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Dantedi’ – 25 Marzo 2021

Il 25 marzo è la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì.  Il Consiglio dei ministri ha approvato la direttiva che istituisce il giorno per il poeta, per i 700 anni dalla sua scomparsa. Per l’occasione sono state organizzate moltissime iniziative ed eventi. Le celebrazioni, vista la situazione legata al COVID-19, saranno prevalentemente online, ma saranno ugualmente un modo per unire il Paese in un momento di così grande emergenza.

Ecco alcuni link per seguire il calendario delle varie celebrazioni e manifestazioni :

https://www.beniculturali.it/danted%C3%AC

https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/dante-2021-gli-eventi-le-mostre-e-gli-spettacoli-per-celebrare-i-700-anni-dalla

Per l’occasione ho selezionato alcuni titoli che secondo me, tra i tanti pubblicati, rappresentano personalmente la scelta migliore per conoscere e approfondire, anche in maniera originale, il “Sommo Poeta” attraverso diverse chiavi di lettura, non sempre convenzionali ma capaci di rendere gloria al “Vate” della lingua Italiana.

Buona Lettura

Walter Bianco.

DANTE

di Alessandro Barbero

Editore:Laterza Editore

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Il genio creatore della Divina Commedia visto per la prima volta come uomo del suo tempo di cui condivide valori e mentalità. Alessandro Barbero ne disegna un ritratto a tutto tondo, avvicinando il lettore alle consuetudini, ai costumi e alla politica di una delle più affascinanti epoche della storia: il Medioevo.

«Lo storico Alessandro Barbero ricostruisce la vita del poeta con un’istruttoria basata sulle testimonianze e sull’analisi dei documenti. Tra rigore e passione».Paolo Mauri, Robinson

«Il Dante di Barbero è un Dante che ci piace perché umanizzato, privo di quella seriosità polverosa da banchi di scuola»Amedeo Feniello, la Lettura

Alessandro Barbero ricostruisce in quest’opera la vita di Dante, il poeta creatore di un capolavoro immortale, ma anche un uomo del suo tempo, il Medioevo, di cui queste pagine racconteranno il mondo e i valori. L’autore segue Dante nella sua adolescenza di figlio di un usuario che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell’esiliato che scopre l’incredibile varietà dell’Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Di Dante, proprio per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che di qualunque altro uomo dell’epoca: ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un teen-ager innamorato, o su cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. Ma il libro affronta anche le lacrime i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della sia vita, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi, e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un giallo è invitato a seguire il filo degli eventi e ad arrivare per proprio conto a una conclusione. Un ritratto scritto da un grande storico, meticoloso nella ricerca e nell’interpretazione delle fonti, attento a dare piena giustificazione di ogni affermazione e di ogni ipotesi; ma anche un’opera di straordinaria ricchezza stilistica, che si legge come un romanzo.

A RIVEDER LE STELLE

di Aldo Cazzullo

Editore: Mondadori

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Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

«Aldo Cazzullo è per i lettori italiani un secondo Virgilio che li guida nel viaggio infernale della prima cantica»Giancristiano Desiderio, la Lettura

Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».

L’ITALIA DI DANTE

di Giulio Ferroni

Editore: La Nave di Teseo

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Seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso, Giulio Ferroni compie un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane: una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia. L’incontro con tanta bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l’attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere. Da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, si seguono con Dante i diversi volti di questo paese “dove ‘l sì suona”, “serva Italia”, “bel paese”, “giardin dell’impero”: un percorso attraverso la storia, l’arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.

DANTEIDE

di Piero Trellini

Editore: Bompiani

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Un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri.

Dante era giunto nell’urbe forse il 25 marzo 1300. Attraversando le tappe della città eterna trovò l’ispirazione per una grande opera. La sua stessa vita gli aveva fornito gli attori, la sua testa i mezzi, le sue letture i riferimenti, i suoi viaggi gli sfondi. Al resto avrebbero pensato il suo talento. Quest’ultimo avrebbe saputo fondare in uno stile ancora da inventare tutto quello che era stato ospitato fino a quel momento dal suo cervello.Sono le dieci del mattino del 27 maggio 1865. A Ravenna due manovali trovano per caso una cassetta di legno. Stanno per gettarla tra le macerie quando qualcuno nota sul coperchio una scritta: Dantis Ossa. La scoperta muove una città intera, e un vortice di persone – assessori, periti, notai, medici e scienziati – inizia a ruotare attorno a una sola ossessione: la testa di Dante. Tutti vogliono sapere perché quel cranio si trovi lì, quale sia la sua storia e soprattutto il peso del suo cervello. Per conoscerne la grandezza in realtà bastava vedere cosa avesse prodotto: la Commedia, il più bel libro mai scritto dagli uomini. Dante lo aveva creato attingendo da ciò che aveva vissuto, rubando saperi, storie e segreti, e lo aveva popolato di figure per lui familiari, quelle che avevano respirato la sua stessa aria: Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata, Cavalcanti, Guido da Montefeltro, Ezzelino e gli altri. Erano tutti legati. Eppure un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri.

DANTE – a piedi e volando

di Marco Bonatti

Editore: Terra di Mezzo

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«Quando Edmond Dantès arriva finalmente alla grotta sull’isola di Montecristo ad aprire il baule che contiene il tesoro dell’abate Faria, ecco quel che accade: “Si rialzò e prese una corsa attraverso la caverna con la fremente esaltazione di un uomo che sta per diventare pazzo”. Con la Commedia può succedere qualcosa di simile.» A 700 anni dalla morte del Poeta, in apertura dell’anno dantesco 2021, un libro per rivisitare tutta la Commedia come racconto di viaggio. Perché quel poema complicato, erudito e pieno di enigmi è anzitutto “commedia”, narrazione popolare, teatro. Per questo i lettori comuni hanno obiettivi diversi dai professori e dai Bignami: loro, come Edmond Dantès, vogliono ficcare le mani nel tesoro, immergersi nella musica, inebriarsi delle immagini.

IN CAMMINO CON DANTE

di Franco Nembrini

Editore: Garzanti

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Una nuova, coinvolgente, originale lettura della Divina Commedia

«Il tema della Divina Commedia non è la descrizione dell’aldilà: è la descrizione dell’aldilà per descrivere l’aldiquà. Il tema della Commedia è la vita su questa terra.»

Franco Nembrini è un professore di liceo che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutt’Italia – e anche fuori d’Italia: ha girato il mondo dalla Siberia al Brasile – trascinando giovani e adulti alla scoperta dell’opera che, a suo dire, riesce a tirar fuori le domande più profonde e più vere dell’uomo: la “Divina commedia”. Con questo libro, che ripercorre la fortunata trasmissione televisiva da lui condotta su TV2000, Nembrini si inserisce in una gloriosa tradizione che, a partire da Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, sottrae Dante al chiuso delle accademie per restituirne un’interpretazione popolare e attraente, permettendo così a noi lettori, grazie alla sua guida nell’immortale viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, di riscoprire ancora una volta il fascino senza tempo del più bel libro che sia mai stato scritto.

DANTE DI SHAKESPEARE. Amor c’ha nulla amato

di Rita Monaldi e Francesco Sorti

Editore : Solferino

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Tutto soggiace alla falce del Tempo, che ruba le cose care all’uomo. Solo nella poesia si può crearle di nuovo. All’alba del XXI secolo, dopo un sonno pluricentenario, viene ritrovato e battuto all’asta a Vienna il dramma perduto di Shakespeare: una trilogia teatrale su Dante Alighieri. Si scopre così che, per riuscire nell’impresa impossibile di raccontare il Sommo Poeta e la sua Divina Commedia, ci voleva il Sommo Drammaturgo: il genio di Stratford ha narrato l’intera vita di Dante intrecciandola con la trama del suo capolavoro, con le immagini sconvolgenti di Inferno, Purgatorio e Paradiso. Vedremo in scena l’infanzia e la giovinezza del Poeta, la morte della madre, l’incontro con Beatrice, i rovesci famigliari e politici, le tentazioni del sesso, la scoperta dell’amicizia con Guido Cavalcanti e della filosofia con i compagni di studi dell’Ateneo bolognese. Sulle assi del palcoscenico si susseguiranno avventure e disavventure, tradimenti, lotte, e soprattutto incubi e visioni: perché Dante, marchiato da un male oscuro, deve lottare con stati di alterazione e allucinazioni, chiave narrativa della Commedia, le cui scene balenano come una trama occulta nel corso travagliato della sua vita. Uno spettacolo vertiginoso, che strappa alle tenebre del passato dettagli e personaggi misconosciuti eppure decisivi e regala svolte inaspettate, in cui la vivida ricostruzione storica si fa intreccio appassionante, mescolando con successo stili e suggestioni tra il Trecento, l’epoca elisabettiana e i giorni nostri. Un’opera che riesce nell’impresa di restituirci Dante Alighieri in tutta la sua umanità, controcorrente.

INFERNO

di Dan Browm

Editore: Oscar Mondadori

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La nuova indagine di Robert Langdon. Una intrigante trama ispirata al capolavoro dantesco. Un fitto mistero di indizi, codici e simboli.

Nei suoi blockbuster Il codice Da Vinci, Angeli e Demoni e Il simbolo perduto, Dan Brown ha saputo sapientemente fondere storia, arte, codici e simboli.
In questo nuovo avvincente thriller, Brown torna al suo genere e costruisce il suo romanzo più ambizioso fino ad oggi. Il professore di simbologia di Harvard Robert Langdon viene trascinato in un tormentato mondo che ruota intorno ad uno dei più durevoli e misteriosi capolavori della letteratura mondiale: l’Inferno di Dante Alighieri.
Su questo sfondo, Langdon si trova a combattere contro un agghiacciante avversario e un ingegnoso enigma che lo sospinge in uno scenario di arte classica, passaggi segreti e scienza futuristica. Guidato dall’epico e fosco poema dantesco, Langdon si affanna a cercare risposte e a decidere di chi fidarsi prima che il mondo venga per sempre cambiato.
Il volto di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare.
Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

L’ORA DEI DANNATI. L’ABISSO (Vol. 1)

di Luca Terenzi

Editore: Giunti

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Sono cinque, la feccia della razza umana. Dio li odia. Virgilio li guida. E hanno un piano: evadere dall’Inferno. Dopo aver accompagnato Dante nel suo viaggio, Virgilio, che ha intravisto la luce divina sulla montagna del Purgatorio, non può tornare nel Limbo. È destinato a restare nell’Inferno, dove può muoversi liberamente, anche se sempre alla mercé della violenza degli angeli caduti, gli Spezzati. Per questa sua peculiarità diventa un ingranaggio fondamentale nell’ambizioso piano di Pier delle Vigne, che intende raccogliere un gruppo scelto di dannati – il Conte Ugolino, Filippo Argenti e Bertran de Born – per fuggire dall’Inferno. Un fantasy ambientato in un Inferno dantesco: un racconto carcerario; una storia di redenzione piena di colpi di scena e combattimenti, fino all’incredibile finale che lascia aperto il destino dei cinque straordinari antieroi.

COME DANTE PUO’ SALVARTI LA VITA

di Enrico Castelli Gattinara

Editore: Giunti

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«Perché c’è stato qualcuno, un uomo in carne e ossa, che ha rivelato come una serie di versi che era stato costretto a imparare a memoria gli abbiano permesso di sfuggire alla morte. Non è stato né il primo né l’ultimo, ma la sua testimonianza è diventata la mia bandiera.»

Nell’era dell’effetto Dunning-Kruger, quella distorsione per cui chi meno sa più crede di sapere, è bello scoprire che invece ci sono stati casi – e tanti – in cui sapere, ricordare, rievocare ha fatto letteralmente la differenza tra vivere o morire, tra fortuna e miseria, tra resistenza e disperazione. E non il conoscere pratiche estreme di sopravvivenza, ma il fatto di riportare alla mente il brano di un grande classico imparato a memoria ai tempi della scuola, di sapere come posare le dita su uno strumento musicale, di riuscire a immaginare un dipinto o poter scattare una fotografia, di comprendere, se non interpretare, un’opera teatrale. Il fatto di avere l’opportunità di accedere alla cultura. Sì, alla cultura. Enrico Castelli Gattinara tutti i giorni deve trovare il modo per convincere i suoi ragazzi che conoscere serve. E quando loro sbuffano alla richiesta di imparare qualche verso di Dante a memoria, comincia a raccontare loro la storia di un uomo che grazie a quelle terzine è sopravvissuto al campo di concentramento.

DANTE IN LOVE

di Giuseppe Conte

Editore: Giunti

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Una storia di fantasmi che vede protagonista Dante Alighieri ai nostri giorni. Da seicentonovantanove anni, per una sola notte, il Padre eterno lo fa scendere dal Paradiso a Firenze per scontare il suo amore eccessivo per la poesia e per la bellezza terrena. Accoccolato ai piedi del “suo” Battistero, guarda lo spettacolo delle donne che passano e riprende il progetto di catalogare le sessanta più belle. Alla settecentesima notte Grace, una giovane studentessa straniera, per la prima volta gli dà l’impressione di avvertire la sua presenza. Così la segue in una esilarante sequenza di incontri e le racconta, come se potesse sentirlo, del suo amore per Beatrice e della sua esperienza segreta di Fedele d’Amore. La invita poi a compiere insieme un viaggio d’amore sul vascello magico mandato dal mago Merlino. Dopo che Grace ha baciato il ritratto del poeta, tutto cambia… Tra una favola degli equivoci e il dramma di una città impaurita e deserta come al tempo della Peste nera, se Amore appare a Dante anche Dante appare a Conte, in un gioco di specchi deformanti e di rimandi.

LE DONNE DI DANTE

di Marco Santagata

Editore: Il Mulino

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Da settecento anni la stella di Dante continua a brillare alta nel firmamento degli «spiriti magni» del nostro paese e della cultura occidentale. Con piglio magistrale, Marco Santagata racconta il grande poeta fiorentino attraverso le donne che egli conobbe di persona o di cui sentì parlare, e che ne accompagnarono l’intero cammino. Si avvia così un autentico carosello di figure femminili: donne di famiglia, dalla madre Bella alla moglie Gemma Donati e alla figlia Antonia, che si farà monaca col nome di Beatrice; donne amate, prima fra tutte il suo amore giovanile, la Bice Portinari trasfigurata nella Beatrice della «Vita Nova» e del «Convivio», e poi angelicata nel Paradiso; infine le dame e le gentildonne del tempo, come Francesca da Rimini e Pia de’ Tolomei, che pure trovano voce nelle cantiche della «Commedia». Lasciamoci allora guidare da parole e immagini alla scoperta anche delle zone d’ombra della biografia del poeta e vedremo dipanarsi uno straordinario, fitto garbuglio di vita vissuta e creazione letteraria.

VAI ALL’INFERNO, DANTE!

di Luigi Garlando

Editore: Rizzoli

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A Firenze c’è una sontuosa villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei Guidobaldi e sede dell’impresa di famiglia. È lì che vive Vasco, quattordici anni, un bullo impenitente abituato a maltrattare professori, compagni e famigliari. A scuola Vasco fa pena, in compenso è imbattibile a Fortnite, progetta di diventare un gamer professionista e ha già migliaia di follower. Perché Vasco è così, sa di essere in credito con la vita e di avere diritto a tutto. Finché un giorno, a sorpresa, viene battuto da un avversario che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo del Poeta. “Oh Guidobaldi, becca Montaperti! Or mi conoscerai, vil ghibellino. Ben ti convien tenere gli occhi aperti” chatta il misterioso giocatore. Ma chi è? E perché parla in versi? Appena può, Vasco torna in postazione e cerca la rivincita per umiliarlo come solo lui sa fare, senza sapere che la più esaltante e rivoluzionaria sfida della sua vita è appena cominciata. Luigi Garlando dà vita a un romanzo pirotecnico dove, a colpi di endecasillabi e battaglie reali, un adolescente di oggi dovrà vedersela con il più illustre e scatenato dei maestri: Dante Alighieri. Età di lettura: da 10 anni.

I MOSTRI DI DANTE

Editore: Salani

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Che vita sarebbe una vita senza mostri? Raccapriccianti, spaventosi, buffi, eppure così importanti da popolare i racconti di ogni cultura e di ogni tempo e da ricoprire un ruolo di rilievo nella più grande opera letteraria italiana: la Divina Commedia . Ma ora basta voltare loro le spalle e scappare! È arrivato il momento di conoscerli e ‒ perché no? ‒ giocarci un po’ e imparare a fronteggiarli. In fondo, che cosa sono i mostri se non il simbolo dei pericoli che possiamo incontrare sul nostro cammino e degli ostacoli che noi stessi ci imponiamo? Un esperto di Dante e due inguaribili creativi hanno deciso di unire le loro forze per creare un libro un po’ pazzo, ma anche molto serio e ben documentato. Colorato e pieno di attività, “I mostri di Dante” presenta diciassette personaggi mostruosi dell’ Inferno legati ad altrettante minacce e, attraverso racconti, esempi, fumetti e giochi, stimola i ragazzi ad affrontarli con arguzia e pensiero critico, ma soprattutto con leggerezza e ironia, offrendo un punto di vista inedito sulla Commedia e tanti spunti di riflessione. E, quando zanne, artigli e code non avranno più segreti, potremo finalmente dormire sonni tranquilli… basta non guardare sotto il letto! Età di lettura: da 7-12 anni.

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