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“I Leoni di Sicilia – La Saga dei Florio” di Stefania Auci

Dettagli Prodotto:

Copertina flessibile: 437 pagine
Editore: Nord (6 maggio 2019)
Collana: Narrativa Nord
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8842931535
ISBN-13: 978-8842931539

Link d’acquisto:

Recensione a cura di Jennifer Gaspari:

Cari amici di Amabili, questa volta mi è capitato tra le mani un libro particolare, definito “il caso editoriale dell’anno”, un libro che ha sbancato i botteghini, un libro che aveva acceso in me una grandissima curiosità, un’altissima aspettativa. Nonostante io non sia molto indirizzata verso il genere “romanzo storico”, l’idea di questa Saga familiare mi stuzzicava molto, perciò ho preso coraggio e mi sono tuffata in una storia che non conoscevo, ma che mi ha piacevolmente, elegantemente e passionalmente stregata!

Un libro, non facile, almeno per me, che con la storia faccio a pugni da sempre, ma la mia incapacità di inserire e contestualizzare, di assegnare una storia nel giusto quadro temporale è stata notevolmente aiutata dal fatto che all’inizio di ogni capitolo, l’autrice Stefania Auci, inserisce furbescamente ed intelligentemente un piccolo sunto della storia che circonda i nostri protagonisti in quegli anni. La cosa sembra quasi superflua, trattandosi della storia di una famiglia, ma non lo è affatto trattandosi non di una famiglia qualsiasi, ma dei Florio. Onestamente non conoscevo le vicende che giravano attorno alle generazioni di questa ricca famiglia di commercianti ed industriali.

Originari di di Bagnara Calabra, cittadina affacciata sullo Stretto di Messina in provincia di Reggio Calabria, ma in seguito trasferiti in Sicilia, precisamente a Palermo. Qui Paolo Florio aprì, in via dei Materassai, nei primi anni del 1800 un negozio di spezie, prodotti coloniali e chinino, che serviva a curare la malaria, che in breve tempo divenne uno dei più floridi di Palermo.

Uomini coraggiosi, i Florio, con un senso degli affari e del commercio che sembrerebbe quasi descritto come esageratamente spiccato, se la loro fosse solo una famiglia letteraria. Invece tutto accadde realmente: Paolo Florio lasciò la Calabria dove viveva in una casa instabile, vecchia, fredda, cadente, dove non era nessuno, per avventurarsi assieme alla moglie, al fratello e al figlioletto in una Palermo chiusa in sé stessa, una Palermo che guardava lo straniero con estrema diffidenza, una Palermo che i Florio non li vedeva di buon occhio perché non avevano il sangue nobile. Ma ben presto Paolo, assieme al fratello Ignazio, il personaggio più bello del romanzo porteranno la loro aromateria ad essere una delle più competitive della città. In un momento storico in cui i commerci non erano così semplici, in cui le distanze erano lunghe da coprire, in cui non tutte le navi arrivavano a destinazione, e non tutti i carichi erano assicurati, la famiglia Florio riuscì, in poco tempo a scoprirsi aperta alle innovazioni, capace di inventarsi nuovi modi per accaparrarsi la clientela, in grado di essere all’altezza di altri negozi di duratura nomea ed importanza, ma, soprattutto di arrivare a superarli.

Partiamo però dall’inizio: da Paolo Florio, capostipite ed apripista di tutta la Saga. Uomo duro, marito di ghiaccio, incapace di essere un amorevole capo famiglia, maschio di un tempo e in una terra che non concedeva privilegi alle donne, e perciò solo ed unico membro decisionale della famiglia. Paolo, marito di Giuseppina, sposata non per amore, ma per accordi tra famiglie, come spesso capitava all’epoca. Lei una donna legata alla sua terra, con tanta rabbia dentro per essere stata costretta a sposarsi con un uomo che non amava, anzi, e per non aver avuto scelta riguardo il trasferimento a Palermo, città che mai, nonostante gli anni, nonostante la crescita economica, lei imparerà ad amare. Giuseppina, il cui unico amore e ragione di vita era il suo piccolo adorato Vincenzo. Con loro Ignazio, fratello di Paolo, uomo dal cuore nobile, dall’animo elegante, dal carattere pieno di quel senso dell’onore, di quell’orgoglio privo di vanagloria che lo rende il personaggio che più vi rimarrà dentro, che più amerete. Ignazio, costretto ad accettare le decisioni di Paolo, a stare un passo dietro di lui, anche se migliore di lui, anche se la donna di cui è innamorato da sempre e per sempre, altri non è che la moglie del fratello, la madre di suo nipote. Ignazio amerà sempre Giuseppina, ma non la potrà avere mai… Ignazio che, se davvero era come descritto nel romanzo, era un uomo di cui innamorarsi perdutamente. Tutto parte da qui… ma le Saghe sono fatte per durare decenni, secoli. Paolo non avrà vita lunga, a lui succederà Ignazio, e poi Vincenzo. Cresciuto fin da ragazzino nell’aromateria, Vincenzo dimostrerà fin troppo presto di essere fatto “della pasta” del padre, pochi scrupoli, pochi sentimenti, completamente indirizzato al lavoro. Ottimo commerciante, con una mente aperta al mondo, alle nuove tecniche, ai nuovi commerci, pronto a sperimentare, ad aprire orizzonti, a puntare in alto, a mirare ad arrivare là, dove il suo lavoro, il suo sudore, le sue capacità potranno regalargli quel rispetto e quell’onore che non gli scorre nelle vene, e che per Palermo lo farà sempre rimare un “facchino”, un indegno, un arricchito.

Vincenzo e Ignazio Florio

Attorno a loro, ovviamente un mondo in movimento, un tempo che cambia velocemente e che li metterà continuamente alla prova, una Sicilia che vi farà sentire le sue precarietà, ma che vi trascinerà tra i vicoli, vi abbaglierà con squarci di mare da mozzare il fiato, vi riempirà il naso di profumi, di aromi, di spezie per poi farvelo arricciare una volta arrivati nei pressi delle tonnare. Un romanzo che vi proietterà in un tempo non eccessivamente lontano, ma completamente diverso, con regole di vita oramai incomprensibili per noi, ma piene di quel senso famigliare che regnava allora, sature di scelte costrette, di parole mai pronunciate, di sentimenti mai espressi. Una storia che vi arricchirà di una conoscenza di comportamenti, di forme, di regole, di possibilità, di limiti e dell’abbattimento di questi, andando contro il buon senso, arrivando quasi al limite, viaggiando a volte sul filo della legalità, ma soprattutto mai e poi mai, essendo un Florio, abbassando la testa.

Ci saranno personaggi che proprio non sopporterete, caratteri che vi provocheranno sdegno, intrecci che amerete, amori che vivrete e altri che dovrete lasciar andare, ma sarà tutto profondamente vero. Una famiglia potente che scalerà i poteri storici senza paura, non voltandosi mai indietro, fino ad arrivare… non lo so. Aspetto ovviamente gli altri volumi della Saga per poterlo scoprire. In trepidante attesa, io, di un libro storico. Non mi sembra vero. Devo dire che ho capito i motivi per i quali questo romanzo ha riscosso tutto questo meritato successo. Un libro da cui non riesci a staccarti, che ti arricchisce a livello culturale, che non si aggrappa a un sapere da cattedra ma che te lo fa vivere, toccare con mano, vivere sottopelle.

Ovviamente lo consiglio assolutamente, e rimango qui, con una grandissima curiosità di poterne leggere il proseguo. Davvero complimenti ad un’autrice che è riuscita nell’imprevedibile ed inaspettata impresa di farmi amare un romanzo storico e davvero grazie perché la conoscenza di una famiglia così mi rimarrà impressa per sempre. Ora tocca a Voi innamorarvi dei Florio.

Buona Amabile Lettura

Sinossi:

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

Biografia Autrice:

Dopo la laurea ha iniziato a lavorare in uno studio legale prima di dedicarsi all’insegnamento. Sin dai tempi dell’università si è dilettata nello scrivere fino alla pubblicazione del suo primo romanzo, Florence, nel 2015. Due anni dopo è seguito il saggio La cattiva scuola scritto con Francesca Maccani.

Il successo è giunto con la pubblicazione de I leoni di Sicilia, dapprima negli Stati Uniti d’America, in GermaniaFranciaPaesi Bassi e Spagna. Soltanto nel 2019 è stato pubblicato in Italia dall’Editrice Nord e ha vinto il Premio Nazionale Rhegium Julii nella categoria narrativa

Fiore di Scozia, 2011, Harlequin Mondadori, I grandi romanzi storici
La Rosa Bianca, 2012, Harlequin Mondadori, I grandi romanzi storici
Florence, 2015, Baldini&Castoldi, ISBN 9788868528508.
I leoni di Sicilia, 2019, Editrice Nord, ISBN 9788842931539.

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