Dettagli Prodotto
- Titolo: Brividi
- Sottotitolo: Possibilità fuori da ogni zona di comfort
- Curatore: Carlo Crescitelli
- Editore: Terebinto EdizioniCollana: Riscontri Fantastici, n. 2
- Pagine: 240
- Formato: 14×22
- Prezzo di copertina: 15,00
Gli Autori

Trama
Brividi. Brividi di preoccupazione, meraviglia, orrore, nuova scoperta. Brividi per tutti i gusti.
Sempre e comunque in un quadro di tensione, di fascino e di mistero: quello dell’azione e del fantastico, qui declinato nella quadruplice veste crime, horror, fantasy, science fiction.
È quello che troverete nei racconti che compongono questa raccolta, scaturita da “Riscontri Letterari”. concorso nazionale che ogni anno porta i migliori autori italiani a confrontarsi in modo non convenzionale con i generi più vari.
Perciò, buoni brividi.
Carlo Crescitelli ama lasciarsi incantare da tutto ciò che si presenta impossibile, incredibile o semplicemente fuori dall’ordinario. Dunque capirete come selezionare e curare la pubblicazione di storie di questo tipo sia uno dei suoi ambiti di attività ideali. Quanto alle sue, di storie – quelle già uscite, come la saga dell’antiviaggiatore o i suoi amarcord anni Settanta, e quelle di prossima uscita: una distopia catastrofista sui mutamenti climatici, le vicende di un maturo detective molto sui generis, e una educazione sentimentale molto poco sentimentale e molto poco educativa – ne trovate o ne troverete traccia nei cataloghi de Il Terebinto e altrove.

Estratto
Si alzò, a piedi scalzi arrivò fino alla porta aperta
della camera da letto. Diede un’occhiata oltre lo stipite, senza accendere la torcia.
Per un attimo, appoggiato alla porta con l’automatica
in una mano e la torcia elettrica nell’altra, si sentì come un poliziotto da telefilm.
I suoi occhi si erano abituati al buio. Un debole chiarore filtrava inoltre dal piano terra. Distingueva sfocatamente i neri contorni dei mobili, avanzando accorto nel corridoio, mentre spostava la sua grossa mole un passo dietro l’altro sul gelido marmo del pavimento.
Perlomeno, il fatto che Loretta avesse preteso quel
tipo di pavimentazione ora si rivelava utile per non far rumore.
Percorse ancora un metro o due, l’indice sul grilletto della pistola rivolta verso l’alto. L’agente Starsky in missione.
“Beh, veramente” si disse “più che a quell’attore,
somiglio ormai a quello un po’ più grosso, che interpretava l’investigatore privato… Come si chiamava?…
Cannon?”
Altri rumori dal piano inferiore. Gli si rizzarono i
capelli sulla nuca. Era ormai certo che qualcuno vagasse nel buio, giù dalla scala.

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