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“Il Club del Libro e della Torta di bucce di Patata di Guernsey” di Mary Ann Shaffer & Annie Barrows

Dettagli Prodotto:

Copertina flessibile: 292 pagine

ISBN-10: 8898713762

ISBN-13: 978-8898713769

Editore: Astoria (2 novembre 2017)

Link d’acquisto:

Recensione a cura di Gaspari Jennifer:

Cari Amabili, oggi sono qui a raccomandarvi vivamente di aggiungere alla vostra libreria e alle vostre letture questo piccolo gioiello tascabile.

Parto dal presupposto che quando mi viene consigliato un libro, nella maggior parte dei casi mi ritrovo a leggere qualcosa che non è esattamente nelle mie corde, o che magari non entra nel mio mondo in modo così pieno, così prepotentemente. Questo libro mi fu consigliato da una cara amica e scrittrice, conosciuta al popolo Amabili: Amalia Frontali, e devo dire che, questa volta, Amalia ha compiuto una sorta di miracolo con questo consiglio “libroso” perchè non solo ha intuito alla grande che questo libricino rosso sarebbe entrato nella mia vita, ma che le avrebbe donato anche un arricchimento emotivo non indifferente. Ma veniamo a noi. Di che libro sto sproloquiando? Di una meravigliosa raccolta di lettere scritte da più mittenti e destinate a farvi amare e conoscere “Il Club del Libro e delle Bucce di Patata di Guernsey”.

Innanzitutto vorrei dirvi dov’è Guernsey (ve lo svelo come se fosse un segreto perchè io non la conoscevo, ma in realtà non è grande segreto, è noto da tempo alle carte geografiche mondiali, in particolare a quelle inglesi). Guernsey è un’isola situata nel Canale della Manica, di fronte alle coste nordoccidentali della Francia, giuridicamente dipendenza della Corona Britannica. Una piccola isoletta che diverrà, man mano che leggerete il racconto, un luogo speciale, che vorrete assolutamente vedere e visitare.

Un luogo talmente familiare e caloroso che vi farà sentire a casa vostra.

Bene, ora sapete dove stiamo per sbarcare, non mi resta che raccontarvi chi saranno i nostri compagni di viaggio. Juliet Ashton sarà la nostra principale amica. Juliet, la protagonista, è una scrittrice nota per aver tenuto una rubrica sullo “Spectator” durante il conflitto mondiale, rubrica dai toni leggeri che tentava di alleggerire, appunto, le letture di un periodo decisamente pesante a livello di notizie giornalistiche. Da alcuni apprezzata, da altri molto criticata, Juliet riceve all’improvviso una lettera da Dawsey Adams, un abitante dell’isola di Guernsey, che è in possesso di un libro che una volta le era appartenuto. I due iniziano così una fitta corrispondenza fatta di scambi di opinioni e consigli letterari e, proprio attraverso questa nuova amicizia, Juliet scoprirà l’esistenza di uno strano Club del Libro che gli abitanti di Guernsey fondarono per salvarsi dall’occupazione tedesca. Un Club del Libro dal nome affascinante, curioso ed irresistibile: “Il Club del Libro e delle Bucce di patata”. Completamente stregata dai racconti di Dawsey, Juliet decide di scrivere ai membri del Club per scoprire qualcosa in più di quest’isoletta e dei suoi caratteristici abitanti. Inizia così uno scambio epistolare intenso e pieno di racconti che inizalmente si limitano a raccontare dell’esistenza del Club, ma che ma mano vediamo tramutarsi in un qualcosa di più personale, confidenziale e amichevole. Fino a che Juliet prenderà la decisione di partire e andare, finalmente, a conoscere Guernsey e tutti i suoi nuovi amici. Il resto ovviamente non ve lo racconto, altrimenti cosa ve lo leggereste a fare?

Vi posso però, cari Amabili, dire che cosa mi ha lasciato questo libro.

Mi ha donato una conoscenza particolare di ciò che dovevano vivere le persone durante la Seconda Guerra Mondiale; mi ha impressionata e anche fatto sorridere come la gente riuscisse a sopravvivere attraverso escamotage bizzarri e geniali; mi ha fatta innamorare di un’Isola che (statene certi) prima o poi voglio assoltumente visitare; ha traslocato per giorni la mia mente in un’epoca e in un luogo a me sconosciuti ma che mi hanno accolto in un modo talmente caloroso da non volermene più andare, da non voler più arrivare all’ultima riga di questa storia.

Guernsey è divenuta la mia casa.

Bevevo il Tè con Juliet, giocavo con la piccola Kit e cercavo di carpirne i sentimenti, mi confidavo con Mark e Sophie, mi lasciavo andare alle chiacchiere con Isola, mi affezionavo ad Amelia, desideravo ardentemente di poter conoscere Elizabeth prima o poi e soprattutto mi innamoravo perdutamente di Dawsey.

Non avrei voluto che questo libro finisse mai.

La delicatezza del linguaggio, la gentilezza dei personaggi forse un po’ rozzi alla prima lettura, ma che regalano la veridicità di un mondo fatto di lottatori, di animi che racchiudono storie raccontate solo grazie alla fiducia riposta in un foglio di carta, un foglio di carta che diviene poi però persona, amica, confidente, famiglia. L’eleganza di una corrispondenza che non scade mai in racconti banali, ma che resta sincera e aggraziata, nonostante si parli di Guerra. Un racconto toccante, che tratta argomenti non facili, ma che lo fa in maniera garbata, seppur incisiva.

Personaggi indimenticabili.

Una Juliet alla quale vorremmo somigliare, che stimiamo e sentiamo vicina, che sentiamo quasi presente nelle nostre viscere, alla quale ci ritroviamo ad urlare internamente tutta la nostra stima, tutto il nostro rispetto per ogni scelta, per il suo coraggio, per la sua irriverenza, per la sua sfacciataggine, per il suo ardire di gridare dei “NO” che ancora oggi, a volte, si faticano a sussurrare. Un Dawsey che vi farà sciogliere come neve al sole, di cui vi innamorerete all’istante, appena aprirete la sua prima lettera, infatti, sentirete in cuor vostro che lui e lui soltanto è quell’amore che vi cambierà l’esistenza. E tutti gli altri personaggi che incontrerete e che non saranno solo di contorno, ma che saranno i protagonisti delle loro vite, le prenderanno e le vivranno a modo loro, cercando la loro felicità, la loro strada, la loro salvezza.

Vi imbatterete in quei valori che sembrano ormai persi nei nostri giorni, ma che vi faranno capire dove davvero risiede l’umanità delle persone, dove regna quell’altruismo che sembra quasi dimenticato, quasi da sbeffeggiare nel nostro oggi. Conoscerete la genuinità di gente semplice, ma disposta a mettere sul tavolo da gioco tutto il coraggio, tutti i sentimenti e tutta la verità di cui dispongono, e anche di più.

“Il Club del Libro e delle Bucce di Patata di Guernsey” è un libro che non si può ignorare. Se volete una storia che vi delizi dalla prima all’ultima riga, questo è esattamente quello che state cercando.

Buona Amabile Lettura

Sinossi:

È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto – e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.

Biografia Autrici:

Mary Ann Shaffer, nata nel 1934 in West Virginia, è stata libraia, bibliotecaria ed editor di una casa editrice. Ma il suo sogno era quello di scrivere un libro. Cominciò a interessarsi a Guernsey alla fine degli anni settanta, quando rimase bloccata a lungo nell’aeroporto dell’isola a causa di una densissima nebbia. Quando, anni dopo, spinta dal Club del libro di cui faceva parte, finalmente si decise a scrivere un romanzo, Guernsey le tornò subito alla mente. Purtroppo, mentre lo stava terminando, si ammalò gravemente e chiese alla nipote, Annie Barrows, di aiutarla. Shaffer morì nel 2008, poco prima dell’uscita del libro, ma sapendo che sarebbe stato pubblicato in altri dieci Paesi (che poi diventarono 37).

Annie Barrows è un editore e autore americano. È nota soprattutto per la serie di libri per bambini Ivy and Bean, ma ha anche scritto numerosi altri libri per lettori adulti.

Film tratto:

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