
Scheda libro:
- Titolo: Scelte sbagliate
- Autore: Susana Hernandez
- Editore: Edizioni Le Assassine
- Collana: Oltre confine
- Genere: Noir
- Pagine: 229
- Data di uscita: 26 febbraio 2021
- E-book: 4,89
Link di acquisto:
Recensione a cura di Elisa Mura
Nell’approcciarmi a questa nuova lettura avevo già disegnato un quadro generale ben preciso nella mia testa, immaginavo quello a cui sarei andata incontro. La trama, infatti, è risultata fin da subito molto chiara, senza dare spazio a fraintendimenti di genere. Ipotizzavo, inoltre, che i personaggi non sarebbero stati di certo virtuosi e portati a una spiccata moralità ma, nonostante ciò, devo ammettere che l’autrice, che non conoscevo, è riuscita in modo lodevole a catturare il lettore nei loro meccanismi. Durante la lettura è naturale non esimersi nel giudizio verso i personaggi, ma non è necessario che, in buon romanzo, debbano per forza essere tutti belli e buoni, anzi, tante volte i protagonisti più apprezzati sono quelli meno integerrimi. Anche perché, se dovessimo scegliere di leggere un romanzo, solo per la simpatia verso i personaggi che lo popolano, beh, almeno la metà dei libri scritti, rimarrebbe sugli scaffali senza mai essere letta. Detto ciò, vorrei parlarvi proprio di una di quelle storie dai protagonisti poco piacevoli e “amabili” per avvalorare la tesi appena esposta. Siete pronti? Ecco a voi “Scelte sbagliate” di Susana Hernandez.
Punto focale della storia è qualcosa che fa tribolare l’esistenza di ognuno di noi: I Soldi. Non un sentimento ma un pezzo di carta, tangibile, che spesso fa dell’uomo ciò che è. Chi pensa che non portino la felicità probabilmente non ne ha bisogno. Quante volte si fantastica a quello che potremmo fare col conto in banca pieno di numeri? Forse un discorso cinico da parte mia, ma ci sono persone che per il danaro farebbero qualsiasi follia, specie nel momento in cui si passano momenti ostici e logoranti. Per follia intendo addirittura atti spregevoli, criminali, a cui una persona normale non prenderebbe mai in considerazione. Oltrepassare il limite, c’è chi lo attua, però ha delle conseguenze catastrofiche; di sicuro è il caso di Lisa, una donna insoddisfatta della sua vita, del matrimonio con Axel, un figlio estromesso dall’eredità paterna a causa di un problema mentale che lo ha colpito all’improvviso, durante una vacanza spensierata e colma di eccessi. Proprio la donna propone di rapire il nipote, il figlio del fratello di Axel, per ottenere un riscatto che coprirà ogni debito contratto dagli infelici e poveri in canna coniugi.
Protagonista del romanzo è infatti una famiglia, composta da quattro personaggi, tutti con qualcosa da rimpiangere. Due fratelli e le loro mogli, persone che si conoscono da sempre, anche le rispettive debolezze, eppure mai le “vittime” avrebbero supposto una tale crudeltà. La vera vittima è Joel. Un bambino innocente, lontano dalle colpe degli adulti.
Ci troviamo in un paesino spagnolo, nella Catalogna rurale, un luogo tranquillo, dove bene o male tutti sanno tutto degli altri, soprattutto si sa quanto se la passano bene nell’azienda di Rai e che suo fratello Axel non può partecipare attivamente agli affari, per questo motivo rimane ai margini, con le tasche vuote, e ha perso il suo diritto di primogenito. Lisa e Carla sono le due cognate, ex amiche, donne che hanno sempre messo in primo piano i loro interessi, sperando di ottenere una routine agiata e serena, quando invece, anche per la seconda, non è esattamente così. L’invidia di Lisa per il conto in banca dei cognati sprofonda nella malignità, ecco perché istiga Axel a essere suo complice, sfruttando tattiche di seduzione, benché lui sia molto più puro di cuore che la moglie. L’autrice è stata molto brava a tratteggiare questo quartetto e orchestrare un noir che in effetti prende risvolti imprevedibili, pur con semplicità.
I quattro hanno caratteristiche differenti, un lato psicologico delineato che viene trattato per ognuno, alternando i punti di vista nei capitoli. Lisa è in effetti la peggiore – ma anche la mente criminale della situazione -; una di quelle persone a cui la vita ha tolto umanità e sentimenti, priva di rimpianti se non quello di aver intrappolato l’uomo sbagliato. I motivi per cui è così non mancano, ed è la dimostrazione che certi avvenimenti lasciano il loro marchio e si trascinano nel tempo. Tuttavia Lisa non è giustificabile, come non lo è la debolezza di Axel. Lui d’altronde mi ha fatto una gran pena; succube della cattiveria della moglie, anche lui vessato da un destino che l’ha reso passivo. Al contrario di Lisa, Axel non vorrebbe prendersela con il nipote e causargli un trauma, seppur abbia bisogno di soldi. Questa pietà che lo attanaglia sarà, in parte, la rovina di tutti.
D’altra pasta sono Rai e Carla, coniugi e genitori, entrambi dimostrano di non avere molto carattere. Apparentemente perfetti, non sono però privi di macchie, ovvero hanno delle cose da nascondere all’altro. Carla si è lasciata influenzare dalle opinioni della madre – decisamente poco femministe – mentre Rai ha relazioni con altre donne, dice di voler bene al fratello ma economicamente non lo favorisce un granché, né si è dimostrato disponibile a renderlo partecipe nell’attività di famiglia. Disperati dalla sparizione di Joel, i due comunque non riescono a sostenersi né a capirsi.
Scelte sbagliate è stata una lettura molto scorrevole e intrigante, ho seguito con attenzione la vicenda e ho sussultato al risultato inevitabile che si viene a creare. Ho disprezzato sicuramente Lisa, mi sono dispiaciuta per Axel, ho ingiuriato anche sui coniugi cornini e ho trovato l’insieme azzeccato, di sicuro è una di quelle letture che fanno riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, troppo spesso ignorate dall’impulsività.
Consiglio questo romanzo, anche perché l’autrice ha vinto numerosi premi in patria e va scoperta.
Sinossi:
In una piccola località della Catalogna rurale Axel, primogenito di una famiglia facoltosa, e sua moglie Lisa attraversano un periodo di ristrettezze economiche. Per uscire dall’impasse, la coppia pianifica il rapimento del nipotino Joel. In teoria, un sequestro rapido e facile, da cui tutti sarebbero dovuti uscire indenni. Ma le cose non vanno mai come ci si aspetta. Con questo libro l’autrice ha voluto “esplorare le miserie nascoste nelle relazioni familiari e di coppia. Tutto ciò di cui ci vergogniamo e che occultiamo sotto il tappeto: le menzogne, il rancore, l’invidia, la slealtà”. Un romanzo noir che indaga e mette in discussione stereotipi sociali e sessuali.
Libro pubblicato con il sostegno dell’Institut Ramon Lull, Istituto di lingua e cultura catalana
Biografia autrice:

Susana Hernández (Barcellona) ha studiato Immagine e Suono, Integrazione Sociale, Investigazione Privata e Psicologia. Ha collaborato con diversi mezzi di comunicazione, in qualità di critico musicale, redattrice sportiva e speaker radiofonica. Ha pubblicato i romanzi La casa roja, La puta que leía a Jack Kerouac, Curvas peligrosas, Contra las cuerdas, Cuentas pendientes (vincitrice del premio al miglior romanzo giallo nel Festival Cubelles Noir nel 2016), Males Decisions (Premio Cubelles Noir per il miglior giallo in catalano nel 2018), La reina del punk, Los miércoles salvajes e Mai més. Ha pubblicato nelle antologie Elles també maten, Fundido en negro, Diez negritos: nuevas voces del género negro, Obscena, Lecciones de asesinos expertos, Hnegra, Barcelona: viatge a la perifèria criminal e Luces negras. È anche autrice di svariate pièce teatrali brevi. Ha ottenuto numerosi premi per la narrativa breve, i romanzi e la poesia. Insegna scrittura creativa in diversi laboratori.
Casa editrice:

Un piccolo gruppo di appassionate/i di crime che da anni lavora nel mondo editoriale, occupandosi di scelta dei libri, traduzioni, editing e comunicazione. Vogliamo dare espressione a questa passione per la letteratura gialla, proponendola nelle sue svariate sfaccettature – giallo a suspence, deduttivo, hard boiled, psicologico, noir –, negli stili più diversi – fantasiosi, essenziali, sofisticati, semplici, d’antan – e nei contesti geografici più vari – Marocco, Malesia, Canada, ma anche Germania, Francia… solo un piccolo esempio dei Paesi da cui vengono le nostre scrittrici.
Rispondi