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“La Chioma di Berenice” di Amalia Frontali.

Scheda Libro.

Titolo: La chioma di Berenice.

Autore: Amalia Frontali.

Editore: Self-publishing

Data di Uscita:

Pagine: 435

ASIN: B07YKKDG6V

Link acquisto:

Recensione  a cura di Daniela Sardella.

      ” Ognuno può , se vuole  esser felice,                                                                                          imperocche la felicità dipende                                                                                                      certamente da noi”.

                           G. Belzoni.

Una frase scelta accuratamente, posta nelle prime pagine dalla scrittrice Amalia Frontali, utilizzate non a caso, perché Amalia riesce a curare, in maniera minuziosa, ogni dettaglio, quindi più che adatte per una giusta introduzione!

Ho terminato da pochissimo  il suo romanzo: “La Chioma di Berenice” ed ho già una forte nostalgia! Mi manca Belzoni, il gigante che mi ha fatto innamorare letteralmente! Prima di iniziare ufficialmente questa recensione, voglio ringraziare l’Autrice per l’opportunità e la fiducia riposta in me e nel mio Blog, avendo concesso l’anteprima assoluta proprio ad Amabili Letture. Ma adesso cominciamo, c’è tanto da dire quindi iniziamo.

Ci troviamo nel lontano 1817. La storia si consuma in una località di cui il fascino dell’ Arte e Cultura, per me, non ha eguali: L’Egitto. Adoro quei luoghi misteriosi, le sculture possenti,  maestose e a dir poco perfette! In un certo senso quelle figure, scolpite da infinite mani, giocano un ruolo importante nel racconto, però, prima di aggiungere altro, è necessario spostarsi un po’, viaggiate con me in una realtà assai diversa dove, realmente, tutto ebbe inizio: l’Inghilterra. Sarah e Rose, sua cugina, erano comodamente sedute nell’anfiteatro. Teoricamente dovevano osservare lo spettacolo, ma la loro attenzione cadde verso un giovanotto interessato a Rose, che, proprio nell’intervallo avvicinò le due fanciulle con l’intenzione di dichiarare il suo amore, ma non fu l’unica sorpresa! Sarah, con l’intento di  lasciare un po’ di intimità  ai due, si scontrò letteralmente su una figura assai massiccia, poco elegante con una folta barba rossa, alto abbastanza da sembrare un gigante vicino a lei . Possedeva uno sguardo ammaliante ed occhi color cielo, una lingua incomprensibile e modi alquanto rozzi. Per Sarah fu un incontro scioccante e disgustoso, al contrario il giovane gigante ne fu  ammaliato, folgorato dalla bellezza delicata di Sarah. Fu talmente colpito da presentarsi , in un secondo momento, dinanzi allo zio di lei per chiederne la mano, cosa che lei rifiutò senza alcuna esitazione, eppure la cosa incredibile furono le parole pronunciate da Belzoni, questo il nome del gigante. Con fare sicuro disse: “Vedrai che ti sposo”.

Sapete benissimo come funzionava a quei tempi! Molto spesso non si poteva scegliere il proprio compagno di vita, ma bensì era imposto. Non importava l’ amore, non importavano i sentimenti. Matrimoni stabiliti dall’infanzia, ceto sociale, o una parola data, forse con eccessiva sicurezza, ma Una parola data si Rispettava! Fu questa la fortuna per Giovanni Belzoni.  Il suo essere Caparbio e Ostinato in tutte le imprese, anche quelle impossibili, lo aiutarono a raggiungere un obiettivo : “Ottenere la mano di Sarah”. 

Arresa e amareggiata si ritrovò in una situazione che non voleva, un fidanzato privo di ogni delicatezza, sia nella scelta dell’abbigliamento, sia nei doni a lei offerti per l’ evento. Era sconvolta da tutto e vedersi tra le mani il dono del fidanzamento, ovvero un gioiello raffigurante uno scarabeo vistoso con ali d’oro e un disco di sterco sempre d’oro tra le zampe, rese ancora più amara la verità che di certo non poteva cambiare se non in peggio. Con rassegnazione affrontò il matrimonio e con esso quella vita lontana da tutti e tutto. Ora la sua dimora era un’imbarcazione priva di comodità, un’eleganza assente e soprattutto al suo fianco aveva un vero Zoticone!

Il viaggio di nozze, per così dire, si rivelò un vero disastro! Pur navigando sul Nilo, da dove poteva ammirare ogni sorta di bellezza, lei risultava cieca, e non mi riferisco solo alle meraviglie che non riusciva ad apprezzare. Il loro rapporto era un vero disastro. Lontani anni luce l’uno dall’altro e fattori poco piacevoli, compreso il comportamento inspiegabile di Giovanni Belzoni, rendeva la convivenza triste e amara. L’unico obiettivo per Sarah era farsi riportare indietro, magari da suo zio dove sicuramente avrebbe trovato comodità, stabilità ed eleganza perché per lei quello contava. A differenza Giovanni vedeva qualcosa in quella donna che definì dal primo momento Azardosa (avventurosa). Era consapevole, la sua dolce sposa non sapeva nulla della vita. Era giovane, inesperta e non conosceva nulla nemmeno Se Stessa, ma qualcosa la rendeva Speciale, in quella debolezza era nascosto un coraggio unico. Sperava in cuor suo di farle cambiare idea, di vedere il mondo per quel che era: imperfetto ma estremamente interessante. Farle capire cos’era  l’amore, lo stesso Amore che lui provava, fatto di mille sfumature come i colori che brillavano in quel paesaggio fatto di Piramidi, divinità antiche, e una distesa di sabbia che brillava sotto i raggi del sole.

Un romanzo Palpitante! Una storia affascinante, romantica, forte e piena di verità. Lo definirei Un Viaggio! Un viaggio vero e proprio tra rovine antiche, scoperte di grande importanza che hanno popolato  libri, racconti e affascinato l’essere umano. Incredibile l’accuratezza utilizzata dall’autrice nel descrivere, in maniera minuziosa, ogni scoperta effettuata  dal Belzoni. Ho ancora l’immagine impressa davanti a me: lui con il turbante rosso a torso nudo, scava senza sosta accanto agli enormi colossi che tornano alla luce grazie alle sue grandi mani. I passaggi nascosti nella sabbia illuminati da piccole torce, l’odore asfissiante di tanti anni racchiuso in vicoli stretti e le acque del Nilo che bagnano luoghi sconosciuti. Ma il racconto va ben oltre, perché qui si parla di un viaggio più importante, quello Interiore. Grazie alla protagonista si arriva a verità sconosciute o meglio ignorate, sepolte proprio come quei colossi. Passo dopo passo  Sarah comprende l’amore, comprende l’importanza della vita e soprattutto comprende se stessa, ciò che realmente desidera. Un grande insegnamento!

All’inizio confesso di essermi innamorata di Giovanni! Lo Ammetto! Un uomo spassoso che rende senza ombre di dubbio la storia frizzante, intrigante e allegra. I dialoghi tra i due sposi sono davvero Esilaranti tanto da ritrovarmi spesso con il sorriso sulle labbra, per non parlare dei termini dialettali utilizzati dal Belzoni. Strano ma vero, mi sono rivista nel medesimo rapporto fatto di battute sarcastiche e divertenti, cose che rendono, a mio parere, la vita di coppia più leggera e donano ulteriore complicità. Devo forse scrivere formalmente il mio pensiero su questo libro? Spero di aver descritto nel migliore dei modi le mie sensazioni! Amo questo stile, adoro il romanticismo di quei tempi che sapeva di vero, dove una semplice carezza  regalava brividi dal sapore dolce e sensuale. Volete sapere altro, tipo il perché della scelta caduta sul titolo del Romanzo e quanto sia appropriato? Eh no!! Dovete scoprirlo da soli! Dico solo che, secondo me, ha colpito nel segno!

Concludo con i miei più sinceri complimenti e voglio lasciarvi una frase che custodirò gelosamente, una dichiarazione d’amore d’altri tempi, pura e vera!


“Ho volato sulle tue ali. Ho seguito i venti soffiati da te. Tu hai reso possibile ogni cosa”. Lui scosse il capo: “Impossibile. Tu sei le mie ali”.            

Amalia Frontali.


 

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Sinossi.

 

Il Cairo, 1817
Forte della migliore educazione britannica, a diciott’anni Sarah Bane si sentirebbe pronta per soddisfare la legittima aspirazione di ogni brava ragazza: convolare a nozze con un gentiluomo di forma e di sostanza, passabilmente innamorato e rigorosamente inglese.Si trova invece imbarcata per l’Egitto, dove lo zio diplomatico le ha combinato un matrimonio di convenienza con un avventuriero italiano, carente di ascendenza, fortune e delle più elementari nozioni di buona creanza. Per quanto male assortita sia l’unione, ribellarsi per Miss Bane è inconcepibile.Così, con le peggiori premesse, per la fresca sposa del carismatico Giovanni Belzoni, circense di successo, esploratore dilettante, ingegnere amatoriale e aspirante archeologo, inizia una straordinaria e rocambolesca luna di miele lungo il Nilo…

 

 

 

 

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