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REDENZIONE. La prima indagine di Maurizio Nardi – di Chiara Marchelli

TITOLO: REDENZIONE. La prima indagine di Maurizio Nardi

AUTRICE: CHIARA MARCHELLI

CASA EDITRICE: NN EDITORE

GENERE: THRILLER PSICOLOGICO

DATA DI PUBBLICAZIONE: 1 OTTOBRE 2020

FORMATO DISPONIBILE: COPERTINA FLESSIBILE 320 pagine / E-BOOK

LINK D’ACQUISTO:

La pigra tranquillità di Volterra viene sconvolta dal ritrovamento di un cadavere, una donna strangolata e gettata in un fosso. Del caso si occupa Maurizio Nardi, comandante dei carabinieri, uomo acuto e schivo, sempre in cerca di una solitudine dove far luce sulle indagini e su se stesso. Per Giorgia Volterra è vacanza e rifugio, il posto dove riprendere fiato e proteggersi. Per Malina rappresenta un approdo, il posto in cui confondersi tra gli alberi e le pietre millenarie. Le due donne diventano amiche e Giorgia confida a Malina un passato di anoressia e la fine di una storia d’amore. Malina le restituisce brevi lampi di sé e le racconta della madre, internata giovanissima nel manicomio della città. Mentre il comandante Nardi indaga per ricostruire le relazioni e i movimenti della vittima, anche Giorgia scompare misteriosamente. Dopo La memoria della cenere, Chiara Marchelli torna con un romanzo costruito con rara maestria, un’indagine poliziesca intrecciata alle radici storiche della follia. In un racconto mozzafiato, dove il passato sboccia nel presente come un fiore velenoso, l’autrice si immerge nella fragilità dell’animo femminile, che nella fame di libertà e perfezione ha sempre cercato il riscatto dall’infelicità e dal male inflitto e subìto.

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Nel libro di Chiara Marchelli quello che viene inizialmente presentato come un giallo psicologico, con tanto di delitto e conseguente indagine con piste e indizi, in seguito ad una scomparsa, pagina dopo pagina, si tramuta in un intreccio complesso che si sviluppa nella Narrazione su livelli diversi presentandosi come un Thriller dove Dolore, Malattia e Follia sono attori della stesso dramma.

L’Autrice non rinuncia ad un elemento fondamentale per il Genere come il Mistero, lo abbraccia però in maniera “asettica” usandolo quasi come pretesto per parlare di un Tema come l’Anoressia, che provoca disagio e dolore nel Passato ma anche nel Presente Narrativo.

Con uno Stile visibilmente diretto ed essenziale l’Autrice sviluppa la Trama “adattandosi” nelle diverse narrazioni: da una parte abbiamo le indagini condotte da Maurizio Nardi, uomo spinoso, vero e molto acuto, bisognoso però di solitudine per guardarsi meglio dentro e fuori; La sua presenza narrativa è fondamentale per creare  una sorta di “controcanto” da alternare alle parti narranti femminili coinvolte nell’esame della fragilità umana, nell’analisi interiore dove scopriamo che Amicizia e Dolore sono filtrate da un tema come la Malattia, che compatisce e unisce anche quando la psiche verrà imprigionata dalla sopravvivenza di chi vive sospeso in attesa di giudizio per una pena senza appello.

Il rapporto tra le due Protagoniste, Giorgia e Malina, è quello tra una donna con un passato burrascoso, difficile e una donna molto diversa da lei, descritta a volte con tratti quasi enigmatici; entrambe però fragili, bisognose di condividere Dolori e Paure; in comune una tristezza che sembra trovare rifugio in una città come Volterra, una città che racchiude storie dove Perdono, Peccato e Pietà restano imprigionati nei luoghi che significano Ricordo e Dolore lontano ma anche presente…racconti di anni dimenticati…racconti immersi nell’odio. Un odio ricattato dallo stesso Ricordo.

Nel mezzo la parte epistolare dedicata a Rita, con pagine potenti e crudeli, si presenta come un diario a cuore aperto “teneramente” arricchito da semplici disegni che commuovono nella richiesta di aiuto, tra abusi e crudeltà sembrando quasi riunire emozioni comuni che però sono vissute in maniera diversa, esprimendo dolorosamente una dimensione comune.

Quando, arrivati ad una svolta, le voci si uniranno in una similitudine dolorosa, la sofferenza delle Protagoniste metterà fine a quel viaggio intrapreso in cerca di redenzione; tutto sarà chiaro, compreso il pensiero dell’Autrice che, con la scoperta del colpevole, ci ammonisce nell’impossibilità di capire e trovare un perché. Il finale dunque non è un punto di chiusura, ma di ripartenza verso una meta decisamente impenetrabile.

Molto bello e intenso il libro di Chiara Marchelli, un Romanzo scritto con Stile inconfondibile che contraddistingue la bravura dell’Autrice soprattutto nell’uso di metafore significative al fine di semplificare temi che dominano la realtà narrativa: Dolore, Male e Colpa muovono i fili della Trama dove l’Autrice è così abile a “mescolare” le carte in tavola creando intrighi che mantengono la suspense fino alle ultime pagine, dove i Protagonisti, in cerca di Redenzione ,sono soprattutto impegnati a comprenderne le sue tante “sfumature”.

Chiara Marchelli è nata ad Aosta e si è laureata in Lingue Orientali a Venezia. È autrice di quattro romanzi, una raccolta di racconti e un saggio su New York, la città dove vive. Insegna Letteratura Contemporanea, Traduzione e Scrittura Creativa alla New York University. Nel 2017 ha pubblicato Le notti blu (Giulio Perrone Editore), selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega.

(Dal sito ufficiale).

…Ecco, ci siamo, ce l’abbiamo fatta, NN finalmente esiste davvero, i primi due libri sono pronti!
Partiamo con due romanzi americani, Benedizione di Kent Haruf e Sembrava una felicità di Jenny Offill, che saranno in libreria – e in formato ebook – dal 19 marzo 2015.
Il nostro primo compleanno ufficiale.

Anche se NN, in realtà, è nata molto prima: nei sogni, nelle chiacchierate, nelle riflessioni che procedono da sempre, e soprattutto nel lavoro pratico e quotidiano di preparazione che ci ha impegnati per quasi un anno e mezzo.
Abbiamo iniziato a lavorare al progetto NN – quello altrimenti noto come: “NN? Una nuova casa editrice? In Italia? Siete pazzi? (inserire qui una risata a scelta tra: roboante, gutturale, educata con manina davanti alla bocca, grassa, soffocata, con lacrima, con bocca a culo di gallina, beffarda, sarcastica, e per fortuna in alcuni casi allegra, partecipe e sorridente)” – da novembre 2013.
Eugenia, l’editore, ha chiamato Alberto, Edoardo e Gaia, amici da circa vent’anni e tutti – in tempi, luoghi e modi diversi – a vario titolo impegnati nell’editoria: insieme abbiamo deciso che questa cosa si poteva fare. E forse si doveva, pure.

Abbiamo pensato a una casa editrice che fosse innanzitutto una buona casa editrice, che pubblicasse libri belli insomma, italiani e stranieri. Libri di quelli veri, che hanno qualcosa da raccontare, che si sostengono per la loro qualità, che emozionano, che divertono, che fanno riflettere, che portano avanti idee, immaginari, e parole ben scritte.
Per dare un’idea, di quelli che quando sei davanti a un agente internazionale chiami “literary fiction”, e scopri in quel momento che tra centinaia di proposte “commercial”, up-market”, “turn-pages” e “chick-lit” a te ne rimangono da leggere, se va bene, un paio.

Abbiamo scelto un nome che potesse contenere e riflettere in una sigla tutte le nostre considerazioni sul fare editoria oggi, e un luogo che potesse diventare nel tempo aperto e condiviso: una casa, oltre che una casa editrice.

NN, nescio nomen, “nome sconosciuto”, è il marchio con cui in passato venivano identificati gli orfani. Al centro della nostra ricerca c’è il concetto di identità, individuale e collettiva, indagata nel contemporaneo.
Non una condanna, non una lamentela, non l’ennesima declinazione del concetto di società senza padri, senza ideologie, senza valori. Bensì un attestato di libertà: la libertà di scegliere nuovi riferimenti, di percorrere strade diverse, di trovare nuove radici così come nuovi orizzonti. Così come di provare a portare ai lettori italiani autori qui da noi inspiegabilmente rimasti “orfani” di editore. È il caso dei nostri due primi titoli, sconosciuti da noi e considerati capolavori negli Stati Uniti.

La libertà di cercare, soprattutto, al di fuori di quei criteri per cui oggi, nel pieno di una crisi economica a tutto tondo, spesso si finisce per confondere la qualità di un libro o di un autore con la sua capacità di produrre un immediato ritorno economico. E soprattutto si investe denaro per cercare di fare denaro, piuttosto che per cercare un buon autore…

NN è già una casa piena di persone che ci hanno sostenuti e consigliati sin dal primo momento: autori, traduttori, editori, organizzatori di festival, uffici stampa, lettori, redattori, grafici, illustratori, social manager, fotografi, blogger, professori, un paio di psicoanalisti, e molti molti amici. Con tutti loro abbiamo costruito passo dopo passo questo nostro primo percorso, e per il futuro sappiamo che questo gruppo si nutrirà ancora. Come sempre è successo, parlando liberamente, scambiando opinioni, litigando pure.
Perché siamo una casa editrice che riconosce la “sacralità” di un libro e il valore della cultura, ma non per questo desideriamo tumularci dentro a uffici inviolabili rivestiti di librerie e volumi, parlando linguaggi condivisi solo tra gli addetti ai lavori. Perché senza tutte queste persone, oggi NN sarebbe qualcosa di diverso, e soprattutto ci piacerebbe molto di meno.

Da tutto questo nasce NN.
E prossimamente vi racconteremo molto altro.

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