nel teatro e in qualche musical. Adoro giocare a scacchi e spero di approfondire e migliorare la mia tecnica.
Amo la pizza, di qualunque tipo, senza eccezioni… l’unica cosa al mondo che può competere con il mio amore per i libri. Adoro la musica, il cinema e le serie tv, ma non riesco a seguire tutte quelle che vorrei. Non sono mai del tutto sveglia senza il mio caffè e per me il tè ha senso di esistere solo con il latte.
Scrivendo ho cambiato spesso nome ma sto cercando di trattenermi ultimamente. Probabilmente non ci riuscirò. Ho distribuito, in passato, storie e idee.
Ghostly Whisper, nome della CE multilingue che ho fondato a Dublino, è un po’ la mia storia.
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