TITOLO : SCIROPPO DA MORE
AUTORE: PAOLO BRUNI
EDITORE : HORTI DI GIANO
GENERE : POESIA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 APRILE 2020
FORMATO DISPONIBILE : COPERTINA FLESSIBILE

Paolo Bruni è un autore dinamico, multiforme, aperto a intraprendere con coraggio strade nuove e a costruire ponti umani, senza paura che crollino.D’altronde, le sue stesse origini sono un crocevia di direttrici culturali che si intersecano: la Sicilia e la Calabria sono le terre dei suoi antenati, mentre Roma è la città in cui sono nati, e tuttora vivono con le rispettive famiglie, il padre Nicola, giornalista di successo, e il poeta stesso.
Parlare di sonetti nel ventunesimo secolo potrebbe sembrare a molti fuori tempo massimo.Eppure, leggendo i versi del Bruni, si coglie un’energia vitale inossidabile, impermeabile alla liquida erosione del tempo.Il potere di un verso calibrato, la rima adeguata, la dovizia di particolari che volge al dettaglio sempre e comunque determinano l’evoluzione di una raccolta che trasuda da ogni sillaba l’essenza pura del poeta che viene assorbito dalle sue stesse parole.
Si colgono momenti in cui la dolcezza è come un mare calmo, lievemente increspato da una brezza disposta ad accarezzarlo, che si tramuta di colpo in tempesta.
In “Sciroppo da more – Brunette liquide” le emozioni divengono musica, poiché l’armonia si sposa perfettamente con l’arte ardita della parola ed entrambe danzano insieme scivolando giù fino a un bivio inatteso, dove si palesa l’alter ego dell’autore, quel Paul Bernàc che, con prepotenza quasi irriverente, si fa largo là dove il Bruni non oserebbe metter piede.Qui, da questo suggestivo sdoppiamento, nasce un’irresistibile fascinazione la quale genera, per incanto, la poesia della vita, che nasce come un incontro effimero ma, proprio per questo, magico e irripetibile.


Paolo Bruni sceglie per il suo componimento il Sonetto che, insieme al suo desiderio di sperimentare, rappresenta una libertà d’espressione oltre alla volontà di omaggiare la Tradizione Italiana.
Molto influente per il suo Stile è l’influsso “Carducciano” (riconducibile per le tematiche personali e autobiografiche), insieme a una personale “contaminazione” del Petrarca soprattutto nel tratto a volte vago, non definito che lo porta a ripercorrere la propria intimità con descrizioni legate più al Sentimento che alla Ragione.
Ci si perde piacevolmente nei vari componimenti tra le allusioni metaforiche, oltre al linguaggio fatto di Emozioni, Sentimento che portano a fondere la Poesia con Natura, Arte e Musica.
Tra i tanti Temi Principali quelli più presenti sono senza dubbio l’Amore e il senso della Vita: l’Amore espresso per le persone care (moglie e il figlio) e per i luoghi visitati e conosciuti (Sicilia e Roma) si alterna alla Caducità della Vita tradita dalla Passione per un Cuore che soffre in seguito ad un Sentimento non ricambiato oppure per il Rimpianto di un Addio.
L’originalità si esprime nell’utilizzo della Cromaticità della Natura che confluisce negli altri sensi; i suoni e i rumori si Fondono con le numerose Metafore e Similitudini che strizzano l’occhio alla Tradizione Classica Greca: Le Stagioni diventano così lo specchio della Vita che si alterna nelle varie fasi, facendo riflettere il Lettore sul fatto che la Vita poi non è cosi’ lunga….
“Se non si coglie l’attimo….”
La “Pena” è rappresentata da un Sentimento di Rimpianto, il Pentimento per non aver colto a pieno il Momento , riportando il Lettore al concetto di Tempo che è poi il vero Filo conduttore tra Amore e Vita.
Tra i tanti “Omaggi” poetici Paolo Bruni esalta con costanza la Donna, che è sia Moglie che Madre, e soprattutto il Poeta esprime tutto il suo Amore verso il Figlio, creatura da custodire e proteggere, un “Dono” che permette all’Uomo di tramutarsi in Padre; un interesse particolare è rivolto poi verso L’Educazione e la sua importanza ….descritta come un Vento che soffia vigoroso e spazza ogni tipo di incompetenza per far riemergere quel Passato Glorioso minacciato dai Ricchi e Potenti che dominano la scena attuale; questo viene poi reso più intimo e soggettivo grazie all’uso del Dialetto, ispirato dalla semplicità di Gesti e sguardi complici nell’Innocenza di esperienze vissute e sperimentate dallo stesso Autore.
Il Poeta incita il Lettore a non indugiare nella sua esistenza, specialmente in Amore dove si rischia di indossare una maschera diversa per far fronte alla Paura che mette in ombra il Bello della Vita; allo stesso modo c’è la Critica verso gli uomini che non fuggono il Male, tradendo la Natura che , sacrificando vittime innocenti, silenziosamente osserva come Madre nell’attesa che torni la Pace.
Complimenti a Paolo Bruni non solo per la sua Bravura, ma perchè personalmente riesce con Originalità a garantire, con un insieme di vari componimenti poetici ,la libertà per chi legge di scegliere il modo per affrontare la Lettura, al fine di trovare individualmente il personale Percorso che possa (come per il Poeta) portare all’Esaltazione della propria Interiorità, arricchendo con la lettura stessa.
Rispondi