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Amabili Interviste con Manuela Chiarottino.

Intervista a cura di Elisa Mura .

Eccoci finalmente di ritorno con le nostre Amabili Interviste. Inauguriamo questo spazio post vacanze con l’operosa autrice Manuela Chiarottino, nostra ospite nel gruppo Amabili Letture Blog Sabato 19 Settembre dalle 9.00 alle 12.30 circa. Ora però godiamoci la sua amabile intervista.

Chi è Manuela nella vita di tutti i giorni?

Sono una mamma, non solo di un figlio che, ahimè, mi accompagna ai concorsi letterari, ma non ama leggere, ma anche di uno stupendo gatto nero, sono una moglie e una “quasi” counselor, manca poco al titolo, e soprattutto sono una scrittrice, perché semplicemente amo scrivere, è ciò che mi rende felice.

Anche noi del team amiamo i gatti! Ti ritieni appagata come autrice, che rapporto hai con i tuoi lettori? E con i blogger

Nel corso degli anni ho avuto delle belle soddisfazioni nell’ambito letterario, anche se aspiro sempre a migliorare e raggiungere quel gradino in più. Con i lettori ho un bel rapporto. Non sono una che ama le polemiche e ammetto che non mi piace raccontare tutto di me nei social, di natura non sono proprio estroversa, ecco, però mi piace confrontarmi, conoscere chi mi segue. Diciamo che forse mi viene meglio nella vita reale e magari a due o piccoli gruppi di persone, perché ogni tanto la vecchia timidezza affiora. Nonostante questo sono riuscita e instaurare delle belle amicizie su fb, sia con lettrici che con blogger, con quest’ultime a volte è più facile perché ho spesso collaborazioni per i miei romanzi e, anzi, approfitto per ringraziarvi perché i blog aiutano gli autori a farsi conoscere, specie quelli più timidi come me. Una cosa molto emozionante è poi quando ci si conosce davvero, magari alle fiere, lì posso anche diventare una chiacchierona.

Hai all’attivo varie pubblicazioni, ci sono elementi che le accomunano?

Nelle mie storie parlo di sentimenti, usando sfumature diverse, dal rosa classico allo chick-lit, dal romance lgbt alla narrativa. Per me più che i generi esistono storie, poi possono essere belle o brutte, piacere o meno. Quello che cerco sempre è di dare qualcosa in più oltre la storia d’amore, per questo ho affrontato tematiche come l’omofobia, la violenza domestica, il bullismo, la resilienza, il dolore, ho parlato di ex libris per farli conoscere a tutti o delle leggende del piccolo popolo in Tesoro d’Irlanda. I miei personaggi affrontano sempre un percorso di crescita in cui a volte ci si può identificare e il lieto fine per me è sempre un messaggio di speranza.

Parliamo della tua ultima pubblicazione: “La stessa rabbia negli occhi”, che personalmente ho recensito e apprezzato. Nel tuo libro è presente un argomento importante ed estremamente Delicato, soprattutto se, come in questo caso, i personaggi coinvolti sono i Giovani. Come mai hai scelto questo tema della “Perdita”? E quanto è stato difficile portarlo avanti in maniera così reale, vera?

Volevo parlare di come il dolore può essere affrontato in modo diverso da ognuno. C’è chi finge indifferenza, chi si chiude in se stesso e chi invece urla con rabbia contro tutto e tutti. Nessuno di noi è immune da questo, purtroppo. Per me la perdita più grande finora è stata quella di mia madre, è qualcosa che ti porti sempre appresso, ma bisogna trovare la forza di condividere, di farsi aiutare e poi anche di sorridere, perché non è una colpa farlo. Luna, la protagonista, affronta diversi passaggi nel dolore, la vedrete maturare durante la storia, aprirsi alla vita, e sono sicura che tiferete per lei e forse, in qualcosa, vi ritroverete. Oltre la perdita fisica qui c’è anche la perdita d’identità, Luna si nasconde, pensa di aver vissuto di riflesso, deve ritrovare la vera se stessa, capire il suo valore.
Non è stato semplice scrivere questa storia, perché le tematiche affrontate sono difficili e volevo farlo con delicatezza e sincerità, spero che questo passi dalle pagine.

Nel romanzo parliamo anche di “Accettazione”, quella più   complicata ovvero l’ Accettare se stessi in Primis, capire l’io interiore, affrontare il classico e deleterio gioco del Paragonarsi agli altri o ad una persona in particolare. Tu personalmente hai mai affrontato questo problema? Ti rivedi in Luna o in Stella, protagoniste del Romanzo?

In Luna rivedo una parte di me, quella che come primo impulso si paragonava agli altri vedendoli sempre migliori, quella che si chiudeva in se stessa se soffriva e non mostrava la sua sofferenza. A volte lo faccio ancora, però ho capito che in ognuno di noi esistono luci e ombre, che nessuno è davvero perfetto e che a volte brillare fa più paura del restare nel buio. In fondo il messaggio del romanzo è questo: accettare gli altri nelle loro diversità e imparare ad amarsi per quello che si è.

 Ogni personaggio è ben delineato, e non parlo di descrizione fisica, ma della vita di ognuno, del passato e le ferite derivate da esso. Tutta fantasia oppure c’è nella vita reale un Alex, o Raffaele, Zia Miriam?

Sono tutti personaggi di fantasia, ognuno rappresenta un lato del carattere di una persona, una reazione diversa alle avversità, un modo di rapportarsi agli altri, di amare. Ho cercato di far sì che ogni personaggio fosse vivo, reale, che il lettore potesse identificarsi in un pensiero, una paura, un desiderio, che li vedesse quasi come persone vere, forse come amici. Spero di esserci riuscita, almeno in parte. Devo dire che io ho faticato a lasciarli andare per la loro strada. E zia Miriam… lei forse è la zia che vorrei avere.

Parliamo di te come lettrice. Sei una lettrice vorace? Quali generi ti appassionano?

Ammetto che una volta, forse perché facevo la pendolare e avevo ore vuote da dedicare, leggevo di più. Adesso passo più tempo a scrivere e a volte devo leggere libri per le mie ricerche o testi di altri autori per valutazioni, me ne occupo per il Collettivo Scrittori, o per editing, ma cerco comunque di trovarmi uno spazio lettura vero, di solito la sera. Come genere non amo l’horror e il poliziesco puro, per il resto leggo di tutto. Diciamo che ho avuto varie fasi, da ragazzina ero concentrata sui classici, poi ho vissuto anni di fantasy, sono passata al rosa innamorandomene e ultimamente apprezzo molto i thriller. Comunque anche nella lettura, per me, più che il genere è la storia, se è bella non mi importa di come è stata classificata.

Domanda di rito, puoi accennare a qualche nuovo progetto?

Non so se posso, ma… per voi lo faccio, ah ah! Uscirà, non so ancora di preciso quando, un romance storico. Ma attenzione, lui è un affascinante faccia da schiaffi, ma lei non è l’eroina succube dell’uomo come avrebbe imposto l’epoca, anzi. Ho voluto ritrarre una donna con un carattere forte che forse non ci si aspetta di trovare in quel contesto storico. E mi fermo qui, giusto per un po’ di suspense, ma spero davvero che vi piacerà e vorrete leggermi in questa nuova avventura.

Cara Manuela, lo faremo senz’altro! Ti ringraziamo per le bellissime risposte e per la tua disponibilità. Ricordiamo che il libro di Manuela è disponibile su Amazon ed è recensito sul nostro blog.

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