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Amabili interviste con “Sergio Calcagnile”.

Intervista a cura di Daniela Sardella

Bentornati Amabili Amici! Si riprende con il nostro Angolo intervista, il modo più giusto per conoscere i nostri Autori. Questa settimana abbiamo un Super ospite, un uomo dalle mille sorprese, una persona che personalmente stimo tantissimo, amo i suoi scritti e il suo modo di pensare. Inoltre, noi di Amabili siamo orgogliosi di avere il nostro intervistato, Domani 13 Giugno nel gruppo Amabili letture blog per continuare e sviluppare ulteriormente l’intervista. Oggi qui con noi Sergio Calcagnile che ci parlerà del suo ultimo libro “Alanis dalle lunghe chiome”. Siete pronti? Allora via..

Questo spazio dedicato agli Autori regala a tutti noi l’opportunità di conoscervi e comprendere il vostro percorso. Noi ci conosciamo già, ma per chi ancora non ha avuto questo piacere cominciamo a chiedere: Chi è Sergio Calcagnile?


Ciao a tutti e piacere di poter partecipare a questa splendida opportunità, che mi rende orgoglioso e felice di rappresentare il mondo della scrittura. Chi sono? un normalissimo impiegato, presso uno studio professionale, padre di famiglia, con una moglie molto paziente e bella, due figli scatenatissimi, di due anni e mezzo e otto (vi lascio immaginare che meraviglia durante questa quarantena avere a che fare con queste due pesti), e con un paio di passioni che il Cielo mi ha donato, ovvero la scrittura – ma attenzione non sono uno scrittore, per essere considerato tale, ce ne vuole – e la musica. Nasco come musicista di scatole delle scarpe, che fin da bambinetto di sette o otto anni rompevo in modo egregio, e poi mi sono evoluto in percussionista, cantante. La mia carriera musicale è iniziata con mio fratello Marcello nel gruppo che si chiamava i Fatti così, (ancora in auge) e poi mi sono legato al mio attuale socio che si chiama Luca Galimberti, in arte Indianino, con cui formiamo il gruppo musicale THE LUXELLAR, con cui sto incidendo il disco della mia vita grazie a un produttore discografico di Roma. Quanto all’arte di scrivere, ho avuto il puro fondoschiena di essere pubblicato da quattro case editrici non a pagamento, con le quali mi sono sbizzarrito con 4 diversi libri: NONNO EGEO, edito Santelli Editore, un libro di narrativa, LUMINA TENEBRARUM, un horror vecchia maniera edito Pav edizioni, URU, un horror moderno, edito Caosfera, e infine…rullo di tamburi ecco a voi ALANIS DALLE LUNGHE CHIOME

Com’è nato questo cammino nel mondo della lettura e di seguito Scrittura?


Lettura…scrittura strana creatura, figlia di mammà Natura prende e ti cattura…” Sono le parole di un mio brano musicale, proposto a un concorso che aveva a oggetto il coniugio tra lettura e scrittura. Venni eliminato subito!!! Però il brano è rimasto e farà forse parte del prossimo disco…sempre che il produttore continui a investire su di noi. Ma bando alle ciance. Com’è nato sto percorso lettura e scrittura. Fin da adolescente sono stato un appassionato lettore di libri. Iniziai coi fumetti di Topolino, come la maggior parte dei coetanei, per poi sentirmi insoddisfatto delle letture e passare ai libri per ragazzi, come Salgari con i famosi Sandokan o il Corsaro Nero, per andare poi su Melville e Moby Dick, per andare poi al libro Cuore, e poi ancora con Verne, Scott, e arrivare infine all’età adolescenziale dove scoprii Pirandello. Lui fu il mio scrittore preferito tra i classici, seguito da Mann, Kafka e Manzoni. Quanto era bello leggere le parole di quegli autori che comunicavano messaggi su messaggi ma soprattutto insegnavano a scrivere in modo perfetto. Quanta melma c’è adesso invece. Vedo post, sui social, di presunti scrittori, che sbagliano il verbo avere per non dire altro. Ma tornando alla domanda, nel prosieguo della mia vita ho letto tantissimo, tant’è che ho una libreria davvero molto fornita. poi, in tarda età, poco prima di terminare i 40 anni, mi sono messo a scrivere e lì, dopo molte porte in faccia ho cominciato a realizzarmi, riuscendo a togliermi parecchie soddisfazioni.

Come nascono, in generale, le storie, i tuoi libri, che vorrei ricordare sono diversi come diversi sono i generi in cui spazia la tua grande fantasia.


Come nascono è una bellissima domanda per uno che scrive. Può capitare in molti modi. Può succedere che ci sia un’ispirazione legata a un incidente, oppure in seguito a un’emozione molto forte, oppure in seguito a un’esperienza vissuta personalmente, oppure ancora in seguito a un programma in radio gestito personalmente come speaker.

Oggi siamo qui per parlare del tuo ultimo lavoro dedicato ad una grande Star della Musica: Alanis Morisette. Il titolo infatti è ” Alanis dalle lunghe chiome “. Vuoi parlarci un po’ a grandi linee di questo scritto?


Il mio ultimo libretto, del formato di un disco 45 giri, consistente in una biografia non autorizzata sull’artista musicale Alanis Morissette, mito degli anni 90, contenente un racconto inedito tratto dalla realtà dei fatti e delle rappresentazioni pittoriche davvero fenomenali, effettuate dall’editore stesso Fabio Pedrazzi, della Placebook writer. Il libro fa parte di una collana denominata Music Portrait che rappresenterà nel tempo una decina di musicisti e il libro in oggetto è stato appena tradotto in inglese, per il mercato internazionale statunitense e britannico.


Leggendo, la cosa che più mi ha colpito è che non parliamo di un semplice libro o elenco di successi, ma ci sono cose interessanti, delicate che fanno comprendere il cammino e le scelte dell’ artista. Quanto è stato difficile creare questo scritto?


Ho conosciuto Alanis, in modo pragmatico non sostanziale ovviamente, grazie a un programma radiofonico che gestivo in una radio che si intitolava Woman in song. Presentavo ogni settimana una decina di cantanti conosciute e non, tra queste c’era Alanis Morissette. Mi piacque molto e decisi di proporla come prima artista all’editore che mi affidava un incarico per la realizzazione di una collana musicale di molteplici musicisti.
Devo dire che avrei potuto iniziare anche con personaggi più famosi, del momento, ma non so spiegarti bene perchè la scelta cadde proprio su di lei…


Qui troviamo una ragazza determinata, di grande talento, ma la cosa che la rende unica è proprio la determinazione nonostante un particolare personale, un esperienza passata sulla pelle. Perché hai sottolineato questo aspetto?


Perchè credo sempre più fortemente che il mondo sia essenzialmente…”femmina”. Si, la forza è la vostra. Lo vedo ogni giorno nella crescita dei miei figli, uno maschio e una femmina. Non c’è confronto. Noi siamo forti nelle braccia, ma nella testa c’è un abisso. E lei, Alanis, è la femmina per antonomasia, caparbia, sensibile, con un pizzico di sana follia, sensuale e anche con tanti difetti. Ma tutto quel che ha avuto se l’è guadagnato col sangue. E questo le fa merito. Molti oggi si sono dimenticati di lei, soprattutto in Italia. E questo è un peccato. Meno male che qualcuno come me magari può ricordarne i suoi successi e le sue parole sicuramente taglienti ma significative. Insomma lo dico in un modo come l’avevo soprannominata nel programma radio: una donna with the balls!


Come dicevamo prima, tu spazi in diversi generi. Io vorrei sapere, è una scelta casuale oppure ami non avere limiti di nessun tipo?


Mi piace spaziare. Altrimenti, a scrivere sempre lo stesso genere, mi scoccio. Forse molti di voi mi troveranno stupido, superficiale, in quanto non mi concentro a perfezionarmi in un sol genere. Avete ragione. Forse sono così, però la scrittura è anche una gioia, una passione, e se non la fai con il cuore, ma solo per vendere, diventa un lavoro qualsiasi, e perde l’amore.

Tu sei uno scrittore e non solo. Sei un musicista, conduci vari format radiofonici e tanto altro. Come fai a seguire tutto questo?


Ho una moglie meravigliosa che mi sopporta e mi supporta dandomi gli spazi necessari per potermi esprimere. Non lo so, sono molto fortunato forse, ma credo che soprattutto in questa quarantena lei mi è stata davvero molto vicina e permesso di esprimermi nella mia vena artistica.


Cosa ama Sergio, cosa non condivide?


Il disegno. Sono uno a cui piace molto disegnare, ma sono molto insicuro del risultato. Probabilmente scriverò un libro con delle rappresentazioni da me create, ma non voglio parlarne, lo sai che non parlo di ciò che non esiste. Il libro è in programmazione ma è davvero uno scritto molto complesso. Solo a pensarci però mi si apre il cuore e mi verrebbe voglia di cominciarlo. Basta, non farmi dire altro.


Cosa provi rileggendo i tuoi scritti? Hai mai desiderato cambiare qualcosa?


Certamente. Più vado avanti e più mi rendo conto che ogni libro pubblicato lo avrei riscritto di sana pianta. Cambia il modo di scrivere e capisci tante tecniche che a inizio carriera non conosci. Però è anche bello questo. Vedere la tua capacità subire un cambiamento.


Parlando dei tuoi libri, sei affezionato ad uno in particolare o ognuno ha un suo perché?


A tutti gli scritti. Ogni scritto è mio figlio. Anche i racconti. Non so se ogni scritto ha un suo perchè o meno, so solo che ogni scritto è frutto di quel momento, di quel periodo, di quella ispirazione, di quel…messaggio da dare. E’ importante mettere tutti allo stesso livello. Ma attenzione…come sempre, nella testa dello scrivente, i migliori scritti sono quelli che verranno. Non appena terminati di scrivere, raggiungono però lo stesso livello degli altri. E così deve essere. Guai non succedesse!


Per concludere: Progetti Futuri?


Tanti…troppi. Ho un paio di libri in pubblicazione. Un saggio storico sulla seconda guerra mondiale che uscirà probabilmente a marzo, un libro per bambini che uscirà probabilmente a inizio anno scolastico e infine il secondo libro della collana Music Portrait.

Che dire Sergio, dopo queste notizie fantastiche non aspetto altro che il tuo prossimo lavoro. Ti ringrazio per la disponibilità e l’estrema serietà che ti distingue. Io ricordo ancora una volta l’appuntamento nel nostro gruppo Amabili. Ricordate: Domani 13 Giugno dalle ore 10.00 alle 12.30 Sergio Calcagnile sarà a vostra disposizione, pronto a rispondere a tutti i vostri quesiti e ovviamente anche i nostri perché non ci basta mai!

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