Intervista a cura di Elisa Mura
Bentornati all’appuntamento settimanale con le nostre Amabili Interviste, evento che permette a voi esploratori del nostro blog di conoscere più a fondo gli autori delle nostre recensioni e scoprire i retroscena dei loro romanzi. Oggi raddoppiamo e introduciamo ben due scrittrici, con il romanzo fantasy scritto a quattro mani, un’esperienza gratificante e ben riuscita.
Un benvenuto caloroso a Mariarosaria Guarino e Annamaria Bosco, le autrici de “Il fiore del vento”.
Chi siete nella vita di tutti i giorni?

Di giorno sono una normale impiegata, ma di sera costruisco nuovi mondi di carta. Sono appassionata di serie TV orientali, amo viaggiare e soprattutto leggere. I miei autori preferiti sono Terry Goodkind e Cassandra Claire.

Sono una mamma di un bimbo di otto anni e un’accanita lettrice. Amo i romance in tutte le loro sfumature e i fantasy, infatti collaboro con la Collana Starlight per la pubblicazione di manoscritti di questo genere.
Ci piacciono i retroscena, quindi mi domando com’è nata la vostra collaborazione a quattro mani? È un’esperienza nuova oppure già sperimentata in passato?
La nostra collaborazione è nata per caso, anche se ci conoscevamo virtualmente da parecchio. Entrambe leggiamo ciò che l’altra scrive e, se possiamo, diamo consigli e ci facciamo da beta, così abbiamo pensato che poteva valere la pena provare a scrivere qualcosa assieme. Inutile dire che il risultato ci ha soddisfatto molto e, di certo, ci riproveremo.
Il vostro romanzo è un fantasy, un genere spesso sottovalutato e che in realtà richiede esperienza e creatività. Quali sono le origini di questo magico intreccio?

L’amante del fantasy sono io, lo ammetto. Tutto è cominciato quando, un giorno, Annamaria mi fece leggere una delle sue poesie, per la precisione la prima presente nel libro, e me ne innamorai. Le dissi che avrebbe potuto usarla per aprire una storia fantasy simile a una fiaba e lei mi propose di scriverla insieme, visto che adoro il genere. L’idea entusiasmò entrambe, così abbiamo provato a buttare giù il primo capitolo e, da lì, la strada è stata tutta in discesa…
Durante la lettura de “Il fiore del vento” io non ho notato differenze di bravura, i vostri stili si sono amalgamati perfettamente. Volete svelarci chi è Andrew e chi Selene, oppure preferite che rimanga un mistero?
Adesso che il libro è finito possiamo dire che c’è un po’ di ognuna di noi in entrambi i personaggi ma, in realtà, la storia è cominciata con me/Andrew e Annamaria/Selene. Man mano, poi, il confine tra dove finiva la mia scrittura e cominciava quella di Annamaria è sparito. Ognuna poteva intervenire nei capitoli dell’altra e fare delle aggiunte o dare suggerimenti, forse per questo non si intuisce una distinzione netta tra i nostri stili.
Nel corso della stesura quali sono stati i passaggi più complicati e altri in cui vi siete trovate discordanti? Se ci sono stati.
I passaggi più complicati sono stati quelli iniziali, necessari a definire il mondo in cui sviluppare la storia e il carattere dei due protagonisti. Le scelte sono state prese sempre insieme e non ci siamo mai trovate in disaccordo.
Amore e Vendetta sono i temi principali del vostro bel romanzo. Voi cosa avreste fatto al posto di Selene? Pensate che la vendetta sia utile per sentirsi meglio oppure da evitare, nel mondo reale naturalmente.
Probabilmente al posto di Selene avremmo tentato di ottenere la verità a tutti i costi, lottando contro il dolore provocato da un amore che ci aveva spezzato il cuore. Per quanto riguarda la vita reale, entrambe pensiamo che la vendetta sia inutile e siamo convinte che il male provocato, in qualche modo, torni indietro, proprio com’è accaduto a Selene nella storia.
I turbamenti di entrambi i personaggi sono palpabili, curati nei dettagli. Quanta esperienza ci vuole per riuscire a caratterizzare ed emozione così bene attraverso la scrittura?

Credo che per caratterizzare al meglio un personaggio si debba, in qualche modo, trovare un punto di contatto e scrivere di lui come se fossimo noi stessi. Parlare di cose che sono molto lontane da ciò che proviamo e sentiamo, ad esempio, potrebbe rendere la descrizione sterile. Nel mio caso, spesso, comincio una storia basandomi su una situazione cui la mia mente continua a pensare senza sosta, oppure rielaborando scene immaginate all’infinito. Quando i sentimenti e le vicissitudini del personaggio diventano come fossero mie, capisco di essere pronta a scrivere.

Non so quanta esperienza ci voglia, so che per me è naturale parlare di sentimenti e dolore perché la scrittura è una forma di terapia, serve a liberarsi di quello che abbiamo dentro, in positivo e negativo. Nel mio caso, tendo a scrivere di argomenti che conosco oppure di situazioni che in qualche modo mi hanno colpito.
Parliamo di letture. Cosa vi piace leggere nel tempo libero, siete lettrici semplici o esigenti e analitiche?

Per quanto riguarda le letture amo il fantasy, ma non disdegno i romance, i thriller e le graphic novel. Di solito mi piacciono le storie dove ci sono avventura, suspence e amore, ma non disdegno drammi e lacrime. Mi piace se i romanzi sono in grado di travolgere e incollare alle pagine per cui, forse, anche se prediligo letture semplici, sono piuttosto esigente.

Di solito leggo di tutto ma preferisco i romance e i fantasy. Sono una lettrice esigente, valuto tutto, non solo la trama ma soprattutto lo stile e la sintassi. Se una storia non mi emoziona, vuole dire che non ha raggiunto il suo scopo e se è scritta male… ancora peggio.
Potete parlarci di progetti futuri?

Ho appena finito di scrivere uno romance MM e il mio prossimo libro, uno storico ambientato in Corea, uscirà entro fine anno. Per quanto riguarda le storie già completate ho inviato diversi manoscritti in valutazione e spero di ricevere presto dei riscontri positivi. Al momento ho cominciato un nuovo storico e, spero quanto prima, ho intenzione di iniziare un altro fantasy assieme ad Annamaria. Le idee ci sono e le premesse sono ottime, per cui… all’arrembaggio!

Al momento ho un contemporary romance in uscita entro fine anno con Les Flaneurs e sto scrivendo altri due romance diversi, ambientati all’estero. Posso anticipare, però, che con Mariarosaria ripeteremo l’esperienza a quattro mani con un nuovo fantasy già in progetto.
Grazie ancora per la vostra disponibilità e in bocca al lupo per la vostra pubblicazione e quelle future.
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