Buon pomeriggio e ben ritrovati con l’ appuntamento intervista. Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare una nostra conoscenza. Essendo già stata protagonista ai nostri microfoni con ” Il Prezzo della Sposa” , siamo orgogliosi di accogliere l’ Autrice Amaryllis L. Medlar per parlare del suo racconto Polaris , primo atto della Saga del Sestante. Noi come d’ abitudine ci siamo cimentati nelle prime domande, curiosità per approfondire in maniera completa tutto ciò che circonda il mondo di questi racconti delicatamente eccezionali. Ma questa è solo una parte dell’ intervista , perché come ben sapete , la scrittrice si renderà nuovamente disponibile nel rispondere ad ulteriori quesiti che potrete esporre voi stessi. Vi aspettiamo, a tal proposito, Domenica 3 Marzo alle ore 15.30 nel nostro gruppo Amabili letture Blog correlato alla pagina Facebook .
Entriamo nel vivo dell’ intervista!
• Quando ha capito di essere portata per la scrittura?
Non so se sono portata, sicuramente mi diverte molto. E scrivere a quattro mani, opportunità che mi è capitata dopo aver finito Polaris, è ancora più stimolante.
• Come trovi l’ispirazione adatta per scrivere?
Da letture, conoscenze, conversazioni. La curiosità è il vero motore da cui nascono i miei scritti: magari vengo a sapere un aneddoto e basta niente perché io inizi a fantasticare e mi entusiasmi…
• Com’è nato Polaris?
Da un post riguardo all’etichetta in sala da ballo, pubblicato sul meraviglioso gruppo Facebook Regency&Victorian, gestito dalla fantastica, sempre paziente, infinitamente gentile Antonia Romagnoli. Chiesi se fosse scortese abbandonare una dama nel bel mezzo di un valzer. Amalia Frontali rispose, chiedendomi se stavo scrivendo un libro, e a quel punto, quasi per gioco, scrissi la prima scena del romanzo, quella del ballo, che le inviai. Lei, in un momento di follia del quale spero non si sia pentita troppo, accettò di editare. Il resto, come si suol dire, è storia.
• Parliamo di Polaris, nello specifico dei suoi personaggi, vorremmo sapere se sei affezionata particolarmente a qualcuno e perché.
Domanda difficile.
Il personaggio che capisco meglio, come reazioni e atteggiamenti, è Amelia. Che è fragile senza essere ingenua, sognatrice senza essere romantica, senza illusioni sul proprio futuro. Il personaggio che amo di più, indubbiamente, è Jacob. E’ l’unico che non è cambiato dalla prima stesura del romanzo alla revisione attuale del manoscritto. Non è, come mi è stato detto – temo fosse una critica costruttiva – una brava persona. E’ convinto di non esserlo. E certamente non pensa di poter tornare a provare emozioni diverse dal rancore e dal rimpianto.
Il personaggio che ho imparato a conoscere nel seguito, Lucifer, è Effie. Inizialmente la sua doveva essere un’apparizione senza seguito. Ma si sa, l’autore propone e i personaggi poi fanno di testa loro…
• Una particolare curiosità che leggendo il racconto , ci sono parecchie frasi in lingue differenti, cosa che ho trovato deliziosa. Come mai questa scelta ?
Adoro i giochi di parole, i double-entendre, le battute di spirito: mi piacerebbe avere il senso dell’umorismo di Alek. Per cui, ho provato a guardare i personaggi che popolano l’ambasciata svedese dagli occhi di Amelia, che sa uno schivo, onesto, inglese: il francese era la lingua franca dell’epoca, il tedesco serve per citare Beethoven, il russo è innato in Alek e imposto a Salmis. Il tutto genera un pot-pourri che mette a dura prova la pazienza dei lettori, ma che spero renda l’idea dello spaesamento della protagonista e anche di cosa realmente si sarebbe potuto udire nell’ambasciata di una nazione estera in piena Londra Vittoriana, dove chiunque parlava un paio di lingue e si sentiva socialmente obbligato a sfoggiarle.
• Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?
Mi è piaciuto talmente tanto che, due giorni dopo aver chiuso Polaris, ho iniziato Il Prezzo della Sposa, con Amalia: una sorta di spin-off epistolare che doveva essere incentrato sui figli di Amelia… finché, naturalmente, non sono saltati fuori tutti gli altri personaggi, e non abbiamo capito che c’era una nuova saga.
Nel frattempo ho cominciato a lavorare sul seguito di Polaris, Lucifer: sono passati un paio d’anni e il Principe Kuragin, inaspettatamente, mette piede nella verde Scozia, carico di argenteria, improbabili quadretti agresti e abiti folkloristici tipici delle Highlands, pronto a… eh, diciamo pronto. Chi vivrà vedrà!
• Come è cambiata la tua vita scrivendo?
In meglio. Ho avuto la splendida opportunità di conoscere tante persone, prima fra tutte Amalia, con la quale siamo riuscite a mettere in piedi questo piccolo, bello – ma ogni universo letterario è bello a mamma sua – intreccio. Un’esperienza meravigliosa.
Ringraziamo Amaryllis L. Medlar perla pazienza , disponibilità nonostante i molteplici impegni. Cogliamo l’ occasione di rammentarvi l’ appuntamento a Domenica 3 Marzo alle ore 15.30 . Non perdete questa occasione di poter interagire direttamente con l’ autrice che soddisferà ogni vostra curiosità . Vi aspettiamo numerosi !!
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