Intervista a cura di Daniela Sardella.
Carissimi lettori si ricomincia con il nostro appuntamento dedicato alla collaborazione con la Casa editrice WritersEditor e quindi si va con Intervista. Come sempre abbiamo un ospite che si metterà in gioco, si racconterà e presenterà il proprio scritto. Quindi entriamo nel vivo e vi presento l’ospite odierna. Con noi oggi Cassandra Graziosi che ci parlerà di :” All’Ombra di Alagna- L’arrivo del male”. Siete pronti?
Diamo il benvenuto alla nostra ospite.
Come di consueto, inizio l’intervista domandando alcune informazioni riguardo i nostri ospiti, quindi chiedo: Chi è Cassandra Graziosi?
Io non sono molto brava a descrivermi, preferisco che mi scoprano gli altri col tempo… però, mi piace usare una frase che era solita dire la mia insegnante: “Cassandra è un misto tra realtà e fantasia… ma di realtà ce n’è ben poca!”. Con gli anni, la porto sempre nel cuore, perché effettivamente, mi ha centrato in pieno!
Quando e come è entrata nel mondo della lettura?
In verità, ero molto piccola. Iniziò la mia mamma a leggermi le favole ogni sera, prima di andare a letto. Sviluppai un vero e proprio amore per le storie che leggeva, specialmente quelle Disney. A scuola, ho avuto la fortuna di avere delle maestre che mi hanno sempre stimolato a leggere e da lì, non sono mai più uscita da questo meraviglioso e fantastico mondo. Beh, credo proprio di non volerci uscire mai.
• Quanto è importante per lei la lettura e cosa prova quando si immerge nella storia?
La lettura per me è tutto! E’ la cosa che faccio per gran parte della giornata. E’ il mio hobby, il mio passatempo, la mia possibilità di fuggire dalla realtà e vivere sempre nuove e fantastiche avventure! Io, forse, mi immergo anche troppo nei libri! Vivo con i protagonisti, provo emozioni con i protagonisti, mi innamoro anche di molti personaggi e questo è un problema!!
• Solitamente molti grandi lettori maturano il desiderio di scrivere, creare qualcosa di personale. È successo anche a lei, oppure è una passione più profonda nata senza un particolare perché?
Non saprei come spiegare questo mio desiderio e bisogno di scrivere. Io, beh, l’ho sempre fatto, un qualcosa che è venuto spontaneo e naturale, qualcosa che ha sempre fatto parte di me! Ad oggi, non saprei immaginarmi senza la mia fidata agenda, dove scrivo ogni cosa, dove appunto tutto.
• Queste interviste ci permettono di conoscere meglio sia l’Autore e i propri scritti, ed oggi parleremo del suo libro dal titolo:” All’ombra di Alagna”. Vuole parlarci a grandi linee di cosa si tratta?
E’ un libro fantasy, che è il genere che più amo, con delle sfumature gotiche. La storia è incentrata su una Congrega di streghe, che però è prima di tutto una famiglia e come ogni famiglia si trova a dover affrontare delle difficoltà, quelle che la vita ti mette giornalmente davanti. Ma loro sono creature della notte, sono creature non accettate e non ben volute dai loro compaesani e quindi devono anche vivere in questa realtà ostile e difficile, cercando di non cedere. Sono persone buone e pacifiche. Alagna, oltre ad ospitare la Congrega, ospita anche un clan di licantropi, che ha un alfa molto particolare! Vivono in pace e tranquillità, il paese non ha mai dovuto affrontare grandi problemi, per lo più è sempre stata pacifica, almeno negli ultimi tempi… ma l’arrivo di Tristan Keaneoff e la sua famiglia di vampiri, cambia un po’ le cose. Lui dà una notizia a Cassandra che le sconvolge totalmente tutta la vita e da lì sarà un susseguirsi di eventi sovrannaturali. Loro, ovviamente, non essendo abituati, non sanno come affrontare tutte quelle nuove situazioni… quindi avranno tanto da imparare.
• Lei ha scritto una storia particolare, un genere che non tutti amano. Come mai questa scelta?
Beh, perché per prima cosa è il genere che più preferisco, da sempre. Perché la mia fantasia è abitata da vampiri o streghe, da creature fantastiche e poi, perché mi piacciono le sfide! Ho deciso di provare a diventare scrittrice, ma voglio farlo a modo mio! Poi, sono del parere, che se una storia è bella lo è sempre, indipendentemente dal genere e la mia speranza è che questa storia piaccia e venga accettata per quel che è! Con pregi e difetti!
• Qui si parla di attacchi, pregiudizi, ingiustizia ma anche di Amore. Un amore non solo tra uomo e donna ma tra esseri umani, essere differenti spesso in conflitto, ma nel momento del bisogno uniti, pronti a proteggersi senza esclusione di colpi. Sbaglio o c’è una sottile metafora o meglio un esempio valido alla vita odierna?
Assolutamente sì! Sono comunque temi che mi stanno a cuore. I pregiudizi, qualcosa che vivo sulla mia pelle, qualcosa di ingiusto. Purtroppo, ad oggi è difficile accettare qualcuno che la pensa diversamente o che ascolta tutt’altra musica e questo non dovrebbe succedere, perché la gente non capisce che gli insulti o l’esclusione hanno effetti sulle persone! Parlo di amore, quell’amore che oggi spesso è considerato frivolo, qualcosa al quale non si presta più molta attenzione ed è una cosa che mi fa davvero arrabbiare! Vedo legami, che siano d’amore o familiari, spezzarsi con un nulla, con facilità estrema e io non riesco a comprenderlo. Forse sono solo io non lo so, ma c’è tanto egoismo in giro ed io non ero disposta a parlarne nella mia storia. Volevo che ci fosse unione, anche tra chi pareva assolutamente incompatibile! Viviamo tutti su questo splendido pianeta e siamo tutti una grande famiglia… perché non accettarlo?
• Leggendo, la mia attenzione è caduta sui nomi che lei ha scelto per i personaggi, e uno in particolare ha attirato la mia attenzione, ovvero una delle protagoniste Cassandra. Scelta casuale o c’è un perché, un’affinità particolare?
I nomi che ho scelto, sono tutti nomi che mi stanno a cuore, legati ad un particolare significato o magari nomi presi da alcuni membri della mia famiglia. Come, ad esempio, Alessandro: nome preso in prestito da mio fratello e messo su uno licantropo! Per quanto riguarda Cassandra, la scelta non è casuale assolutamente. E’ il mio nome, come potete tutti ben vedere! L’ho scelto perché ne avevo bisogno, perché volevo farmi un regalo, perché avevo bisogno di esorcizzare alcuni aspetti di me e io non conoscono molto altro oltre la scrittura, per farlo. Diciamo anche che la storia è frutto della mia fantasia, una fantasia fatta una notte in cui non riuscivo a prender sonno e ovviamente ero io la protagonista… quindi, perché togliermi questo privilegio?!
• La storia è corposa, piena di dettagli, descrizioni precise, terminologie e usanze specifiche, tutto segno di un’attenta ricerca. Quanto è stato difficile curare e ricercare queste informazioni e in più incrociare tutti gli elementi, le storie e la natura dei personaggi?
Per quanto riguarda la parte dedicata alla stregoneria, diciamo così, non ho fatto la minima fatica, perché sono usanze che mi appartengono, che ho dentro di me da sempre e che spesso sono solita usare anche io. Come, per esempio, la pulizia e purificazione della casa! Quindi lì, non ho avuto problemi… questi sono, però, arrivati con la psicologia dei personaggi. Lì mi sono dovuta concentrare molto, per cercare di non fare un pasticcio!
• Quanto è importante la scelta della Cover, quindi il primo impatto verso il lettore?
Beh, diciamo che la copertina è un po’ lo specchio del libro, un po’ come se fosse una sorta di anticipazione di quello che aspetta il lettore, quindi credo che sia importante. Anche se, io non c’ho mai fatto molto caso, io non sono una che si sofferma sulle copertine, io preferisco andare a leggere direttamente la trama!
• Cosa prova quando rilegge la storia creata da lei stessa?
Ansia, tanta ansia! Ma anche molta gioia e soddisfazione.
• Se dovesse tornare indietro, cambierebbe qualcosa del libro?
Ad oggi, no. Comunque è una storia che ha visto molte modifiche, è stata strapazzata per bene prima di arrivare alla sua forma finale. Forse, ad oggi, sistemerei un po’ diversamente la parte “tecnica”, diciamo così, magari della struttura! Ma nonostante tutto, posso dirmi soddisfatta di esser arrivata ad un punto… che non credevo mai avrei raggiunto.
• Dalla lettura si comprende che ci sarà il seguito, però domando se ci sono altri progetti correlati o quando si prospetta l’uscita del seguito?
Allora, “All’ombra di Alagna”, è nata per esser una trilogia, quindi altri due libri sono assicurati. Per quanto riguarda l’uscita del seguito, preferisco non dare date, per il semplice fatto che io sono una persona imprevedibile. Potrei finire il secondo nel giro di qualche mese o potrei metterci anche un anno… quindi non saprei! Ma prometto che non farò attendere molto il lettore!
Per altri progetti, uno sicuramente sta prendendo vita, grazie anche alla collaborazione di una mia amica. Sarà qualcosa di totalmente differente da questo primo libro, anche se sempre a tema fantasy! Mostra testo citato

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