TITOLO: LA MEMORIA DELLA CENERE
AUTRICE: CHIARA MARCHELLI
CASA EDITRICE: NN EDITORE
GENERE: ROMANZO / NARRATIVA CONTEMPORANEA
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 24 GENNAIO 2019
FORMATO DISPONIBILE: COPERTINA FLESSIBILE 290 pagine / E-BOOK
LINK D’ACQUISTO: https://www.nneditore.it/libri/memoria-della-cenere/
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Elena è una scrittrice, sa leggere le storie sui volti delle persone. Una notte, un aneurisma la colpisce nella sua casa di New York. Sopravvive, e insieme a Patrick decide di trasferirsi in Francia, nell’Auvergne, in un paesino ai piedi del vulcano Puy de Lúg. Durante la convalescenza, la mente di Elena arde di pensieri, di memorie interrotte, di sentimenti riscoperti, di attese e incertezze, come il magma che ribolle sottoterra, a pochi chilometri da lei. Quando i genitori vengono a trovarla per un breve soggiorno, il loro arrivo coincide con un’improvvisa eruzione del vulcano. E mentre una colonna di fumo, cenere e lava inizia a uscire dalla bocca del Puy de Lúg, i protagonisti si trovano bloccati tra le mura di casa, in un tempo sospeso che sovverte ruoli e sicurezze, paure e desideri. “La memoria della cenere” racconta di una rinascita, di un’anima che si rigenera, alla ricerca di un fragile, delicato equilibrio con le verità impassibili che governano la vita.

La memoria della cenere è un Romanzo sulle Relazioni Umane, un percorso introspettivo intimo e confidenziale nella mente della Protagonista sconvolta da qualcosa di traumatico che la porta a fermare la sua vita per riflettere e capire meglio; Un Romanzo di Rinascita dove l’elemento accidentale che provoca dolore e sofferenza aiuta ad accogliere quel cambiamento che, seppur nell’aria, non si era pronti ad accettare.
Il Romanzo inizia durante la convalescenza di Elena quando insieme a Patrick si traferisce in Europa in un paesino ai piedi del vulcano Puy de Lúg. Solo nel Prologo vengono sintetizzate le fasi tragiche provocate dall’aneurisma, accennando quasi fugacemente i sentimenti di Angoscia e Paura della Protagonista legati alla Speranza di poter guarire.
Bisognosa di prendersi cura di lei, Elena è tuttavia schiava dei suoi pensieri; ha lasciato New York ma dentro sono rimasti i Ricordi, alimentati dalla nostalgia di tutte quelle piccole cose su cui non sapeva di fare affidamento. Elena si trova in un ambiente “alieno”, a vivere una vita diversa, spinta ad interrogarsi, a fare Domande a cui non trova risposte, ma costruendo giorno dopo giorno, una Speranza per trovarle.
Elena si sente una sopravvissuta, forse anche solo fortunata e quando i genitori verranno a trovarla, avrà di nuovo la possibilità di tornare figlia, ritrovando però tante insicurezze e poche certezze.
Elena, nonostante sia la voce narrante del Romanzo, appare “distaccata”; riesce a non approfondire l’interiorità degli altri Personaggi lasciando questo senso di vuoto che risalta bene invece la sua personalità. Anche Puy de Lug a modo suo sarà un personaggio importante, accresciuto dalla capacità descrittiva dell’Autrice che, fondendo scrittura ad immagini, renderà bene il suo carattere “imponente” fino a renderlo prepotentemente Protagonista vero mostrando la sua vera natura; la Forza del vulcano obbligherà tutti a stare per una settimana in casa, in un isolamento forzato dove la convivenza renderà quasi subito l’aria irrespirabile e terribilmente appesantita non solo per la cenere del vulcano.
La Narrazione nel libro risulta equilibrata , procede di pari passo con l’Emotività di Elena: si passa quindi dalla quiescenza all’esplosione, metaforicamente come il vulcano anche i Protagonisti liberano tutto quello accumulato dentro; Elena in particolare si sente sprofondare in una spirale di ricordi, che lacerano e rimettono in discussione le diverse affettività: cose dette e non dette, segreti e tenerezze, paure e incomprensioni.
La Scrittura risulta molto calibrata, capace di valorizzare e dettare i tempi, indugiando e approfondendo, esplorando la coscienza estrapolando Timori e Paure; Lo Stile è netto e accurato, emotivo a volte penetrante per una lettura che esorta e stimola e nello stesso tempo allontana certe Ansie.
Elena è oppressa da un malessere che la consuma, tra i sensi di colpa di un Padre mortificato, una Madre offesa; Il magma vivo dei suoi ricordi da tempo accantonati erutta all’improvviso come quello del vulcano. Alla fine il suo è un Pianto di Disperazione, nella volontà di essere salvata e nella consapevolezza di vivere facendo errori per trovare la forza di accettarli come tali, senza esitazione nell’abbracciare un cambiamento forzato.
Complimenti sinceri a Chiara Marchelli che ha costruito il libro su una drammaticità che recita il suo ruolo attraverso una metafora utilizzata per descrivere le fragilità dell’animo umano messa a dura prova dall’Imprevisto che porta la Vita a prendere pieghe inaspettate.
Con un linguaggio sincero e attraverso l’Emotività dei suoi Personaggi ben costruiti, l’Autrice con la sua storia fornisce uno spaccato di vita condizionato da decisioni, da bivi esistenziali dove, solo accettando la staticità di alcuni momenti, si riesce a fare i conti con chi siamo per trovare un equilibrio accettabile nel vissuto presente.

Chiara Marchelli è nata ad Aosta e si è laureata in Lingue Orientali a Venezia. È autrice di quattro romanzi, una raccolta di racconti e un saggio su New York, la città dove vive. Insegna Letteratura Contemporanea, Traduzione e Scrittura Creativa alla New York University. Nel 2017 ha pubblicato Le notti blu (Giulio Perrone Editore), selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega.

(Dal sito ufficiale).
……Ecco, ci siamo, ce l’abbiamo fatta, NN finalmente esiste davvero, i primi due libri sono pronti!
Partiamo con due romanzi americani, Benedizione di Kent Haruf e Sembrava una felicità di Jenny Offill, che saranno in libreria – e in formato ebook – dal 19 marzo 2015.
Il nostro primo compleanno ufficiale.
Anche se NN, in realtà, è nata molto prima: nei sogni, nelle chiacchierate, nelle riflessioni che procedono da sempre, e soprattutto nel lavoro pratico e quotidiano di preparazione che ci ha impegnati per quasi un anno e mezzo.
Abbiamo iniziato a lavorare al progetto NN – quello altrimenti noto come: “NN? Una nuova casa editrice? In Italia? Siete pazzi? (inserire qui una risata a scelta tra: roboante, gutturale, educata con manina davanti alla bocca, grassa, soffocata, con lacrima, con bocca a culo di gallina, beffarda, sarcastica, e per fortuna in alcuni casi allegra, partecipe e sorridente)” – da novembre 2013.
Eugenia, l’editore, ha chiamato Alberto, Edoardo e Gaia, amici da circa vent’anni e tutti – in tempi, luoghi e modi diversi – a vario titolo impegnati nell’editoria: insieme abbiamo deciso che questa cosa si poteva fare. E forse si doveva, pure.
Abbiamo pensato a una casa editrice che fosse innanzitutto una buona casa editrice, che pubblicasse libri belli insomma, italiani e stranieri. Libri di quelli veri, che hanno qualcosa da raccontare, che si sostengono per la loro qualità, che emozionano, che divertono, che fanno riflettere, che portano avanti idee, immaginari, e parole ben scritte.
Per dare un’idea, di quelli che quando sei davanti a un agente internazionale chiami “literary fiction”, e scopri in quel momento che tra centinaia di proposte “commercial”, up-market”, “turn-pages” e “chick-lit” a te ne rimangono da leggere, se va bene, un paio.
Abbiamo scelto un nome che potesse contenere e riflettere in una sigla tutte le nostre considerazioni sul fare editoria oggi, e un luogo che potesse diventare nel tempo aperto e condiviso: una casa, oltre che una casa editrice.
NN, nescio nomen, “nome sconosciuto”, è il marchio con cui in passato venivano identificati gli orfani. Al centro della nostra ricerca c’è il concetto di identità, individuale e collettiva, indagata nel contemporaneo.
Non una condanna, non una lamentela, non l’ennesima declinazione del concetto di società senza padri, senza ideologie, senza valori. Bensì un attestato di libertà: la libertà di scegliere nuovi riferimenti, di percorrere strade diverse, di trovare nuove radici così come nuovi orizzonti. Così come di provare a portare ai lettori italiani autori qui da noi inspiegabilmente rimasti “orfani” di editore. È il caso dei nostri due primi titoli, sconosciuti da noi e considerati capolavori negli Stati Uniti.
La libertà di cercare, soprattutto, al di fuori di quei criteri per cui oggi, nel pieno di una crisi economica a tutto tondo, spesso si finisce per confondere la qualità di un libro o di un autore con la sua capacità di produrre un immediato ritorno economico. E soprattutto si investe denaro per cercare di fare denaro, piuttosto che per cercare un buon autore…
NN è già una casa piena di persone che ci hanno sostenuti e consigliati sin dal primo momento: autori, traduttori, editori, organizzatori di festival, uffici stampa, lettori, redattori, grafici, illustratori, social manager, fotografi, blogger, professori, un paio di psicoanalisti, e molti molti amici. Con tutti loro abbiamo costruito passo dopo passo questo nostro primo percorso, e per il futuro sappiamo che questo gruppo si nutrirà ancora. Come sempre è successo, parlando liberamente, scambiando opinioni, litigando pure.
Perché siamo una casa editrice che riconosce la “sacralità” di un libro e il valore della cultura, ma non per questo desideriamo tumularci dentro a uffici inviolabili rivestiti di librerie e volumi, parlando linguaggi condivisi solo tra gli addetti ai lavori. Perché senza tutte queste persone, oggi NN sarebbe qualcosa di diverso, e soprattutto ci piacerebbe molto di meno.
Da tutto questo nasce NN.
E prossimamente vi racconteremo molto altro.
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