Scheda Libro:
- Titolo: Il suono della neve
- Autrice: Alexandra Rose
- Editore: Self publishing
- Data di Uscita: 31 Maggio 2021
- Genere: Contemporary Music Romance
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Recensione a cura di Deborah con l’Acca:
Parlare di un libro non è mai facile, almeno non lo è per me. Ogni volta è come la prima volta, i dubbi si ripresentano e l’incertezza di non aver fatto un buon lavoro è sempre lì, nascosta piuttosto bene, ma sempre ben pronta a battere il suo colpo.
L’impresa si fa decisamente più ardua quando il libro, di cui raccontare, piace così tanto da volerlo presentare degnamente, rispettandone e valorizzandone il contenuto.
“Il suono della neve” appartiene a questi ultimi, a quei libri che sono un piccolo capolavoro tutto da scoprire, in cui regnano sovrane le emozioni più sincere ed autentiche, donandoci, inoltre, l’opportunità di riconoscerci in esse e sognando, capitolo dopo capitolo, la storia in prima persona.
La protagonista femminile è Daisy. Daisy conduce un’esistenza semplice e vive a Londra in un piccolo appartamento che condivide con Sophie, l’amica di sempre. E’ insicura Daisy, si sente spesso fuori luogo e nasconde il proprio talento nella musica, accontentandosi di far conoscere la propria arte in uno sconosciuto pub, giusto con l’intenzione di racimolare qualche banconota per le spese del fine mese. Non riesce ad emergere, troppo intenta a nascondersi, incerta nella sua fisicità da sempre, secondo lei, troppo morbida.
Daisy ha un fratello, lo scanzonato ed esuberante Liam, che insieme a Sean, Darell e Yukine formano i “Poison Dust”, la rock band di tendenza del momento. Grazie proprio allo zampino di Liam ed alla successiva conferma della manager del gruppo, Daisy entrerà a farne parte, trovando il modo di vincere in primis le proprie paure, scoprendosi ambiziosa ed adrenalinica grazie all’unicità della propria voce. Inizia così una nuova e probabilmente insperata esistenza che le permetterà di affermarsi prima di tutto come persona, accettandosi nei propri limiti e riconoscendo le proprie incertezze.
Come se non bastasse per arrivare al successo, Daisy deve imparare a fare i conti con il proprio passato, un precedente vissuto che ha un nome ed un cognome ben preciso: Yukine Kimura, il bel e tenebroso vocalist giapponese dei Poison Dust. Tra di loro la tensione è palpabile e la sopportazione ai minimi livelli. Le loro vite si sono già intrecciate in vicende ormai lontane, ma presenti in entrambi per intensità vissuta e dolori provati. Yukine ha spezzato il cuore alla piccola Daisy, distruggendola nell’adolescenza, per lei già durissima.
Non sempre però le cose sono realmente come ci appaiono e continuando la lettura ci si ritroverà a conoscere bene e capire fino in fondo Yukine, all’apparenza “il mostro”, e le sue scelte obbligate. Inizialmente proveremo, nei suoi confronti, sentimenti negativi quali l’odio e il disprezzo, ma in seguito l’affetto e il bisogno quasi fisico di protezione prenderanno il sopravvento, in un proseguire del racconto che lascerà spazio alle emozioni ed alla curiosità, affiancate dalla voglia di sognare il finale sperato.
“Il suono della neve” mi ha coinvolta e condotta in una lettura entusiasmante sotto diversi punti di vista. Innanzitutto ho apprezzato la caratterizzazione dei protagonisti. I toni, molto introspettivi, mi hanno toccato a livello emozionale. Daisy e Yukine, seppur completamente diversi nutrono sentimenti comuni e un bisogno personale di riscatto verso la vita. Devono combattere prima di tutto una battaglia personale, e sotto questo aspetto, seppur loro a livello professionale risultano già due rock star affermate, si dimostrano esattamente come due persone ordinarie al pari dei comuni mortali, rendendo il racconto reale. Ci si sente quasi loro amici, si vive pienamente la storia, ci si innamora, si spera e ci si arrabbia e soprattutto mai, nemmeno per un attimo ci si annoia.
Daisy e Yukine, come già ho raccontato sono diversissimi, e questa diversità parte anche dalla loro cultura. Lei vive e ragiona all’occidentale, mentre lui, nonostante popolarità e notorietà, ha pur sempre l’educazione rigida, tipica della cultura orientale con regole ben precise. Il contrasto è netto e ben definito in tutto il racconto, rendendolo veritiero ed appassionante anche sotto questo punto di vista, permettendoci di conoscere usi e tradizioni di un paese così diverso ed affascinante.
I miei più affettuosi complimenti all’autrice per questo libro che ho amato follemente. Lo stile, direi unico e riconoscibile, ha reso la lettura scorrevole ed intrigante. Ho divorato il libro in pochissimi giorni. Ero costantemente alla sua ricerca con la sete più classica del lettore che ha bisogno di sapere assolutamente cosa accadrà voltando pagina.
Leggetelo, amatelo e scopritelo, sono certa, non ve ne pentirete! Come me rimarrete piacevolmente intrappolati nel suono di questa “particolare” neve, diversa dal silenzio tipico dei fiocchi che scendono, ma che poco a poco si farà assordante nel cuore, accompagnata dalla dolce malinconia dei quei pomeriggi passati da bambini, col naso appiccicato al vetro ad osservare i piccoli batuffoli di cotone…
A tutti voi, buonissima Amabile, ed in questo caso melodiosa, lettura.
Qui le diverse tappe dell’evento.

Sinossi:
Nonostante il suo innato talento, Daisy si è sempre tenuta lontana dai riflettori a causa del suo carattere timido. Nel momento in cui poggia le mani su una tastiera, però, diventa parte della melodia e si spoglia di ogni insicurezza. Sente che tutto sta per cambiare quando la manager dei Poison Dust ascolta la sua esibizione in un pub e le propone un contratto. È l’opportunità per far conoscere al mondo la sua musica, ma è anche l’inizio di qualcosa di più. Scoprirà di dover condividere l’appartamento con l’intera band, compreso il vocalist: Yukine Kimura, dai delicati lineamenti orientali e dall’animo tormentato. Lei lo detesta da otto anni. Lui ha promesso di dedicare la sua vita esclusivamente alla musica. Ma Yukine e Daisy impareranno che il filo rosso del destino è impossibile da spezzare.
Biografia Autrice:
Alexandra Rose nasce a Cagliari nel 1991. Appassionata di storie fin da piccola, ha sempre amato creare racconti, complice la sua smisurata fantasia. Crescendo, il suo amore per la lettura e la scrittura si è intrecciato a quello per la biologia. Infatti, consegue una laurea in Tossicologia e successivamente in Neuropsicobiologia all’Università di Cagliari. Nonostante la carriera accademica di stampo scientifico, capisce che la sua vera vocazione sono i libri e dopo alcuni corsi di formazione decide di diventare editor. Ha precedentemente pubblicato con una Casa Editrice e in selfpublishing.
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