SCHEDA LIBRO
TITOLO : DIETRO LA MASCHERA
AUTRICE: CLAUDIA TORRESAN
EDITORE: YOUCANPRINT
GENERE: THRILLER PSICOLOGICO
PREZZO CARTACEO : € 15,00
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 OTTOBRE 2020
Link d’Acquisto

Claudia Torresan ha scritto un Thriller psicologico davvero avvincente, supportato da una trama per nulla scontata e da una narrazione molto entusiasmante, resa frenetica da dialoghi penetranti e senza pause.
L’Autrice sceglie volontariamente di non soffermarsi troppo a fondo sull’introspezione caratteriale dei suoi personaggi, preferendo invece “assorbire” completamente il lettore nelle indagini e nella storia che, grazie ad una narrazione che lascia libera la valutazione personale di ogni personaggio, renderà ancora più incerto e imprevedibile il suo svolgimento, nascondendo la vera intimità dei protagonisti.
Il protagonista, Claudio Venturi, un uomo volenteroso e con molta esperienza alle spalle, sarà costretto a confrontarsi con una storia difficile, ricca di elementi nascosti, un’indagine complicata portata avanti con fatica e non senza momenti di sconforto, un poliziotto “vecchio stampo” che preferisce affidarsi al suo istinto per essere guidato sulla giusta strada nella risoluzione di un caso che, fino a quel momento, aveva contato solo insuccessi.
Mentre la stampa puntava il dito sulla negligenza delle autorità, i protagonisti, di fronte a cadaveri circondati da strani indizi che riflettevano su un senso dell’umorismo decisamente macabro, cominceranno volta per volta a notare strane coincidenze, elementi ricorrenti, cercando un collegamento tra i vari delitti, investigando su quell’elemento comune che riesca a spingere le indagini verso una direzione davvero risolutiva. La vicenda si farà più intricata e complessa quando i delitti verranno eseguiti con modalità differenti rispetto agli altri, destabilizzando e seminando parecchi dubbi nei protagonisti che adesso dirigeranno la loro attenzione più su un emulatore che su un serial killer.
C’è da notare la particolare precisione con cui vengono raccontati i fatti, a volte anche quelli relativi alla scientifica, con estremo realismo per rendere il tutto molto vivido per il lettore che si sente coinvolto in prima persona nelle indagini e soprattutto nella drammaticità delle scene descritte. Tale direzione si può evincere nello stile dell’autrice che permette di portare avanti la vicenda con la massima attenzione, in maniera quasi “maniacale”, raccogliendo le fila di ciò che succedeva, capitolo dopo capitolo, con il “geniale” espediente del briefing mattutino tenuto dal Commissario Anita Parenti per aggiornare l’andamento delle indagini.
In questo modo la trama si sviluppa in maniera lineare, senza tralasciare elementi fondamentali che rischiano di essere trascurati da una narrazione febbrile che non lascia respiro al lettore, travolto dalla serie di uccisioni che si susseguono una dopo l’altra in una dinamica rocambolesca e molto concitata.
Un altro elemento sicuramente da notare nel libro è la capacità dell’autrice di tramettere tensione anche attraverso la descrizione dei luoghi in cui si svolge la vicenda: il clima torrido di un’estate vicina infatti rende “pesante” l’atmosfera sempre più guastata da un’atmosfera di terrore capace di contaminare la bellezza dei monti, la purezza del cielo azzurro e il candore delle montagne infettate dal rosso del sangue di vittime innocenti.
A metà del libro nel lettore comincerà a formarsi, sempre più insistente, l’idea che il killer non colpisce a caso. Il fatto poi, del coinvolgimento nella vicenda di persone vicine ai protagonisti, permetterà, piano piano, di uscire da quel buio nel quale si brancolava. Quando poi, un elemento in particolare, metterà sulla giusta strada le indagini, avrà inizio la caccia a quel colpevole che, dominato dai sensi di colpa e dalla sete di vendetta, solo apparentemente aveva agito senza uno schema ben preciso.
L’interesse principale dell’autrice, in questa fase del libro, è di focalizzare tutta l’attenzione non su cosa sia stato commesso, ma sul perché, suscitando, volta per volta, domande che troveranno risposta inevitabilmente solo nella parte finale del libro dove, però, si farà fatica a realizzare tutto subito. In particolare, grazie alla bravura con cui l’autrice è riuscita a costruire un intreccio così articolato, anche quando sembrerà ormai raggiunta la verità, tutto verrà stravolto dall’ultimo strabiliante “colpo di teatro” che, rimescolando le certezze fino a qui acquisite, terrà con il fiato sospeso il lettore fino alla fine.
Le ultime 40 pagine del libro sono straordinariamente cariche di adrenalina, concentrate in una corsa contro il tempo che all’improvviso risulterà come sospeso, esaurendo così le ultime energie dei protagonisti che, esausti, “consumano” le pagine con uno Stress esagerato, come se la vicenda li avesse impegnati per anni.
Il finale del libro, se da una parte spiazza il lettore, dall’altra conduce positivamente verso una riflessione sincera ed emotiva, costringendo a chiedersi chi fossero i reali colpevoli della vicenda e, indirettamente, giustificando in qualche maniera le azioni di quello che alla fine risulterà l’unico vero colpevole. Colui che, sicuro nelle sue azioni e armato di una mente brillante, aveva trasformato in motivo di morte quello che in passato era stato simbolo di divertimento. Dopo aver condotto un’intera esistenza nel desiderio di vendetta contro la falsità e contro la vigliaccheria di persone che andavano punite, sostituendosi per questo a quella giustizia che, incapace di agire, comunque doveva comprendere la vera natura di coloro che erano considerate vittime.
Dopo aver “somatizzato” il finale della storia, al lettore arriva, repentina, una sensazione di calma e tranquillità, desiderata anche dai nostri protagonisti pronti finalmente a godere fino in fondo dei doni di un’estate ormai “nel pieno delle forze”. Un’estate che, soltanto adesso, sembra ritrovare colore, suscitando quel giusto fermento a tutto ciò che le stava intorno, ma soprattutto restituendo bellezza al paesaggio circostante che, con meraviglia, era riuscito a scrollarsi di dosso tutte le bruttezze di una storia complicata che poi, nella sua conclusione, non era stata capace di rendere ragione né ai colpevoli, né agli innocenti.
Una notte limpida e stellata è l’ultima immagine che l’autrice ci regala per chiudere un libro molto interessante, che propone una lettura davvero particolare in cui, dietro la “teatralità” dei delitti commessi, si nascondono motivazioni sinceramente non difficili da accettare che mettono in crisi sul piano morale il lettore, travolto da un turbinio di emozioni e sensazioni che, alla fine, rendono ancora più difficile il giudizio in una vicenda che non ha vincitori, ma solo sconfitti.
Tanti complimenti sinceri a Claudia Torresan per il suo libro che, oltre ad avermi conquistato con la trama, è stato capace di appassionarmi con i tanti colpi di scena e con un intreccio davvero complicato che, con il suo finale imprevedibile, rende davvero molto originale un thriller che senza dubbio consiglio a tutti.
SINOSSI
Le figure dei supereroi, in genere associate a paladini della giustizia, si trasformano improvvisamente in personaggi lugubri, che seminano terrore. I bei monti del Trentino vengono improvvisamente macchiati di sangue da colui che viene definito ‘killer dei supereroi’, un assassino che lascia sul volto di ogni sua vittima la maschera di un supereroe. Cosa spinge questo impostore a compiere tale sterminio? Sarà l’ispettore Claudio Venturi a cercare di svelare l’arcano e di salvare i suoi concittadini da questa orrenda tragedia, in cui la maschera lasciata da questo scellerato diventa la firma del seriale.
BIOGRAFIA

CLAUDIA TORRESAN è nata a Vigecano (PV) . Dopo un diploma di Liceo Classico consegue la Laurea in Scienze Biologiche. Tra le sue Pubblicazioni RIME CHE UCCIDONO, LA PAURA TORNA SEMPRE E LA VESTE PROFANATA.
Rispondi