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“VOX “di Christina Dalcher.

Dettagli prodotto

  • Titolo: VOX
  • Data uscita: 6 settembre 2018
  • Autore: Christina Dalcher
  • Pagine: 416
  • Formato: Cartaceo
  • Collana: Narrativa

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Sinossi

Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciare solo cento al giorno, non una in più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne.

Recensione a cura di Giusy Sardella

Eccomi con un nuovo appuntamento con le recensioni del blog di Amabili letture, unico del suo genere, per me!

Oggi sono qui per voi lettori per parlarvi dell’ottimo lavoro scritto dall’autrice Christina Dalcher, nel quale si narrano le vicende di una donna coraggiosa in un romanzo distopico ma non troppo visto, che viviamo in un’ epoca dove, ormai, tutto potrebbe accadere! Vi siete trovati in situazioni come quando un boxer viene bloccato all’angolo di un ring dal suo avversario, senza alcuna via d’uscita, insanguinato, pieno di ecchimosi e con il paradenti che blocca il respiro e la possibilità di pronunciare sillabe? Quando un grido di aiuto è l’ultima possibilità di divincolarsi dalla stretta della sconfitta? Ecco, è proprio questo che la nostra eroina, la dottoressa Jean McClellan ha provato quando le hanno agganciato il “braccialetto conta parole” al suo polso e a quello di sua figlia Sonia, una bimba di sei anni.

Solo cento parole al giorno per lei, sua figlia e tutte le donne di una nuova America, guidata da un nuovo presidente influenzato da un movimento religioso estremista e fanatico.

“Ciò che voglio è rimettere indietro le lancette dell’ orologio, ma non è fattibile. Ciò che voglio è sradicare il Movimento della Purezza come se strappassi erbacce da un giardino un tempo rigoglioso. Ciò che voglio è vedere il reverendo Carl Corbin e il suo gregge impiccati o fatti a pezzi da cani selvatici o tra fiamme dell’ inferno. E adesso eccoci qui, io, mia figlia e i contatori che ci tengono in riga. Mi chiedo cosa direbbe Jackie di tutta questa storia. Probabilmente qualcosa tipo: ottimo lavoro Jean. Hai dato gas alla macchina e l’hai guidata dritto all’ inferno. Adesso goditi il calduccio. Già direbbe proprio così. E avrebbe ragione.

Mi asciugo le lacrime sulla manica e cerco di assumere un’espressione serena prima di girare il faccino di Sonia verso di me e piantarle un bacio sulla guancia, poi guardo il contatore. Sessantatre parole, oggi. Me ne rimangono più che a sufficienza per dire al presidente Myers ciò che devo”.

Se sei una neurologa che esegue studi sull’afasia recettiva come la nostra protagonista Jean, un’attivista o un’arredatrice di interni, una casalinga o una bracciante agricola, una bambina o una studentessa poco importa, solo perché sei di sesso femminile, il tuo valore è pari a zero. Devi fare silenzio e devi avere l’uomo come tuo capo, qualsiasi ruolo ricopra costui, che sia padre, marito, figlio, conoscente, perché “… di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio”, perché questo verga un verso biblico, ed è legge! Come donna tutto ti crolla addosso specialmente se tra quegli uomini c’è tuo figlio, colui che hai partorito dopo ore di travaglio con dolori immani e che daresti la vita per riscattare la sua. Come vi sentireste in qualità di donne, se non poteste leggere, né ricevere posta indirizzata a voi, né un referto medico confidenziale il quale verrà consegnato nelle mani di vostro marito. Nessuno scambio di sguardi complici tra donne in un parco, in un supermercato, niente di niente.

Un nuovo sistema politico estremista e misogino vuole cancellare la voce, quella delle donne.

Immaginereste un mondo diviso tra un’era tecnologica spaventosamente in crescita ma circondato da donne mute con addosso twin set anni ’50 colore pastello e “spillette” identificative le quali vi schierano in un movimento religioso? Tutto quello che ho letto mi ha letteralmente fatto ribollire il sangue nelle vene, come ribolle quello di Jean, alla quale è stata tolta anche la dignità, fino a quando uno spiraglio di luce appare alla fine di un tunnel. Christina Dalcher ha il potere di trasformare la timida e insofferente Jean in una intraprendente paladina della giustizia che trae forza dal ricordo della sua amica universitaria, la ribelle attivista Jackie, e dall’amore incondizionato per i suoi figli, rischiando il tutto e per tutto, trasmettendo un messaggio potente.

“Ho una bugia pronta, nel caso si svegliasse e mi trovasse seduta dietro la sua scrivania, intenta a frugare tra le sue carte e i suoi fascicoli…. Ma sono sola, io e le mie dita umidicce e le pile di ordinatissime carte di Patrick, sistemate sulla scrivania come soldati in formazione. Mi sembra tutto identico a ieri sera, e in effetti è cosi, dato che nessuno è entrato nello studio da allora. Il truculento suicidio per scarica elettrica di Olivia non gli ha lasciato il tempo di occuparsi delle banali scartoffie. “Tentato suicidio” ricordo a me stessa, cercando di scacciare dalla mente l’immagine del suo braccio ustionato. Tutto è dov’era ieri sera, tranne la busta A4 con la scritta TOP SECRET.

Subito dopo le prime pagine la suspense ha accompagnato la mia lettura, immedesimandomi nella nostra eroina avendo gli stessi conflitti interiori, da madre preoccupata per l’incolumità della piccola Sonia, da moglie , pervasa da mille dubbi su suo marito Patrick, marito adorabile e dolce ma con un velo di sospetto che accompagna i suoi sotterfugi, e da… amante! Riuscirà la nostra scienziata Jean insieme al suo team di soli tre componenti, del quale fa parte il suo amore italiano Lorenzo a sventare il macabro intento dell’uomo più subdolo e spregevole, il reverendo Carl Corbin, e a capovolgere gli eventi?

E’ in pericolo non solo il futuro delle donne senza voce, ma di tutta la società comprese le varie etnie e orientamento sessuale, e la preoccupante dilagazione dell’ingerenza della religione nella politica genera il dubbio. Sta a voi ora cimentarvi nella lettura del lavoro provocatorio e sconvolgente della nostra autrice Christina Dalcher.

Non lasciatevi scappare queste preziose pagine.

Fatevi travolgere da VOX.

Note sull’autrice

Christina Dalcher si è laureata in Linguistica alla Georgetown University con una tesi sul dialetto fiorentino. Ha insegnato italiano, linguistica e fonetica in diverse università, ed è stata ricercatrice presso la City University London. Vive negli Stati Uniti e, quando possibile, trascorre del tempo in Italia, sopratutto a Napoli. VOX è il suo romanzo d’esordio.

Note sulla casa editrice

La casa Editrice Nord viene fondata nel 1970 da Gianfranco Viviani con l’obiettivo di avvicinare i lettori di lingua italiana alla fantascienza e al fantasy, due generi letterari all’epoca quasi assenti nelle librerie. Viviani si mette in proprio dopo aver lavorato alla Mursia e si avvale della consulenza di Renato Prinzhofer per selezionare i primi romanzi da pubblicare,e, dal 1971 affida la direzione delle collane principali a Riccardo Valla. Valla tiene contatti tra la Nord e l’Agenzia Letteraria Internazionale si Erich Linder, e numerose agenzie e autori internazionali del mondo anglofono, firma numerose traduzioni e prefazioni, e spesso rivede le traduzioni affidate ad altri collaboratori.

Nell’aprile 2002 la casa è stata acquisita dal Gruppo Longanesi di Stefano Mauri, modificando sia l’ambito editoriale- la cui gestione viene affidata a Stefano Res- sia l’aspetto finanziario e commerciale affidato a Marco Tarò, con un progetto editoriale tendente a riflettere la progressiva sfumatura nella caratterizzazione dei generi, come la narrativa di tipo avventuroso con il giallo, l’horror con l’azione, il fantastico con il noir.

Nell’ottobre 2005 la Casa Editrice Nord è entrata a far parte del Gruppo editoriale Maurì Spagnol (GeMS), la nuova holding editoriale nata dall’accordo tra le famiglie Maurì e Spagnol, controllata da Messaggerie Italiane, dalla famiglia Spagnol e da Andrea Micheli, che include oltre alla Casa Editrice Nord le altre sigle: Longanesi, Garzanti, Vallardi, Guanda, Corbaccio, TEA, Salani, Ponte alle Grazie.

Nello stesso anno l’ex direttore e fondatore Gianfranco Viviani entra a far parte della Delos Books.

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2 risposte a "“VOX “di Christina Dalcher."

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